Durante un’afosissima giornata di maggio, a Milano, incontriamo Maus (all’anagrafe Marco Biazzi), chitarrista dei Lacuna Coil, band che da rivelazione dei primi anni 2000 si è trasformata in raffinato gruppo apprezzato da critica e pubblico e insieme di musicisti bravi, potenti e creativi, band che ha riscosso un successo enorme dopo l’Ozzfest dello scorso anno vendendo piùdi 200.000 copie di ‘Comalies’ negli States e che, da poco, è ritornata in studio per registrare il nuovo album… Ne è scaturita una lunghissima e divertente chiacchierata durante la quale si è parlato di tutto, seduti a sorseggiare un paio di birre per cercare di lenire il caldo micidiale.

Long Live Rock’n’Roll:
Te lo aspettavi di riscuotere tutto questo gran successo all’uscita di Comalies, la partecipazione all’Ozzfest, un vostro brano – Daylight Dancer – inserito nella colonna sonora di ‘Alone in the Dark’ ecc…?

Marco Biazzi:
No, a dire il vero, no. Sai… spervamo…

Long Live Rock’n’Roll:
Contenti di tutto questo?

Marco Biazzi:
Molto. Molto. Soprattutto perché non ci aspettavamo un riscontro così positivo, dalle vendite all’essere conosciuti.

Long Live Rock’n’Roll:
C’è un segreto particolare per quel che riguarda il successo dei Lacuna Coil?

Marco Biazzi:
Sì. Il segreto è quello di lavorare tanto; abbiamo suonato ovunque, anche senza prendere un lira. Adesso le cose stanno cambiando… Pian piano, adesso stiamo cercando di vivere di musica.

Long Live Rock’n’Roll:
La band è composta da 6 persone, è difficile gestirvi?

Marco Biazzi:
Fra noi le cose vanno molto bene. Mi sono unito a loro 6 anni fa e siamo compatti in ogni decisione, come un’unica persona; rarissimamente ci sono problemi o incomprensioni. Può capitare qualche volta in tour qualche episodio, ma solo per lo stress…

Long Live Rock’n’Roll:
Come vi siete trovati all’Ozzfest?

Marco Biazzi:
L’Ozzfest è stata la seconda piùbella esperienza della mia vita. Musicalmente parlando e poi perchè abbiamo conosciuto una marea di star, come prevedibile. Che so, Black Sabbath, Slpiknot e altri che sono sempre stati qualcosa di utopistico per noi. E poi, suonando in questo contesto e frequentando tutte queste persone, siamo diventati amici di queste persone. Che so, un giorno è venuto Bill Ward dei Black Sabbath a provare la batteria di Cristiano e abbiamo scoperto che ascolta i Lacuna Coil. L’Ozzfest era un campeggio estivo, una specie di grande famiglia in giro per gli stati americani. Esperienza bellissima. Al di là  del fatto di suonare davanti a migliaia di persone tutti i giorni, anche l’atmosfera che si respirava durante la giornata era particolare, dal pranzare tutti insieme, conosci tutti i lati di qualsiasi personaggio, è stato veramente bellissimo. Ti rendi conto che ti trovi di fronte a persone che sono fantastiche anche interiormente, non c’è solo la star che se la mena, tranne qualche raro caso, anzi sono tutte persone come me che alla fine volevano solo suonare e divertirsi come me e come noi.

Long Live Rock’n’Roll:
Cosa ti ha dato e lasciato questa esperienza?

Marco Biazzi:
Mi ha portato ad essere molto piùprofessionale in quello che faccio, ancora di più. Cosa ci ha portato come gruppo, bèh… piùpopolarità , prima di tutto, perchè le vendite sono aumentate grazie all’Ozzfest, grazie ai live e anche grazie ad interventi alla radio per alcune sessioni acustiche di Comalies.

Long Live Rock’n’Roll:
Mi dici che differenza hai trovato tra il pubblico americano e quello italiano?

Marco Biazzi:
Quello italiano a volte si lascia andare in manifestazioni esagerate di protesta nei confronti delle band che non piacciono, questo non succede all’estero. Gli americani non sono migliori di noi però hanno una mente piùaperta, puoi benissimo andare a vedere un concerto in cui si trovano gruppi che fanno vari generi musicali e la gente non protesta perchè vuol vedere solo musica.

Long Live Rock’n’Roll:
Un accordo di chitarra che meglio esprime i Lacuna Coil.

