Autoprodotto – Marzo 2013

E’ perfettamente inutile dilungarsi in futili preamboli quando si parla di nomi di questo calibro. Gli FM sono, prendere o lasciare, la  band di piùlungo corso e forse, e ciò dipende sempre dall’orecchio di chi ascolta, quella che è sempre stata in grado di esprimersi a livelli qualitativamente piùelevati in terra d’Albione in ambito AOR.

Non si spiegherebbe altrimenti la loro fondazione, che risale al lontano 1984, e la loro permanenza sulla scena mondiale per oltre un decennio, nonchè la recente, tutto sommato prevedibile reunion (sebbene ci siano voluti diversi anni prima che i 5 britannici si convincessero a tornare ad incidere insieme), che ha fruttato almeno un disco capace di assestarsi su ottimi livelli, “Metropolis” (2010), e uno non altrettanto entusiasmante, il discreto “Dangerous” (2011).

E se proprio il succitato “Metropolis” ha stupito per come una band assente dalle scene da ben 14 anni potesse riprendere il discorso laddove si era interrotto con l’ interlocutorio doppio studio piùlive “Paraphernalia” (peraltro uscito solo in Giappone), non altrettanto si può dire di questo “Rockville”, che pur assestandosi su buoni livelli, non riesce nell’ intento di ripetere “Metropolis”, né tantomeno ”“ paragone scevro da qualsivoglia ‘cattiveria’ ”“ le splendide opere prime, “Indiscreet” e “Tough It Out”.

Un album, questo “Rockville”, che nonostante sia ottimamente suonato ed inciso (al solito meraviglioso e ruffiano quanto basta Steve Overland, ottima la presenza chitarristica, Merv Goldsworthy e Pete Jupp sono sono una collaudatissima ed impareggiabile sezione ritmica – 30 anni insieme! – che ogni band vorrebbe avere), manca di quel guizzo compositivo in piùche lo elevi al di sopra di standard buoni, ma non che non fanno gridare al capolavoro.

Troviamo così canzoni come la leppardiana opener “Tough Love” , la semi- ballad “Show Me The Way”, o il drammatico (ma un po’ troppo blasè) lento “Story Of My Life”, che scorrono tranquille senza infamia ma nemmeno senza lode, lasciando pertanto nell’ ascoltatore un senso di incompiuto, irrisolto, che vanno ad affiancare altri, decisamente piùconvincenti brani, come le ottime “Only Foolin’“ , “Crosstown Train” (ruggente come non mai la chitarra di Jim Kirkpatrick), o la conclusiva “High Cost Of Lovin’“ , davvero piacevole nel mescolare chitarre acustiche ed elettriche.

Rimane da chiedersi se i nostri abbiano deciso di fare di questo “Rockville” solo un ‘antipasto’ a quello che sarà  la seconda parte del molto materiale inciso di recente, dato che “Rockville II” è già  dato in uscita entro l’estate”…

In definitva, non un brutto disco, ma senza dubbio un lavoro, che, al pari del precedente “Dangerous”, non risolleva né affossa drammaticamente le sorti dei nostri. Consigliabile e consigliato, ovviamente, a chi segue la band dagli esordi e vuole avere proprio tutto degli FM; meno, a chi vi si avvicina per la prima volta: decisamente meglio orientarsi sull’ acquisto di “Indiscreet” e “Tough It Out”, o, se preferite qualcosa di piùrecente, “Metropolis”.

BRANO TOP: senz’ ombra di dubbio “Only Foolin’ “
BRANO FLOP: se proprio si deve sceglierne uno, “Story Of My Life”

www.fmofficial.com

Tracklist:

1. Tough Love
2. Wake Up The World
3. Only Foolin’
4. Crave
5. Show Me The Way
6. My Love Bleeds
7. Story Of My Life
8. Better Late Than Never
9. Crosstown Train
10. Goodbye Yesterday
11. High Cost Of Loving

Band:

Steve Overland – voce, chitarra
Jim Kirkpatrick – chitarra
Jem Davis – tastiere
Merv Goldsworthy – basso
Pete Jupp – batteria

Gruppi_FM_FM-Band2013

1 Comment

  1. Avatar

    Scusa nella rece tu parli dell’album “Dangerous” del 2011 ? Ti sbagli perchè non hanno mai fatto tale album .
    Tornando a “Rockville” sono abbastanza d’accordo, è più un lavoro per veri FM fans, un po come il vecchio “DeadManShoes” del 1995..
    oh chiariamo stiamo parlando della forse più grande band AOR della storia quindi sono tutti album eccezionali a prescindere 🙂

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