Frontiers Records – Giugno 2011

Nel 1981, alla tenera età  di 8 anni, ascoltai per la prima volta i Def Leppard (uno dei lati positivi di avere fratelli maggiori), l’album era “High’n’Dry”, uno dei miei preferiti in assoluto, non solo dei Def Leppard: a mio giudizio non c’è una sola traccia non riuscita, nel corso degli anni il vinile è stato a dir poco maltrattato dalla puntina del mio giradischi (che ho ancora del tutto funzionante e spesso attivo), così che sono stato costretto a ricomprarlo su cd per poterlo continuare ad ascoltare piùe piùvolte. Ed è proprio grazie a questo LP ed al precedente “On Through the Night” che la band di Sheffield viene giustamente considerata come uno dei punti di forza della New Wave of British Heavy Metal. Anno 1983, l’attesa finisce e viene pubblicato il nuovo “Pyromania”: successo mondiale, nei soli States vende 9 milioni di copie, ma per me una mezza delusione; la matrice hard-heavy inizia a far posto ad un sound molto piùmelodico e commerciale (basta ascoltare i singoli “Photograph”, “Rock of ages”, “Foolin’ ” e “Too Late for Love” per avere un’idea). Nel frattempo un grave episodio funesta la vita del gruppo: il 31 dicembre 1984, in seguito ad un incidente automobilistico, viene amputato il braccio sinistro al batterista Rick Allen. Le registrazioni per il seguito di “Pyromania”, vengono inevitabilmente interrotte perchè nessuno ha intenzione di licenziare lo storico drummer che, nel frattempo, insieme ad un team d’ingegneri, mette a punto una batteria che gli permette di continuare a suonare nonostante l’handicap.

E così che si arriva al 1987, l’anno di “Hysteria” il maggior successo commerciale della band con circa 20 milioni di copie vendute, che però vede il definitivo abbandono delle vecchie sonorità  a favore di un rock(?)-pop melodico. La causa di questo totale cambiamento di stile credevo si potesse giustamente attribuire al tragico incidente di Allen, invece dopo qualche anno il cantante Joe Elliott, in un’intervista rilasciata ad MTV, ha affermato di non aver mai apprezzato il fatto che la sua band fosse stata inserita nel calderone dell’hard rock-heavy metal, ma di preferire tutt’altro. Mi verrebbe da dire che però nel frattempo non hai mai fatto niente per dimostrare il contrario, partecipando a festival come il Monsters of Rock o facendo da supporto a band come gli Ac/Dc. Ma d’altronde, Joe Elliott e i Def Leppard tutti, se ne infischiano altamente e giustamente del mio pensiero, e sono andati avanti per la loro strada avendo la ragione dalla loro parte, almeno dal punto di vista commerciale, continuando a stampare album con l’ormai classico stile Def Leppard. Stile che viene ovviamente riproposto in “Mirror Ball”, il loro ultimo lavoro che riprende la band in una serie di concerti tenuti negli ultimi tre anni in giro per il mondo. Vengono ripercorsi tutti e 30 gli anni della loro carriera, anche se dei primi due stupendi album vengono riproposti soltanto “Bringin’ on the Heartbreak”, in versione acustica ma ben riuscita e la strumentale e molto rock “Switch 625”. Per il resto ci sono praticamente tutti i singoli che li hanno resi strafamosi e stramiliardari, basta leggere la track list di fianco, ma è giusto così, perchè è questo il loro modo di fare musica, ogni canzone è suonata con grande intensità  ed energia. Da mensionare anche “Action”, che ai molti è nota come singolo dei Def Leppard ma che in realtà  è una cover degli Sweet (se vi piace ascoltate anche la versione dei mitici Raven, adrenalina pura). Il tutto è completato con tre inediti che confermano la via segnata negli anni dai  Def Leppard e che quindi ben si addicono come capitolo conclusivo di un buon lavoro che, nonostante sia un live, difficilmente si differenzia dai lavori in studio: ma questo sarà  un pregio o un difetto?

In conclusione: vi piacciono i Def Leppard? Acquistate questo live e non rimarrete delusi. Non li conoscete? Niente di meglio che avere “Mirror Ball” per farvi un’idea su di loro. Nel frattempo i nostri andranno avanti, forse non faranno piùalbum completi, Vivian Campbell ha appena definito anacronistico continuare a fare full-lenght così come li conosciamo, ma continuando a suonare come sanno, il pubblico non li abbandonerà  e potranno  godersi successi e montagne di soldi:  per fare ciò, hanno anche deciso da un bel pò di tempo di prendere la residenza in Irlanda dove, grazie ad una legge medievale (Campbell, questa non è anacronistica?), gli artisti pagano delle tasse a dir poco irrisorie.

www.defleppard.com

 

Tracklist:

Cd1:
1. Rock! Rock! (Till You Drop)
2. Rocket
3. Animal
4. C’mon C’mon
5. Make Love Like a Man
5. Too Late for Love
6. Foolin’
7. Nine Lives
8. Love Bites
9. Rock On.

Cd2:
1. Two Steps Behind
2. Bringin’ On the Heartbreak
3. Switch 625
4. Hysteria
5. Armageddon It
6. Photograph
7. Pour Some Sugar on Me
8. Rock Of Ages
9. Let’s Get Rocked
10. Action
11. Bad Actress
12. Undefeated (New studio track)
13. Kings of the World (New studio track)
14. It’s All About Believin’ (New studio track)

Band:
Joe Elliott – voce
Vivan Campbell – chitarra
Rick Savage – basso
Phill Collen – chitarra
Rick Allen – batteria

Redazione
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