Spinefarm Records – Gennaio 2018

Un concerto dei Ghost è uno spettacolo divertente, profondo, intenso. Aggiungerei coinvolgente. Abbiamo visto approdare la band di Papa Emeritus lo scorso marzo (clicca qui per leggere l’articolo e qui per guardare le foto) e noi di Longliverocknroll.it non potevamo mancare. Non potevamo perderci il concerto, tra curiosità  e interesse, tra scetticismo e sorrisi siamo andati all’Alcatraz di Milano e dico la verità , ci siamo molto divertiti.

Oramai dei Ghost e di chi si cela dietro i macabri e provocatori costumi sappiamo tutto, e devo dire che poco ci importa delle vicissitudini che ha incontrato questo gruppo di manigoldi, la cosa davvero fondamentale è il riscontro di pubblico e di critica che queste anime perdute sono state in grado di conseguire così in breve tempo. La miscela che di certo ha favorito l’incremento potente di successo forse inatteso, almeno all’inizio, sta in una serie di fattori che dal vivo sono molto evidenti, piùdi quanto si possa comprendere negli album in studio, o in questo live, che le sei anime perdute abbiano fin’ora pubblicato. Mi spiego: l’iniziale alone di mistero dovuto a questo magnifico make-up e dietro le maschere di splendida fattura, abiti inclusi; l’efficace fusione tra rock’n’roll e pop, incredibile da accettare per dei puristi del metal della vecchia ora o di classica fattura, ma bisogna ammettere, fusione molto efficace; i testi così blasfemi che strappano dei sorrisi poichè fusi ai fraseggi musicali così ipnotici e magnetici vengono quasi mitigati e privati del loro sapore amaro e mortale (e poi anche l’inserimento qua e là  di divertenti passaggi in latino o italiano far divertire almeno noi, pubblico italiano); l’ottima presenza scenica, curata nel setting del palcoscenico, molto sentita nei dettagli e in ogni momento dello spettacolo; i riferimenti alla società  e alla moda degli anni venti con richiami all’art decò alla storia dell’arte e alla storia della moda dell’epoca (vediamo cosa succederà  poi); il sapersi prendere non troppo sul serio che non fa male; e non da poco un grande Papa Emeritus, grande irriverente personaggio di quest’ultima fetta di rock’n’roll…

Insomma un concerto dei Ghost è davvero divertente e lo dimostra questo album dal vivo in U.S.A. registrato durante il tour del 2017 a San Francisco e dal titolo ‘Ceremony and Devotion‘. La setlist del concerto è quella classica e tipica della tournée 2017, i classicissimi brani piùapprezzati della band, dall’ultimo EP ‘Popestar‘ da cui è tratto il brano che apre questo live, ‘Square Hammer‘, e poi man mano tutti i piùacclamati dei tre album fin qui prodotti. La reazione del pubblico è, come sempre, eccezionale e partecipativa anche perchè Tobias Forge sa come intrattenere il pubblico, sa come incitarlo e sa come divertirsi con la gente che si accalca sotto il palco per cogliere uno sguardo malefico del leader dei Ghost. Di certo i brani piùsentiti e vissuti (e vi assicuro che dal vivo fanno venire i brividi) sono ‘Cirice‘, ‘From the Pinnacle to the Pit‘, la già  citata ‘Square Hammer‘, ‘Year Zero‘ e le immense ‘He Is‘ e ‘Monstrance Clock‘, ma non posso rimanere insensibile all’ascolto di ‘Ghuleh / Zombie Queen‘ e ‘Ritual‘.  Chiaramente ogni ascoltatore o spettatore avrà  dei gusti che possono discostarsi da chi scrive, ma così è per me…

In altri tempi una band come i Ghost avrebbe ricevuto le accuse piùimpressionanti di questo mondo (includetele tutte), ma forse i tempi stanno cambiando oppure non si percepisce alcun pericolo dietro le maschere e le parole. Meglio così, non sono di certo i Ghost i malvagi dei questa società  così sporca e nauseabonda!

Ceremony and Devotion’ è un album intenso e profondo che riesce a cogliere in maniera abbastanza completa l’essenza dei Ghost dal vivo. Vi consiglio di essere parte di questo cerchio malefico la prossima volta che la band arriverà  in Italia poichè il senso della band è la partecipazione, è essere parte all’orgia musicale, malsana, impura e poi è bello guardarsi attorno e osservare le reazioni del pubblico che è rapito dalla dissacrante musicalità  e scenografia… tutto sommato in questo caso anche l’occhio vuole la sua parte…

Ghost… di certo quanto di piùinteressante nel movimento rock’n’roll di questi ultimi anni…

ghost-official.com

Tracklist:
1. Square Hammer  
2. From the Pinnacle to the Pit
3. Con Clavi con Dio  
4. Per Aspera ad Inferi  
5. Body and Blood  
6. Devil Church  
7. Cirice  
8. Ghuleh / Zombie Queen  
9. Year Zero  
10. Spöksonat 
11. He Is  
12. Mummy Dust
13. Absolution  
14. Ritual 
15. Monstrance Clock

Band:
Papa Emeritus III – voce
Nameless Ghoul Aether  (Ben Christo) ”“ chitarra 
Nameless Ghoul Alpha (Chris Catalyst) ”“ chitarra
Nameless Ghoul Water (Per “Sodomizer” Eriksson) ”“ basso
Nameless Ghoul Air (Zac Baird) ”“ tastiera
Nameless Ghoul Earth (Jan Vincent-Velazco) – batteria

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Born to Lose, Live to Win | Rock'n'Roll is my life, so... long live rock'n'roll !!!

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