Nuclear Blast – Maggio 2009
Forti del successo che dall’uscita di “The Divine Conspiracy” nel 2007, capolavoro di un dark symphonic metal singolare, ha accompagnato la band in giro per il mondo, gli Epica sfruttano l’occasione per celebrare la loro notorietà con un live album molto particolare”…
Particolare perché non si tratta del solito live album che una qualunque band può pubblicare dopo un’estenuante tour”… questo è un live voluto e costruito ad hoc; innanzitutto la presenza dell’orchestra (e che orchestra) ad accompagnarli e a ricreare (a volte anche meglio della versione studio) le atmosfere tetre e barocche che imperniano il tipico sound della band; seconda scelta azzeccata è la struttura della scaletta, divisa in due main parts dove la prima è una rivisitazione per metal band e orchestra di alcune arie appartenenti a grandi compositori di musica classica o a alcune colonne sonore diventate famose per l’imponenza delle proprie melodie, mentre la seconda (e parte della prima-ndr) porta i grandi successi della band in una chiave maggiormente “epica” grazie soprattutto agli arrangiamenti sui fiati e gli ottoni.
La performance della band è sopra le righe, trovando i solito punti forti nel trascinante Arien Van Weesenbeek dietro alle pelli e a un imponentissimo Mark Jansen impegnato tra vocals e chitarre e dotato di una capacità di rapporto con il pubblico davvero singolare”…Simone Simons sinceramente appare un po’ sottotono, anche perché al momento della registrazione di questo materiale era ancora convalescente dal virus che l’ha costretta a star ferma per diversi mesi, e a questo si somma una certa freddezza nel rapporto con il pubblico davanti”… “The Last Crusade”, piuttosto che “Chasing The Dragon” o “The Divine Conspiracy” o “Blank Infinity” rappresentano gli esempi migliori della maestosità che la musica del combo olandese assume con la collaborazione dell’orchestra, ma consiglio vivamente di ascoltare anche le versioni del “Dies Irae” e “Montagues & Capulets”, e anche la rivisitazione della colonna sonora di “Pirates Of The Caribbean”, che divertono e suscitano emozioni forti.
A conti fatti si tratta di una scelta ardua in un senso ma significativa in un altro”… ardua perché senz’altro un normale live avrebbe richiesto molto meno lavoro sia organizzativo che di mixaggio in studio, mentre significativo perché dimostra quanto poco statica sia la realtà degli Epica, capaci di inventarsi sempre qualcosa di fresco e profondo per i propri fans”…Unico neo del cd è la fan fuori di testa e chiassosa che traspare a volte anche un po’ eccessivamente dal cd”… ma il metal è anche questo.
Tracklist:
CD1- the classical set
1. Palladium
2. Dies Irae
3. Ombra Mai Fu
4. Presto
5. Montagues & Capulets
6. The Imperial March
7. Stabat Mater Dolorosa
8. Unholy Trinity
9. In The Hall Of The Mountain King
10. Pirates Of The Caribbean
11. Indigo
12. The Last Crusade
13. Sensorium
14. Quietus
15. Chasing The Dragon
16. Feint
CD2 ”“ the Epica set
1. Never Enough
2. Beyond Belief
3. Cry For The Moon
4. Safeguard To Paradise
5. Blank Infinity
6. Living A Lie
7. The Phantom Agony
8. Sancta Terra
9. Illusive Consensus
10. Consign To Oblivion
Band:
Simone Simons – voce
Mark Jansen – chitarra
Ad Sluijter – chitarra
Yves Huts – basso
Coen Janssen – synth, piano
Arien Van Weesenbeek – Drums
*Extended Remenyi Ede Chamber Orchestra