Da un po’ di tempo mi trovo a scambiare idee, grazie ai social media, con Enzo Rizzi, creatore e fantasioso disegnatore che sta spopolando grazie al suo personaggio ‘Heavy Bone’ e alle sue ‘Storia del Rock’ e  ‘Storia del Metal’ pubblicate da NPE (Nicola Pesce Editore), percorsi a fumetti molto interessanti e carichi di pathos e personailtà . E allora doveroso scambiare due chiacchiere per approfondire le passioni di questo artista e saperne un po ‘ di piùsu un  personaggio che ama la musica e che è riuscito a trasferire su carta la sua arte e il suo folle amore…

Ready to Rock !!!

Proprio perchè siamo a inizio anno quali sono i tuoi propositi, per il 2016, di ‘creatore’ e ‘disegnatore’ (scusa l’approssimazione dei termini, poi discuteremo anche di questo)… cosa c’è in programma nella tua vita artistica e fantasiosa in questo anno appena nato? ho visto delle splendide copertine di album storici in versione ‘Enzo Rizzi’… (se c’è anche quello nel tuo futuro ce ne parli?)… insomma…

Ho appena iniziato a lavorare ad un nuovo volume illustrato, per “NPE” (mio editore da oramai sei anni) e poi ad un paio di storie a fumetti che al momento sono in stand-by.

Le copertine a cui fai riferimento sono le illustrazioni (colorate da Gero Grassi) che realizzo per la rivista “Metal Maniac” e che vedono come protagonista il mio zombie (disegnare Heavy Bone che apre in due la testa di Eddie su “Killers” ha colpito piùdi un appassionato… eheheh!).

So che siamo all’inizio di questa chiacchierata via mail e discutere di cose tristi non è mai bello, ma poichè sono sempre stato e sarò un fan dei Motorhead da tanti lustri e sono ancora rattristato dalla notizia della morte di Lemmy , mi viene da chiederti le tue sensazioni a proposito della scomparsa di Lemmy… personaggio, idolo, ultimo baluardo del rock’n’roll made in England degli anni 70 e anche personaggio dei tuoi fumetti…

Molti aspetti del carattere di Heavy Bone (rozzo, strafottente, cazzaro, simpatico ed esuberate) lo rendono molto simile a Lemmy, le cui sembianze invece, ho scelto per mettere su carta il mio “Zartana”, un pistolero appassionato di blues che si muove in uno scenario “Horror-Western”, progetto questo di cui parlo da un bel pò ma sul quale non si è ancora iniziato a lavorare in maniera seria. Alla luce di tutto ciò, posso dire di aver pagato il mio tributo al bassista inglese, ancor prima della sua morte.

Ho visto che la tua ‘Storia del Rock’ e la ‘Storia del Metal’ stanno facendo impazzire un po’ tutti, appassionati e protagonisti… cosa provi a proposito? ho visto le foto con Alice Cooper… magnifico… immagino che emozione…

I volumi stanno avendo un successo di pubblico incredibile… tre edizioni di METAL e tra un paio di mesi andremo in stampa anche con la TERZA edizione di ROCK… fantastico!!!

E poi… l’incontro con Alice Cooper… IL SOGNO CHE SI REALIZZA. Il singer di Detroit, oltre ad aver influenzato il look del mio zombie (basta vedere il trucco che incornicia gli occhi di Heavy Bone) è la rock-star che negli ultimi venti anni ho illustrato il maggior numero di volte quindi… E’ stato proprio grazie ai miei disegni che il manager di Alice ha sottoposto alla sua attenzione la mia richiesta. Alice ha così accettato di incontrarmi, di scambiare due chiacchere, di farsi fotografare con il mio volume e… chiedermi l’autografo!!!!! Roba da non credere!!!! Lui che chiede l’autografo a me… ASSURDO!!!

Rizzi+cooper

Non hai voluto solo raccontare della vita del rock e del metal, ma hai cercato un Virgilio cattivo (Heavy Bone) per condurre i giochi e che sì è imposto sulla scena fungendo da filtro malefico a un lungo percorso…Scusa la domanda scontata e molto superficiale (poichè sono davvero superficiale)… come’è nata l’idea di raccontare il rock a fumetti e com’è nata l’idea di inserire Heavy Bone, questo cattivone… perchè il nome Heeavy Bone e le sue sembianze da dove arrivano?

Sì… Con Heavy Bone ho pensato di dare un volto alla così detta “Maledizione del Rock”…non sfiga, non disgrazie, non “colpe” delle rock star coinvolte, ma un “Disegno Malefico” che vede nel mio zombie l’artefice di tutte quelle morti. Il nome del personaggio è preso da una band americana degli anni ’90 (che all’epoca non ebbe il successo sperato), gli “Heavy Bones”. Ricordo che quando lessi sulle pagine di “Metal SHOCK” della nascita di questa band, rimasi folgorato dal loro monicker. Le sembianze di Heavy Bone invece sono quelle del classico zombie/creatura mostruosa… ma con i capelli da albino… che sono un tributo a Johnny Winter.

Ma c’è qualcosa di te in Heavy Bone, o Heavy Bone è in te, o vorresti essere lui… oppure è ciò che costituisce ogni buon metallaro o rocker che dir si voglia… un’anima di Heavy Bone? hahaha

In Heavy Bone c’è la mia passione per la musica, la mia passione per i fumetti horror. C’è il mio “essere Heavy Metal all’eccesso”, ma solo nella “fantasia”… visto che nella vita reale mi considero una persona mite e pacata.

