Roadrunner Records – Gennaio 2016

Con l’abbondanza di album che vengono rilasciati ogni giorno è ormai cosa non facile ottenere molto entusiasmo all’ascolto, almeno a primo impatto. Ebbene, dunque pochi artisti riescono in tale impresa, ed all’interno del mondo Progressive, i Dream Theater sono stati tra quei pochi a riuscire ad impostare una corrente, prima di loro inesplorata, ponendola alla base di una solida ed imponente carriera. Negli ultimi due decenni abbiamo visto crescere sempre piùla loro popolarità , ed abbiamo avuto la conferma del loro valore artistico che li ha classificati come una vera e propria istituzione. Nonostante il duro colpo dell’uscita di Mike Portnoy dalla band.

Registrato ai Cove City Sound Studios di Long Beach, The Astonishing sarà  costituito da 34 brani, suddivisi in due atti, per un ascolto totale di circa 2 ore, e sarà  rilasciato il 29 Gennaio in diversi formati: 2 CD, 4 LP, ed in download digitale. Già  annunciato come opera rock, quest’album si prefissa un sguardo diretto tra un album come Scenes From a Memory, ed una contaminazione elettronica al limite del futuristico, il tutto arricchito da una magnifica storia di fondo.

A detta di Petrucci, la storia non è per gli ascoltatori deboli di cuore, e tratta di un terreno futuro in cui la musica viene fatta esclusivamente da macchine controllate dall’impero, tuttavia, un piccolo gruppo di ribelli non appoggiano assolutamente la causa e tentano di lottare nella speranza di salvare il destino della musica. La storia è complessa ed è costituita da un certo numero di personaggi, tutti interpretati da Labrie, attraverso una registrazione al quanto impegnativa, caratterizzata dall’esplorazione e l’affronto di vari stili e caratteri. La produzione del disco è egregiamente condotta ancora una volta da Petrucci, e per come vengono introdotti umori e temi c’è un’atmosfera familiare a Six Degrees. C’è un uso abbondanti di pianoforti, archi, e molto altro che non riusciamo a definire, ci sono i soliti frammenti strumentali eseguiti chirurgicamente e gli sforzi di assoli in cooperazione tra Rudess e Petrucci (che hanno sempre caratterizzato i Dream) ora assimilati come non mai. Senza dimenticare il mix tra virtuosismi, maturità  melodica e bellezza armonica, di cui si nutrono i soli di chitarra, e le solide fondamenta di un’agguerrita sezione ritmica di Myung e Mangini. Peccato solo vederli molto raramente in un ruolo piùprotagonista.

Detto ciò quindi va considerato come uno di quegli album incomprensibili se non ascoltati nella loro interezza, non pretendete quindi di poter apprezzare quest’opera con un ascolto sporadico o superficiale, anche e soprattutto perché la storia e la dinamica musicale seguono un filo logico dall’inizio alla fine, ed ai fini di questa continuità  teatrale è stata saggiamente composta una notevole quantità  di materiale di riempimento e transazioni effettistiche, tuttavia con l’andare avanti nell’ascolto del disco, alcuni brani tendono a rendersi un po’ omogenei.

Come in un qualsiasi musical o commedia di Broadway, ci sono anche diversi temi che verranno ripresi, anche alterati dai ritmi dello spettacolo e dai vari personaggi. In un contesto teatrale, tutto ciò è necessario, anzi, risulta fondamentale.

Dopo i diverbi e l’abbandono di Portnoy si son trovati a ripartire quasi da zero, con un funclub spaccato a metà  e nuovi gusti musicali da soddisfare, ed a sei anni dall’inizio di questo nuovo percorso posso affermare che con questo lavoro hanno sicuramente trovato la retta via che sembrava ormai smarrita. Che state aspettando!? Ascoltatelo subito!

www.dreamtheater.net

Act I
Descent of the NOMACS – Dystopian Overture – The Gift of Music – The Answer – A Better Life – Lord Nafaryus – A Savior in the Square – When Your Time Has Come – Act of Faythe – Three Days – The Hovering Sojourn – Brother, Can You Hear Me? – A Life Left Behind – Ravenskill – Chosen – A Tempting Offer – Digital Discord – The X Aspect – A New Beginning – The Road to Revolution

Act II
2285 Entr’acte – Moment of Betrayal – Heaven’s Cove – Begin Again – The Path That Divides – Machine Chatter – The Walking Shadow – Losing Faythe – Whispers on the Wind – Hymn of a Thousand Voices – Our New World – Power Down – Astonishing

Band:
John Petrucci – chitarra
James Labrie – voce
Jordan Rudess – piano, tastiere, effetti
John Myung – basso
Mike Mangini – batteria

 

Dream Theater - Band 2016

 

 

2 Comments

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    Ottima recensione che è riuscita nella difficile impresa di raccontare un disco così impegnativo.
    L’album a mio avviso è davvero grandioso e rappresenta uno dei punti più alti della discografia dei Dream Theater.
    Un plauso speciale al “collega” Antonio.

  2. Avatar
    Antonio Alberano Reply

    Andrea ti ringrazio, non è mai facile recensire opere del genere, ma ci si prova sempre (o quasi) nel meglio delle possibilità 🙂 alla prossima…

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