Frontiers Music – Febbraio 2018

Secondo album in studio per i finlandesi Shiraz Lane, una delle band piùpromettenti del panorama attuale, da tenere sicuramente d’occhio.

Già  con il disco di debutto “For Crying Out Loud”, che ha raccolto ottime recensioni e ha ricevuto un ottimo riscontro di pubblico, abbiamo avuto modo di relazionarci con il particolare eclettismo della band, che la pone al centro dell’attenzione rispetto alle altre realtà  altrettanto recenti: i brani sono diversi tra loro, racchiudono diversi stili e questo aspetto viene riproposto anche in “Carnival Days” in modo piùintenso, un’uscita che a mio parere non lascerà  indifferenti e personalmente ritengo migliore della precedente. Non solo la produzione e la registrazione appaiono piùcurate (l’album vede la collaborazione con Per Aldeheim – Def Leppard, Soilwork, Lambretta), ma i brani sono piùmaturi e interessanti, sempre mantenendo orecchiabilità  e non esagerando nella tecnica. Brani di facile impatto, insomma.

Si parte con la titletrack “Carnival Days”, un pezzo che spiazza al primo ascolto perché ha un tiro diverso, richiama le atmosfere anni ’70, con l’accompagnamento del pianoforte e della tromba nonché lo schioccare delle dita, un ritornello di facile appiglio che resta subito in testa. “The Crown” ci riporta a sonorità  piùtipiche della band, si caratterizza per le chitarre piùpesanti e dei suoni piùtosti ed è l’ultimo singolo estratto prima dell’uscita del disco. “Harder To Breath” è il primo singolo estratto correlato da video, uscito lo scorso ottobre, anticipando il tour in supporto ai Brother Firetribe che ha toccato anche l’Italia e che è stato un vero successo per la band, con cui ha potuto farsi conoscere a un pubblico piùampio, il cui responso è stato positivo ovunque. Si prosegue con “Tidal Wave”, una canzone decisamente danzereccia che mi ha riportato alla mente le sonorità  di una certa “Telephone” della famosissima Lady Gaga”… “Gotta Be Real” è il primo momento lento dell’album, smorza i toni prima di “People Like Us”, secondo singolo e video, dove torna protagonista il pianoforte e con un ritornello decisamente catchy. “Shangri-La” è il brano che piùho apprezzato, toni semplici e un testo che fa riflettere. “War Of Life” e “Shot Of Life” sono altri brani ritmati e accattivanti, mentre “Hope” è il secondo momento lento, come può forse suggerire il titolo. Si chiude con “Reincarnation”, il brano che meglio rappresenta l’eclettismo della band, avendo stili diversi allo stesso tempo: inizio soft, scansito anche da una specie di ticchettio, per poi aprirsi a un certo punto verso sonorità  metal e rallentare nuovamente verso il finale.

Come già  detto gli Shiraz Lane sono una grande promessa della scena rock, una band che cerca di emergere e differenziarsi nel calderone di band emergenti provenienti dal Nord Europa e seppur giovanissimi, stanno accumulando esperienza e hanno energia da vendere, soprattutto in sede live, grazie anche al carisma di Hannes Kett, cantante e leader della band. Speriamo di rivederli presto in Italia questa volta in tour da headliner ma nel frattempo consiglio a tutti di procurarsi una copia di questo “Carnival Days”, che facilmente entrerà  nelle fila delle migliori release del 2018.

www.facebook.com/ShirazLane

Tracklist:
1. Carnival Days
2. The Crown
3. Harder To Breathe
4. Tidal Wave
5. Gotta Be Real
6. People Like Us
7. Shangri-La
8. War Of Mine
9. Shot Of Life
10. Hope
11. Reincarnation

Band:
Hannes Kett – voce
Jani Laine – chitarra
Miki Kalske – chitarra
Joel Alex – basso
Ana Willman – batteria

 

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