Live Club Trezzo sull’Adda 02/10/2016

Serata golosa per i fans dei Moonspell, di ritorno in Italia con uno show speciale, dedicato ai successi passati della band. Un’occasione da non perdere per chi segue Fernando Ribeiro e compagni da lungo tempo.

Ad aprire le danze gli svedesi Elaine, una band symphonic metal svedese, che prende il nome dalla cantante e modella Eleine appunto, ed ha le sue origini nel 2011. Una band molto giovane, composta di elementi tecnicamente molto preparati, ma ancora un po’ acerba. La loro esibizione è gradevole, ma tutto sommato non lascia il segno. Esotico ed appariscente, il costume di scena della bella Eleine avrebbe fatto presagire insieme alle sue movenze in stile danza del ventre, melodie esotiche, magari una proposta un po’ fuori dai canoni, mentre così non è stato.

Infiamma di piùgli animi il secondo support act ai Moonspell, gli Italiani The Foreshadowing, band certamente piùnavigata, che lascia subito a bocca aperta per la presenza scenica e la proposta musicale, un colpo al cuore che entusiasma sin da subito. Il pubblico per questa esibizione è aumentato vistosamente in numero, ed il grado di coinvolgimento è altissimo. I the foreshadowing sono “rinati” nel 2005 anche se hanno una storia ben piùlunga e travagliata. Un concerto veramente godibile con un Marco Benevento alla voce in gran forma, che ha ammaliato ed emozionato i presenti per tutto lo show.

L’attesa si fa trepidante e quando la luna sullo sfondo emerge dal buio del palco del live l’aria è palpabile intorno a noi: inizia l’evento per cui il locale è bello saturo di pubblico, lo special vintage show, un regalo che i Moonspell hanno voluto fare al pubblico italiano. I lusitani suonano per intero i loro due primi capolavori, Wolfheart ed Irreligious, catapultando i presenti indietro nel tempo di una ventina d’anni. Sin dalle prime battute di Wolfshade, Fernando e compagni si rivelano in gran forma, ed insieme ad un pubblico fortemente partecipe creano un’atmosfera davvero unica. Il regalo che i Moonspell volevano fare al pubblico italiano è molto gradito, tutti gli astanti ben conoscono i brani proposti, e cantano non solo i versi ma anche le melodie di tutte le canzoni. Sentire il pubblico cantare ogni nota è una forte emozione, sintomo di un grande legame affettivo con la band. I Moonspell dal canto loro non sbagliano un colpo, sono ottimi musicisti, hanno ottimo gusto nel comporre i brani e dal vivo sono tra le migliori band che il sottoscritto abbia avuto occasione di vedere. Sono tutti carismatici, tecnicamente impeccabili e con i giusti accorgimenti scenici rendono unico il loro spettacolo ed a trasmettere tutta la loro passione per quello che fanno. Vampiria, Alma Mater, Opium, Fullmoon Madness fanno letterlamente perdere  la testa (e la voce) agli astanti. Particolarmente apprezzabile anche il fatto che si sforzino di parlare un poco la nostra lingua. Pur nella loro semplicità  i brevi interventi in italiano sono una captatio benevolentiae di sicuro effetto e danno quel senso di familiarità  in piùcon la band rispetto agli usuali ringraziamenti, un vero tocco di classe.

In sintesi per gli amanti dei Moonspell e della buona misica live in genere è stato un evento imperdibile, sia per chi ha seguito la band fin dagli esordi sia per chi non ha avuto la fortuna di vivere quel periodo in prima persona ma avrebbe voluto immergersi prima o poi in quell’atmosfera, che i nostri hanno saputo ricreare magistralmente.

 

Setlist Moonspell

Wolfheart

  1. Wolfshade (A Werewolf Masquerade)
  2. Love Crimes
  3. …of Dream and Drama (Midnight Ride)
  4. Lua d’Inverno
  5. Trebaruna
  6. Ataegina
  7. Vampiria
  8. An Erotic Alchemy
  9. Alma Mater

 

Irreligious

  1. Opium
  2. Awake!
  3. For a Taste of Eternity
  4. Ruin & Misery
  5. A Poisoned Gift
  6. Raven Claws
  7. Mephisto
  8. Herr Spiegelmann
  9. Full Moon Madness
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