Strike Zone Records – 1987

Provenienti da Ironia, nel New Jersey, Overlorde, questo discretamente sconosciuto act è fautore, su questo Ep di cinque pezzi, di un robusto epic metal. Questo disco suona bene, supportato da un basso veramente imponente (al pari del suo suonatore, tal John M. Bunucci, soprannominato Kongo, che è massiccio e dotato di una stazza pari ad un mobile a tre ante), ed una voce capace, seppur con qualche “buco”, di ricoprire il ruolo di leader in maniera credibile e condurre il quartetto alla pugna.

Il primo lato, composto da tre canzoni, è in studio, il secondo sembrerebbe esser stato registrato live in quel di Dover, cittadina attigua al loro campo base. Bene, prendete l’armatura, le mazze, le asce, che ci si cala sul campo di battaglia.

“Snow Giant” è bella tosta, ritmo serrato in tutti i tre minuti che la compongono, il basso, come detto precedentemente, si sovrappone addirittura alla chitarra in fase di assolo, assurdamente strano ma di gran effetto. Il singer Pat O’Donnell, presente nella foto in backcover customizzato simil vampiro, che non c’entra un belino ma gli sembrava fico, tiene banco e la canzone pur non un must assoluto è senz’ombra di dubbio un bel biglietto da visita. La successiva “The Masque of the Red Death” crea una bell’atmosfera pur con un ritmo molto piùcadenzato e pesante. A parziale rovina il coretto, su cui sarebbe troppo facile ironizzare, ma siamo combattenti duri e puri e non amiamo il sarcasmo. Posso però dirvi che durante il bell’assolo compaiono, quasi per magia, quattro note quattro provenienti da un pianoforte che nulla ci azzeccano con il pezzo. Sarà   forse l’opera di un bambino (bastardo) che passava per caso nello studio di registrazione? Non lo sapremo mai e questo dubbio ci attanaglierà  per il resto dei nostri giorni.

“Overlorde”, ha il peso che deve avere la titletrack ed il nostro, dietro il microfono si incupisce e rende il tono della voce eroicamente maschio ed ordina “…stand up and fight…”. Vabbuò facimmo sta fatica. Bello, ma scopiazzato, in toto, dai Maiden, il giro di chitarra cui spetta l’onere di chiudere il brano. Sul secondo lato, dopo un’acclamazione del pubblico, inizia “The Longest Day” una trascinante e convincente power song, nulla da eccepire. Il pubblico è in delirio ed arriva l’arma segreta: “Time Machine”. Il riff anticipa un ‘esplosione di grancassa che ci martellerà  per tutta la durata del pezzo. Anche il buon vampiro Pat si addanna nel cercare di tener testa al drummer, ispirato ed incalzante come in nessun’altra canzone.

Siamo giunti alla fine di questo disco che mi sento di consigliare vivamente ai fanatici dell’epic americano un po grezzo alla Cirith Ungol, Manilla Road, X-Caliber, Heathens Rage, Medieval Steel, ecc…

Rintracciarne una copia non è assolutamente facile (anzi…) ma l’Ep è stato bootleggato insieme ai lavori dei Vice e degli Angel Of Mercy in un cd della saga pirata “U.S.Metal”. Per pochi euretti magari un pensierino ce lo si può anche fare, nevvero?

Quotazione: Overlorde – Overlorde: 80/120 Euro

www.overlorde.com

Tracklist:

1. Snow Giant
2. The Masque of the Red Death
3. Overlorde
4. The Longest Day
5. Time Machine

Band:
Pat O’Donnell – voce
Mark ‘M.E.’ Edwards – chitarra
John M. Bunucci ‘Kong’ – basso
David L. Wrenn – batteria

 

 

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