Fortuna vuole che in questo periodo mi stiano capitando tutti album
uno piùbello dell’ altro.
Nello specifico,oggi trattasi di KARMA VIOLENS, progetto
nato sedici anni fa nel nome del metallo piùestremo.
Band non molto prolifica dal punto di vista degli album prodotti ma
molto presente sulla scena live che conta, avendo condiviso il palco
con calibri come Judas Priest, Amon Amarth, Arch Enemy, Fear
Factory e altri ancora, dopo una demo d’esordio,un ep e due album,
rieccoli alle prese con questo
nuovo lavoro, SERPENT GOD, concept riguardante la società
moderna, i suoi falsi standard e i suoi finti credo, uscito il 13
corrente mese.
L’ opera è stata prodotta e mixata da Costas Papadopoulos e Karma
Violens ai Symbolic Studios.
Pronti
Via
Si respira tensione con l’intro MEN OF GIBEAH, un minuto e mezzo di suoni tetri,
ferali che danno il via alla titletrack SERPENT GOD, blasfemo pezzo a tinte black e
dalle sfumature doom.
Cambi di tempo per tutti i cinque minuti, sempre in crescendo,
prima di tornare a calcare, nel finale, quelle ritmiche decadenti di
inizio brano.
SONS OF DESTRUCTION è black primordiale, di quello nero
come la pece.
Scream velenoso e una doppia cassa da farti esplodere il cervello.
Marziale.
THE CONSTRACTORS è qualcosa a parte.
Note che trasudano sofferenza e una chitarra che si discosta per un
attimo dal genere,
sfoggiando melodie gradevoli e sublimi.
Dolore e rimpianto in THE SUN I NEVER HAD.
La luce è un sogno. Un’ utopia.
Suoni quasi sconfinanti nel death.
Dramma.
DARK MOREL è black di classe, violento ma impeccabile.
L’oscuro in tutta la sua bellezza.
A LETTER TO THE WORTHLESS CHAMBER è furia messa in
musica.
Lineare, devastante come un panzer.
Canti ancestrali, fedeli si prostrano all’ascolto di RADIX
MALORUM, letteralmente
radice del male.
Male che si percepisce, si respira.
Suoni che toccano le sonorità piùbasse e maligne.
Tenebra.
BLOOD AURORA sono timpani sfondati.
Ritmiche incessanti, potenti, veloci.
Roba da far venire i brividi.
ETERNAL DARKNESS conclude quest’ opera nera.
Cala il sipario come nel piùcupo degli spettacoli.
Ancora, sempre black in tutto il suo splendore.
Uscita di scena trionfante.
Si accendono le luci.
Lavoro eccellente e prodotto con cura.
Metal estremo ma dal palato fine.
Uno di quei lavori che mai stancano e che ti portano ad alzare
sempre piùil volume,
tanto è ben fatto.
Semplicemente grandi.
Tracklist :
Men of Gibeah
Serpent God
Sons of Destruction
The Constractors
The Sun i Never Had
Dark Morel
A Letter to the Worthless Chamber
Radix Malorum
Blood Aurora
Eternal Darkness
Band :
Marios ”“ voce
George ”“Â chitarra
Costas ”“Â chitarra
Steven ”“ basso
http://www.karmaviolens.net