Un esaminatore medico di Wayne County ha ufficialmente stabilito che Chris Cornell, ex frontman di SOUNDGARDEN e AUDIOSLAVE, è morto per suicidio.

Il Detroit Free Press e le notizie uscite dalla città  statunitense riferiscono che Cornell è stato trovato morto in una camera d’albergo presso l’hotel MGM Grand Detroit con “una corda intorno al collo”, tuttavia queste informazioni non sono state ancora ufficializzate da nessuna fonte di polizia e tutt’ora non è stata redatta una relazione completa sull’autopsia, inclusi i risultati tossicologici.

Chris ha eseguito il suo ultimo concerto con la sua band al Fox Theatre mercoledì sera (17 Maggio). Ai presenti sembrava fosse in buone condizioni, tant’è che durante lo spettacolo ha persino annunciato il prossimo concerto che avrebbe tenuto nei prossimi giorni ed ha offerto un tributo ai Led Zeppelin intonando alcuni versi del testo di “In My Time Of Dying” sulle note di “Slaves & Bulldozers“, lasciando però probabilmente intendere i suoi ultimi pensieri.

Il portavoce dei Soundgarden, Brian Bumbery, ha definito la scomparsa dell’artista “improvvisa e inaspettata” ed ha riferito che la moglie e la famiglia ne sono rimasti ovviamente sconvolti.

Le fonti che hanno parlato con la moglie di Cornell, Vicky Karayiannis, hanno riferito a TMZ di due chiamate al telefono tra lei ed il marito, una durante il soundcheck ed un’altra subito dopo la fine dello spettacolo, affermando che non sembrasse lui potesse soffrire di alcuna forma di depressione o altro che lo avrebbe indotto al suicidio da lì a poco.

Durante il loro matrimonio di 13 anni, Cornell e Karayiannis diventarono genitori di due figli, Christopher di 11 anni e Toni, 12. Cornell era anche padre della giovane Lillian Jean, di 16 anni, dal primo matrimonio con l’ex manager dei Soundgarden, Susan Silver.

 

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