Marco Biazzi:
He he he… Ti dò una chicca… Una mia fissa… E’ da quando ho iniziato a suonare, quando faccio esercizi, concludo sempre in La minore. Non so perchè. Mi piace sentire quell’accordo. Per quanto riguarda i Lacuna Coil, nel nostro nuovo album, il nostro accordo preferito è il Si basso… e ve ne accorgerete…

Long Live Rock’n’Roll:
Dai, parlaci del nuovo album.

Marco Biazzi:
Non so ancora quando uscirà . Abbiamo registrato 9 pezzi in 3 dei quali mancano ancora delle registrazioni delle linee vocali, i testi ci sono, ma mancano ancora la registrazione della voce di Andrea e Cristina. Stiamo curando tutto nei minimi dettagli, vogliamo un album super. Stiamo prendendo piùtempo del precedente. Le sonorità  saranno sicuramente piùdevastanti di Comalies. Per i suoni della chitarra abbiamo studiato molto, si sentirà  di piùla settima corda, appunto il Si basso di cui parlavo prima. Nel nuovo album stiamo cercando qualcosa di differente dal precedente, un rinnovamento per abbracciare tutte le persone da quelle che hanno apprezzato Comalies a quelle alle quali non piacciamo.

Long Live Rock’n’Roll:
Mi sembra di capire che questo dovrebbe essere l’album decisivo, quello piùimportante. Ma ogni album è quello decisivo?

Marco Biazzi:
Poteva esserlo Comalies e lo è stato. Dopo Comalies il prossimo sarà  quello della verità . Considera che sul nuovo album ci sarà  molta piùattenzione da parte dei media e da parte di tutti. Abbiamo tutto il tempo necessario. La nostra etichetta, la Century Media, è disposta a spendere piùsoldi per noi e ci sarà  anche una promozione maggiore. Sicuramente è importante l’album e la qualità  della musica che proponi, ma è altrettanto importante la promozione che viene fatta.

Long Live Rock’n’Roll:
E cantare in italiano?

Marco Biazzi:
Il pezzo che è cantato in italiano è ‘Senza Fine’ anche all’estero è stato molto apprezzato. Gasa molto vedere e sentire la gente cantare nella tua lingua all’estero è emozionante. Abbiamo voluto provare anche in Comalies, ma devo ammettere che cantare in italiano non è facile, trovare le parole adatte, la giusta musicalità .

Long Live Rock’n’Roll:
Avete piùsuccesso in America che in Italia.

Marco Biazzi:
Non lo so. E’ solo una questione di popolazione. In America è un fatto di popolazione. Abbiamo avuto la possibilità  di far ascoltare la nostra musica. In Italia siamo anche molto seguiti. Purtroppo in alcuni casi è difficile suonare, per esempio al Sud dove non ci sono delle strutture adeguate. Le occasioni di suonare al Sud sono veramente rare, i fan ci sono, ma non ci sono le occasioni e spesso le organizzazioni lasciano a desiderare. Non vediamo l’ora di fare una data, che so, Napoli o altri luoghi.

Long Live Rock’n’Roll:
Allora il prossimo Gods of Metal sarà  un buon momento per dare una scossa ulteriore al pubblico italiano.

Marco Biazzi:
Gli italiani ormai ci conoscono, piùche altro è vedere come reagiranno al nostro pezzo nuovo che proporremo dal vivo. La settimana scorsa ci è capitato di proporlo dopo un lungo periodo di pausa e la gente ha risposto in maniera clamorosa, ha cominciato a saltare, bellissimo…

Long Live Rock’n’Roll:
Quando si vede tutta questa gente che salta e partecipa con, cosa si prova?

Marco Biazzi:
Eh… bello… troppo bello….. Quando vedi tutta questa gente che salta e che si diverte con te è un’emozione indescrivibile.

Long Live Rock’n’Roll:
Usciranno delle ristampe dei vostri dischi, vero?

Marco Biazzi:
Verranno ristampati i primi due album ed inoltre uscirà  un cd che comprende il primissimo ‘Lacuna Coil’ con ‘Halflife’, i due mini che abbiamo fatto. Non so se sia una mossa commerciale o altro. Ci siamo accorti che soprattutto in America non hanno mai avuto occasione di comprare i primi nostri cd, oppure raramente sono arrivati lì i nostri prodotti.

