Maggio 1988 – Maggio 2018

Esattamente trent’ anni fa usciva nei negozi POWER METAL, quarto album dei leggendari PANTERA.

L’ opera vide l’esordio del ventenne cantante Phil Anselmo che ricevette il passaggio del testimone da Terry Glaze, cantante dei primi tre lavori, Metal Magic, Projects in the Jungle e I am the Night e che in seguito fondò i molto meno noti Lord Tracy.

Un disco che già  dal nome mostrava le sue intenzioni. Era il Metal degli ’80 e questa ne fu la degna celebrazione. Purtroppo da sempre snobbato dalle majors, è l’ultimo di quei primi quattro lavori che tutt’ oggi sono difficili da reperire (se non in rete) e che in molti ancora non conoscono.  Nonostante ciò, l’opera è un autentico capolavoro di un gruppo di ragazzi terribili, quei Phil,Rex Rocker (così si firmava Rex Brown fino a questo disco), Vinnie Paul e suo fratello Darrell che da lì a due anni, col successivo Cowboys from Hell, avrebbe portato uno tsunami nel mondo del Metal e della musica rock.

Tipicamente ottantiano nel look dei Nostri e nei suoni, l’ album parte con ROCK THE WORLD. Phil pare quasi scimmiottare Rob Halford tanto è simile al canto. Testo molto spicciolo, è inno di ribellione da una società  che già  all’epoca stava stretta.

“high in the air, we raise our fists, in rebellion we stand”

Il ventiduenne Diamond Darrell è scatenato nella velocissima titletrack POWER METAL, grandi assoli e grandi ritmiche, emblema di un decennio, quello in cui la fiamma del Sacro Metallo era alta e forte.

“you say you want some Metal, i’ll give you all i’ve got, my deadly grasp is lethal, this force will never stop”.

Nient’altro da dire.

WE’LL MEET AGAIN frena in una mezza ballad dai toni molto introspettivi. Attacca lenta, piena di pathos e pian piano accelera fino all’assolo finale suonato per l’ occasione da tale Marc Ferrari, co-produttore del disco, chitarrista fondatore delle bands Keel, Cold Sweat e Medicine Wheel e che in questo disco troveremo, in seguito, anche nel ruolo di chitarra ritmica nel pezzo proprio da lui scritto Proud to be Loud. OVER AND OUT è in tutto e per tutto il preludio di una band che da lì a pochi anni,
come già  detto, esploderà  letteralmente a livello mondiale. Nella voce e nella ritmica di scuola Mustaine, il pezzo è un susseguirsi di cambi di tempo e una storia che semplicemente ti scuote e ti schiaffeggia.

“a legacy of submankind who seem to rule this nation”

Sveglia! 

Ed ecco la già  citata PROUD TO BE LOUD, hair Metal duro e puro. L’orgoglio messo in musica, rock e testosterone.

“i’ll give you the choice but it’ll snow in hell, before I lower my voice”

DOWN BELOW sono borchie appuntite, lingue velenose. Darrell già  mostruoso, con dito medio ai piani alti, all’ establishment, da sempre simbolo di corruzione e apatia.

“you better go down below!”

Un thriller si annida tra le note di DEATH TRAP, pezzo nervoso, robusto. Classica cavalcata ottantiana che gronda metallo. Meglio guardarsi le spalle. HARD RIDE è roba a la Miami Vice, il vento tra i capelli, emozioni forti in una storia d’amore impossibile.

“you’re feelin’ so unstable, i want to love you but you seem so far away”

BURNNN! è un autentico terremoto, i coni si sfondano, i vicini bestemmiano. Uno di quei pezzi che ti prende per il collo e ti scuote fino a farti perdere i sensi. E’ la gioventùdi un epoca che urlava al mondo.

” live hard, die great, burn it down!”

E ora mettete a letto i bimbi perchè la situazione si fà  molto piccante. Rovente. P.S.T. 88 è l’epilogo perfetto di un album devastante. It’s pussy time!!! Metal cazzuto in un racconto di sesso virile. E’ sudore che cola dai capelli sulle spalle di pelle nera del chiodo. E’ la notte, quella vissuta in tutto e per tutto.

“don’t stop, roll dice, she’s got my rod in the thighs”
“pussy tight, tonight, pussy tight. Alright!”

Nient’ altro da dire se non… cazzo quanto ci mancate…

 

Tracklist :

Rock the World
Power Metal
We’ll Meet Again
Over and Out
Proud to be Loud
Down Below
Death Trap
Hard Ride
Burnnn!
P*S*T* 88

 

Band :

Phil Anselmo – voce
Diamond Darrell – chitarra
Rex Rocker – basso
Vinnie Paul – batteria

 

 

 

 

 

 

 

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