SPV / Steamhammer – Giugno 2009

Ogni album dei Magnum ha un suo fascino particolare e un sapore leggermente diverso”… la band inglese giunge così al quindicesimo capitolo in studio non apportando novità  rilevanti al proprio sound ma coinvolgendoci in un viaggio musicale che ha sempre il gusto di ricrearsi e senza mai apparire banale o improvvisato.

A due anni dal capolavoro “Princess Alice And The Broken Arrow” e a pochi mesi di distanza dal live celebrativo per il ventennale dell’uscita del mitico “Wings Of Heaven”, Clarkin e soci ci regalano un disco dai toni molto pomposi e AOR, dove melodia e ingredienti un po’ piùdarkeggianti la fanno da padroni”…i suoni sono spensieratamente rock, la voce di Catley sempre espressiva e sopra le righe, con quelle note struggenti e elaborate che solo lui riesce a mettere in una song.

Canzoni come “The Moon King” sono un esempio di come la band sia influenzata dal proprio passato, mentre “Cry To Yourself”, “All My Bridges” e “Feels Like Treason” sono song in cui è esemplificato come il rock debba avere tiro e classe nello stesso tempo”… anche se i veri capolavori si possono trovare nella triade “No One Knows His Name”, “In My Mind’s Eye” e “Time To Cross Tha River”, song dotate di una vena melodico-romantica che lascia a bocca aperta, in cui la band esprime se stessa al massimo della propria vena creativa. Ultimo applauso bisogna farlo a “If I Ever Lose My Mind”, song in cui la performance vocale di Catley fa venire le lacrime agli occhi, e alla suite “Blood On Your Barbed Wire Thorns”, vero epilogo del cd che fa venir voglia di ripartire dalla traccia numero uno.

La cosa che piùlascia perplessi consta nel poco successo di pubblico che la band ha sempre riscontrato rispetto alle proprie capacità ”… e le carte ci sono tutte; la capacità  di creare e ricrearsi di volta in volta, un fiume compositivo mai arido come Clarkin e la passione che trapela da ogni singola nota di ogni loro disco! Eppure in pochi conoscono realmente i Magnum per quello che sono veramente e che possono dare”… Comunque, polemiche di gusti a parte, lasciatevi catturare da questo “Into The Valley Of The Moon King”, e se non conoscete questa perla di band consiglio vivamente di spendere gli ormai maledetti 20€ per portarvi a casa un disco che sicuramente non vi deluderà ”… alla pari di “Vigilante” o del predecessore, quest’ultima fatica di Catley e soci è un passo compiuto con estrema decisione.

Bravi.

www.magnumonline.co.uk

Tracklist:
1. Intro
2. Cry To Yourself
3, All My Bridges
4. Take Me To The Edge
5. The Moon King
6. No One Knows His Name
7. In My Mind’s Eyes
8. Time To Cross Tha River
9. If I Ever Lose My Mind
10. A Face In The Crowd
11. Feels Like Treason
12. Blood On Your Barbed Wire Thorns

Band:
Bob Catley – voce
Tony Clarkin – chitarra
Al Barrow – basso
Mark Stanway – tastiere
Harry James – batteria

Redazione
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