Napalm Records – Marzo 2015

E’ probabile, e lo ripeto solo probabile, che gli estremisti del metal storceranno il naso all’ascolto di questo nuovo album dei portoghesi Moonspell. Non è difficile comprendere che ancora una volta la band, proveniente dall’ultimo brandello territoriale europeo che si affaccia sull’Oceano Atlantico, ha provato a stupirci con delle nuove vibrazioni e dei momenti del tutto poco consueti. ‘Colpa’ della maturazione  o della voglia di mettersi sempre in gioco e delle atmosfere altamente evocative racchiuse all’interno di ‘Extinct’, titolo del nuovo lavoro del quintetto iberico.

Ma se da una parte gli amanti del metal estremo non saranno molto compiaciuti a casua dell’ennesima virata dei Moonspell è certo che le porte del cambiamento attireranno frotte di nuovi adepti, gli amanti di situazioni sonore profonde, gothic, dark e evocative, di quel metal ricco di atmosfere, cupe, tristi.

‘Extinct’, davvero particolare. I growl acidi vengono messi da parte, tranne in qualche lontano momento che graffa l’aria; la voce è ipnoticamente profonda e avvolgente, la velocità  è sempre meno presente e i ritmi sono molto pacati e aiutano l’aspetto riflessivo a rivelarsi con maggiore potenza e suggestione. Molto particolare questo lavoro, anche perchè il tutto è impreziosito da una qualità  sonora davvero unica e caratteristica che avvolge e coinvolge. L’uso di archi e melodie che sembrano provenire al di là  dello Stretto di Gibilterra condiscono un lavoro di per sè molto interessante e i riff e i ritornelli sono sempre pronti a offrire quella giusta dose di melodicità  orecchiabile che entra in testa e si impadronisce delle sinapsi. Oltre alla title track e al brano iniziale ‘Breathe (Until We Are No More)’, mi colpisce molto ‘Domina’ per cadenza e sensualità , ‘The Last of Us’ per il riff orecchiabile che prende subito, ‘The Future Is Dark’ è davvero dark e cupa come ‘Funeral Bloom’. ‘Malignia’ e ‘A Dying Breed’ si incattiviscono grazie alla voce che ritorna a urlare la disperazione di sempre, graffiante, provocante e poi si riabassa con timbri piùmorbidi, mentre la sezione musicale accompagna in modo ineccepible.

Se mi è permesso aggiungere, c’è la possibilità  di acquistare questo lavoro con quattro bonus track che trovo geniali nel titolo e nella dimensione musicale. Mi spiego. I quattro brani in piùsi intitolano: ‘Until We Are No Less’, ‘Doomina’, ‘Last Of Them’ e ‘The Past Is Darker’ e riprendo con modifiche nel testo e in alcune parti musicali i brani inseriti nella versione di base che si intitolano ‘Breathe (Until We Are No More)’, ‘Domina’, ‘The Last of Us’ e ‘The Future Is Dark’… semplice da leggere la differenza e vi invito comunque ad ascoltarli per sentire le variazioni e le particolarità  musicali… Ottima idea… e poi la copertina, spettacolare…

L’undicesimo album dei Moonspell verrà  ricordato, ne sono certo. Promossi ancora una volta.

www.facebook.com/moonspellband

Tracklist:
1. Breathe (Until We Are No More)
2. Extinct
3. Medusalem
4. Domina
5. The Last of Us
6. Malignia
7. Funeral Bloom
8. A Dying Breed
9. The Future Is Dark
10. La Baphomette

Band:
Miguel Gaspar – batteria
Pedro Paixà£o – tastiere, chitarra
Fernando Ribeiro – voce
Ricardo Amorim – chitarra, tastiere
Aires Pereira – basso

Moonspell - Band 2015

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Born to Lose, Live to Win | Rock'n'Roll is my life, so... long live rock'n'roll !!!

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