E che mi dici del processo creativo, come e dove raccogli le tue idee anche nella sequenza della storia che noi conosciamo…

Le storie, le idee, nascono da anni di letture di libri, di articoli che parlano delle storie legate all’ “universo Rock” ed all’ “universo Horror”.

Di solito il mondo dell’editoria e quello della musica sono un po’ particolari e difficili. Tanto sudore che spesso non porta ai risultati desiderati. Quando hai realizzato le prime bozze e le prime idee sul tuo progetto e le hai mostrate alle case editrici hai avuto subito riscontri positivi?

Iniziai a disegnare Heavy Bone solo ed unicamente per una mia necessità , per mio piacere personale. Poi il tempo ha dimostrato che le mie passioni erano le passioni di tanti lettori che hanno finito col premiare questa mia idea.

 Ti è mai capitato nella tua vita artistica di pensare di mollare e andare a fare l’impiegato?

Ma io faccio l’impiegato… veramente… da sempre. Ho sempre disegnato nel tempo libero perchè ho sempre creduto nelle mie idee e nei miei sogni che non ho mai voluto abbandonare.

Ma da dove nasce la tua passione per il fumetto, dove hai studiato, qual è il tuo percorso che ti ha portato alla ‘Storia del Rock’ e alla ‘Storia del Metal’?

I miei studi non hanno niente a che vedere con il fumetto e con la musica (passioni che porto avanti dalla mia giovinezza). Pensa… io sono laureato in Lingue e Letterature Straniere… eheheh!

(non è l’unico… ) Chi sono i tuoi artisti preferiti?

Giuseppe Palumbo (uno dei disegnatori di DIABOLIK) il primo professionista in assoluto a credere in Heavy Bone e poi Alex Horley, Magnus… Uhm… sarebbe una lista infinita.

E’ chiara e ben evidente la tua passione per la musica… anche in questo caso ti chiedo di parlarci dei tuoi gusti, quelli musicali… non sei l’unico in famiglia a essere appassionato di rock, vero?

Le basi sono: Led Zeppelin, Jimi Hendrix e Beatles, poi Aerosmith, Alice Cooper… insomma MOOLTO classico…. eheheh! E poi… sì… non sono l’unico in famiglia. Ho trasmesso la passione per la musica a mio figlio Emanuele, batterista dei “Blindcat”.

Ma ti piace leggere e scoprire anche nuovi talenti nel tuo campo e anche nella musica? ne hai trovati di nuovi?

Devo dire che il mio zombie ha portato fortuna ad un paio di disegnatori che hanno disegnato un paio di sue storie, come Galliccia e Trono, che grazie alla loro bravura ora disegnano per la “Sergio Bonelli”.

E qualche consiglio da dare ai ragazzi che hanno talento, con la matita, e che sono lì lì per muovere i primi passi in questo mondo fatto di schizzi e bozzetti e disegni strepitosi?

Disegnare tantissimo, confrontarsi, copiare dai loro autori preferiti per poi cercare un loro stile personale e riconoscibile.

A inizio chiacchierata ho usato i termini ‘creatore’ e ‘disegnatore’… forse un po’ poco… tu come ti definiresti e come sarebbe giusto definirti e collocarti? e come definiresti il tuo mondo?

Direi più”creatore” che “disegnatore”. Il mio mondo è fatto dalle mie passioni.

Ma adesso che tutti ti vogliono e tutti ti cercano… editoria, locandine di concerti, copertine di riviste, interviste ( 😉 ), fumetti vari, mostre, album… che provi a proposito? che pensi?

Guarda… è tutto estremamente gratificante. Non mi sono MAI arreso… ho sempre continuato per la mia strada fregandomene altamente di tutti quelli che per secoli mi ripetevano che “Disegnare Musica” non mi avrebbe portato da nessuna parte… che nessuno avrebbe mai pubblicato un progetto come il mio… d invece. Ecco cosa succede a credere in se stessi… eheheh!

Spesso ai fumetti si associa una fase giovanile della vita… e tu che li crei , lo fai perché è un modo per rimanere sempre giovane, un tentativo per non crescere, o…?

Scrivere di Heavy Bone, illustrare la Musica, è la mia maniera per combattere il passare del tempo. Musica e Fumetto sono state le mie grandi passioni durante la gioventù… continuare a coltivarle oggi , a 52 anni, mi illudono che il Tempo non è mai passato… eheheh!

Bene.. adesso basta così… ti ho rotto abbastanza… che ne dici di chiudere tu quest’intervista? quello che vuoi… un saluto ai nostri lettori di longliverocknroll.it… e magari ci regali una tua tavola dedicata a noi? hahahah tentare non nuoce…

Grazie a chi ha letto questa intervista fino alla fine, grazie a voi per avermi concesso questo spazio e… abbiate fede… la tavola arriverà  quanto prima.

Grazie Enzo e in bocca al lupo… salutaci Heavy Bone quando lo vedi…

Lo vedrò stanotte… sarà  mia premura salutarvelo. Intanto… Stay Heavy (Bone) !!!

Grande storia del rock Heavy Bone - Storia del Rock a Fumetti

 

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Born to Lose, Live to Win | Rock'n'Roll is my life, so... long live rock'n'roll !!!

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