Long Live Rock’n’Roll:
Ce n’è uno che ti piace di piùtra i cd dei Lacuna Coil?

Marco Biazzi:
Sono piùlegato a Halflife, che è il primo che ho registrato con il gruppo, ovviamente c’è anche Comalies che ci ha cambiato la vita.

Long Live Rock’n’Roll:
Tre dischi da salvare prima del secondo diluvio universale.

Marco Biazzi:
Sicuramente il nuovo dei Lacuna Coil che uscirà …

Long Live Rock’n’Roll:
Voi esclusi.

Marco Biazzi:
Quanto tempo ho per pensarci?

Long Live Rock’n’Roll:
Zero secondi… Anzi, bevi un sorso di birra e poi me lo dici.

Marco Biazzi:
Ok… Sono un fanatico dei Meshuggah e mi piace ‘Destroy Erase Improve’ da morire, il piùbello in assoluto. Poi ti metto dentro un… ‘Back in Black’, rock’n’roll, storia della musica. Ne manca ancora uno… ‘Dirt’ degli Alice in Chains.

Long Live Rock’n’Roll:
Siete sempre molto attenti alla vostra immagine e al vostro abbigliamento… In Comalies siete tutti super vestiti…

Marco Biazzi:
Parlando di me, innanzitutto ero piùmagro… Per quanto riguarda Comalies ci siamo fatti fare dei vestiti apposta per avere un certo tipo di immagine da proporre, ovviamente l’immagine gotica è quella che è messa in evidenza. Che vuoi che ti dica… sono passati un po’ di anni, due anni e mezzo per l’esattezza. Abbiamo cercato di cambiare anche se ancora mi riconosco in questo tipo di immagine. In certi casi è veramente importante l’immagine, pensa a Marilyn Manson, per farti un esempio o gli Slipknot…

Long Live Rock’n’Roll:
Perché la scelta del Gothic Metal? E’ una scelta voluta e che vuol dire… è una scelta di business, marketing…

Marco Biazzi:
Niente business o marketing. E’ quello che è uscito dalla testa di sei persone. Non è una moda. Si tira fuori quello che si ha da proporre, niente di studiato a tavolino o premeditato. C’è chi lo definisce rock metal, chi rock atmosferico…

Long Live Rock’n’Roll:
Bèh, la voce di Cristina aiuta molto a creare delle melodie…

Marco Biazzi:
La voce femminile garantisce la possibilità  di avere una serie di melodie… Ti faccio l’esempio del prossimo album che è piùduro e piùviolento, fra virgolette, ma c’è sempre la voce di Cristina che garantisce determinate melodie, presenti comunque anche con le chitarre… Evoluzione, sperimentare…

Long Live Rock’n’Roll:
La musica che suoni corrisponde alla musica che ascolti?

Marco Biazzi:
Sì e no. Ascolto un po’ tutto. Mi piace tantissimo Louis Armstrong. Uno dei dischi che mi piace tantissimo è ‘Retrospective’ di Suzanne Vega. E ho cominciato con Decide e Pantera, per dirvi…

Long Live Rock’n’Roll:
Che tristezza la morte di Darrell…

Marco Biazzi:
Prima ti parlavo dell’Ozzfest come la seconda esperienza piùbella della mia vita. La prima è stata conoscere Darrell… mi sto un po’ emozionando al pensiero perché da ragazzino avevo il poster di Darrell nella mia camera ed era un mio idolo… Non mi spiego ancora adesso come sia potuta accadere una cosa del genere. Quel tipo mi ha distrutto il mio mito. L’immagine che mi rimane nella mente è: io, Darrell, Vinnie, Kenny e Johnny (Type O Negative) insieme in una limousine… Pensa mi ha fatto ascoltare in anteprima il nuovo album dei Damageplan che sarebbe uscito dopo poco… un sogno.

Long Live Rock’n’Roll:
Chiudi tu quest’ intervista.

Marco Biazzi:
Mi sono divertito… bella chiacchierata. Faccio veramente poche interviste e mi sono divertito è stato un piacere conoscervi…

Long Live Rock’n’Roll:
Il piacere ed il divertimento è stato nostro… in bocca al lupo ai Lacuna Coil e a Maus e ci vedremo al Gods of Metal…

 

 

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Born to Lose, Live to Win | Rock'n'Roll is my life, so... long live rock'n'roll !!!

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