Bakerteam Records – Febbraio 2013

E’ la seconda volta nel giro di pochi giorni che mi trovo a parlare di una band che proviene dalla capitale. Questa volta si tratta di un quartetto e anche per questo gruppo si tratta di un debut album. La band in questione è Karnya e il debut si intitola “Coverin’ Thoughts”.

Cerco informazioni fornitemi dall’etichetta e con piacere leggo che il le influenze che coinvolgono la sfera  esperienziale del gruppo includono il progressive rock degli anni settanta, il metal moderno, la musica classica e l’amore per l’elettronica. E allora cosa faccio? Premo il tasto play e vediamo che succede.

Mi trovo subito al cospetto di “Mechanical Mixtures” e comprendo che sto ascoltando qualcosa che mi piacerà , l’introduzione di tastiera è accattivante e fornisce quel giusto crescendo in aspettativa che sfocia nell’inondazione sonora di “Flooding Blood” che presenta subito la sonorità  proposta dalla band. Atmosfere splendide, bei giri che riescono essere duri ma accattivanti, una buona base ritmica portante,  sonora e musicale (nel senso non solo ritmo ma anche completamento di controtempi), un buon livello tecnico che permette di arricchire il sound piuttosto vario e corposo, tra . Una voce molto ‘elastica’ potente e dolce, aggressiva e melodica, pulita e a volte leggermente sporcata e non forzatamente cattiva ma naturalmente modificata. Non mi aspettavo di un lavoro così ben strutturato e ben organizzato parlando di qualità  di arrangiamenti, songwriting, suoni;  l’album è stato mixato da Giuseppe Orlando (Novembre) presso gli Outer Sound Studios di Roma e masterizzato da Jens Bogren (James LaBrie, Opeth, Katatonia) presso i Fascination Street Studios in Svezia.

La title track è immediatamente un brano di impatto, un alternarsi di emozioni. “Wait 4 More” conferma le mie sensazioni dell’inizio. Bello accattivante e con dei cori fantastici oltre che alle confermate capacità  dei singoli tra chitarre e tastiere che quando si muovono separatamente e propongono i loro rispettivi solo sono davvero entusiasmanti. Splendida è “Fallen Angel”, un brano lento, ipnotico e sono colpito dall’estensione della voce e dal songwriting accuratissimo. Non vorrei ripetermi a proposito degli altri brani, ma ciò che risulta evidente è uno stile molto personale dei Karnya, uno stile molto coinvolgente e la evidente capacità  di saper bilanciare ed equilibrare le varie influenze personali che riescono ad essere sapientemente fuse assieme senza che nessuna prevalga sull’altra. Ed il risultato è  un gioiellino, un album che lascia senza fiato soprattutto perché inaspettato dal sottoscritto”…

Silver” è un altro brano super dinamico in cui ogni nota e ogni passaggio lasciano sorridere per accuratezza e ricercatezza, tra durezza e tecnica, graffi e carezze e che finale!!!! C’è anche tempo per il semi strumentale “Hariel” con la melodiosa voce di Francesca Naccarelli. E poi di nuovo giùduri con “Ego’s End” e qui ho terminato le parole ma mi accorgo che non sono arrivato alla conclusione dell’album, mi dico che mancano solo due brani e approccio a “A Paraphreniac Menticide””… piùdi 16 minuti, altro che finito. Mi accomodo per bene e mi accingo ad ascoltare tutto con calma poiché immagino che la banalità  non sia di casa”… ed infatti è così, un autentico racconto, una sceneggiatura e un impatto sonoro davvero entusiasmante. E la conclusione è affidata a “Still Alive?””… chitarra, tastiere e voce”…

Non so se sono riuscito a seguire un nesso logico parlando di questo debut album dei Karnya, mi spiace per questo.

Ho ascoltato un ottimo lavoro, un album molto particolare e molto curato nei dettagli e nei particolari. Davvero un lavoro emozionante in cui molti elementi confluiscono per creare un insieme di sensazioni ed emozioni molto particolari e direi uniche. Devo fare i miei complimenti a questo quartetto, davvero meritati perché hanno saputo coinvolgere il mio cuore e non tutti ci riescono”…

Bravi. Album consigliato”…

 

BRANO TOP: tutto nel complesso
BRANO FLOP: ma per piacere…

www.myspace.com/karnyaband

Tracklist:
1. Mechanical Mixtures
2. Flooding Blood
3. Coverin’ Thoughts
4. Wait4More
5. Fallen Angel
6. Stronger
7. Where the Silence Remains…
8. Silver
9. Hariel
10. Ego’s End
11. A Paraphreniac Menticide
12. Still Alive?

Band:
Riccardo Nardocci – voce, chitarra
Dario Di Pasquale – tastiere
Enrico Sandri – basso
Luca Ciccotti – batteria

 

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Born to Lose, Live to Win | Rock'n'Roll is my life, so... long live rock'n'roll !!!

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