Non vogliatemene ma quando si parla degli Hardline divento sdolcinata. Sono molto legata a “Double Eclipse”, album di debutto della band uscito nel lontano 1992. L’ho letteralmente divorato”… e questo 25imo anniversario dalla sua uscita è un’ottima occasione per la band per intraprendere un tour celebrativo e ripercorrere alcuni dei classici che l’hanno reso molto popolare nell’ambito AOR/melodico.

Andando con ordine, il compito di aprire le danze tocca agli Xtasy, di casa, capitanati dalla voce della bella Silvia Idoate, le cui capacità  canore avevo già  avuto modo di testare in acustico insieme ai chitarristi Jorge Olloqui e Chema Herrero lo scorso febbraio in apertura alle date acustiche di Erik Grönwall e Dave Dalone degli H.E.A.T. La prova è buona però un po’ statica, sembra che i musicisti siano sul palco per svolgere un compito piuttosto che divertirsi. Silvia si muove poco, la sua esibizione è pressoché perfetta, i pezzi sono orecchiabili ma in sostanza non presentano nulla di nuovo, per una performance piuttosto lunga in apertura, circa 45 minuti.

Setlist:
Broken Heart – One in a million – Rebel Rider – Under The Gun – Get Out – Open Your Eyes – Said and Done – Speed of Light – Second Chance – Stronger – Into The Fire – Never Surrender – Revolution

 

Dopo un cambio palco abbastanza veloce parte l’intro e salgono on stage gli Hardline, forti nella formazione di ben tre presenze nostrane: Alessandro Del Vecchio alle tastiere, Anna Portalupi al basso e Francesco Jovino alle pelli. Chiudono il cerchio Josh Ramos alla chitarra e ovviamente l’acclamato Johnny Gioeli alla voce. 50 anni appena compiuti ma non sentiti, la sua voce meravigliosa sembra non aver subito lo scorrere del tempo. La setlist, come anticipato, presenta molti dei brani che negli anni ’90 hanno reso famosa la band: “Dr. Love”, “Life’s A Bitch”, “Hot Cherie”, “In The Hands Of Time” (che ogni volta fa commuovere la sottoscritta), “Rhythm From A Red Car” (scelta che adoro come finale) si alternano ai brani piùrecenti come “Fever Dreams”, “Human Nature”, “Where Will We Go From Here”, “Take You Home” estratti dall’ultimissimo lavoro “Human Nature”. La performance è impeccabile sotto tutti i punti di vista, il drum solo di Jovino mette in risalto la sua potenza dietro la batteria, Alessandro, che Johnny chiama piùvolte fratello, accompagna non solo con le tastiere ma anche la voce e in “Take You Home” è protagonista di un’emozionante duetto con Gioeli. Anna è elegante e grintosa, sorride spesso alla folla che canta a ogni brano, Josh accompagna con i suoi assoli di chitarra ed è una presenza quasi imponente. Credo che gli Hardline, dopo i diversi cambi di line-up nel corso di questi 25 anni, abbiano finalmente trovato la giusta dimensione e a giudicare dal calore del pubblico, godono di una fama e un’adorazione ancora oggi particolare. Johnny è un leader incontrastato, dal carisma trascinante, una voce che si distingue nel panorama e che ancora oggi è capace di farci sognare. Ogni concerto di questa band è un bagaglio di emozioni indescrivibile, ogni canzone è fonte di sorrisi, lacrime e ricordi, che anche questa volta porto a casa, come reduce da un viaggio e in attesa già  del prossimo.

Setlist:
Where Will We Go From Here – Taking Me Down – Doctor Love – Human Nature – Trapped In Muddy Waters – Drum solo – Life´s A Bitch – Take You Home – Fever Dreams – Hands of Time – Everything – Hot Cherie – Encore: I´ll Be there – Rhythm From A Red Car

 

 

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