Metal Blade – Giugno 2015

Il nome della formazione fu ispirato dalla visione del film ‘Excalibur’ pellicola del 1981 diretta da John Boorman, da cult band di Los Angeles ai tour insieme a Wasp e Metallica dove si macchiarono di reati per lesa maestà  per aver talvolta oscurato gli show degli headliners, precursori insieme ai Manowar di un muscolare epic-metal ma molto piùvicini alla nwobhm dei piùpalestrati combattenti”… Stiamo parlando degli ‘Armored Saint’ che tornano dopo cinque anni dalla pubblicazione di ‘La Raza’ con un nuovo lavoro interpretato magistralmente dalla line up originale riunitasi per l’appunto nel 2010 dopo alterne vicissitudini.

Un titolo che testimonia in modo esaustivo quello che il pubblico dal palato esigente avrà  modo di apprezzare, a discapito della discutibile cover il quintetto statunitense non delude le aspettative calando la mano vincente sul tavolo da gioco  della produzione discografica del 2015.

Win Hands Down’ si candida prepotentememte alle nominations fra i migliori album dell’anno in corso, fin dalle prime note si percepisce chiaramente che ci troviamo di fronte ad alta scuola con frequenti richiami agli esordi del gruppo ma con sfumature tangibili di maturità  artistica che arricchiscono le composizioni che si susseguono armoniosamente in una alternanza fra anthems (come la title track, ‘That Was Then, Way Gack When’, ‘Up Yours’) con esercizi di tecnica non fini a loro stessi (‘Mess’, ‘An Exsercise in Debauchery’, ‘Muscle Memory’) ed oscure ballate dai fermi immagine talvolta prog (‘In A Istant’, ‘Dive’).

Non è necessaria l’analisi delle singole song per celebrare una vincente performance collettiva  solcata da parti chitarristiche, a volte colpi di maglio, a volte pennellate d’autore, da duelli ritmici di basso-batteria da usare come esempio didattico e da un interpretazione vocale di John Bush seconda a nessuno sia nella potenza che nei passaggi piùintimisti.

Indiscutibilmente di fronte a tanta qualità  cresce spontanea la domanda del perché i nostri in questione non abbiano avuto piùdiffusione e fortuna di tanti altri che attualmente sembrano il teatrino di loro medesimi, il paragone dal punto di vista artistico puà  fornire una sola risposta, senza dubbio gli Armored Saint non hanno forse mai ceduto alla prostituzione intellettuale delle majors e a produttori piùattenti al margine economico che la musica fast food poteva riservargli preferendo percorrere la loro strada e le loro ispirazioni lasciando le ‘aspirazioni’ a coloro che suonavano quello che avrebbero voluto essere invece di essere soprattutto ciò che si suona!

www.armoredsaint.com

Tracklist:
1. Win Hands Down
2. Mess
3. An Exercise in Debauchery
4. Muscle Memory
5. That Was Then, Way Back When
6. With a Head Full of Steam
7. In an Instant
8. Dive
9. Up Yours

Band:
John Bush – voce
Jeff Duncan – chitarra
Phil Sandoval – chitarra
Joey Vera – basso
Gonzo Sandoval – batteria

Armored Saint - Band 2015

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