Lasciatemi dire prima di tutto che per un vero metallone che nel 1990 aveva 15 anni il concerto al Music Drome di Milano degli Skid Row è un evento pieno di passione, rock ‘n’roll e forse anche un po’ di nostalgia. Sono stata un band fondamentale nella crescita musicale di chiunque ascoltasse Heavy Metal in quel periodo, inutile negarlo! La line-up certo è cambiata, e purtroppo non abbiamo neanche il piacere di veder suonare Snake Sabo, sostituito per questo Tour da Ryan Cook, mastodontico frontman degli Hair Of The Dog, ma devo dire che i momenti che precedono l’ingresso della band provocano in me una certa emozione: cazzo, suonano gli Skid!

L’inizio del concerto è spedito ed energetico: “Thick Is The Skin” sembra fatta apposta per trasformare subito il pubblico in una bolgia, perfetta song di apertura”… La classicissima “Piece Of Me” la segue a ruota, e i fan storici sono subito accontentati! Scotti e Johnny si muovono molto e tengono in maniera entusiasmante il palco, Rachel controlla da dietro con molta calma e precisione, mentre Dave Gara è scatenato dietro la sua batteria e Ryan Cook si diverte ed ammicca al pubblico. Arriva poi “Sweet Little Sister”, altro pezzo tratto da Skid Row dai tratti street marcatissimi e dalle schitarrate tipicamente rock’n’roll.

E’ il momento quindi per un breve ma netto cambio di direzione con “New Generation”, pezzo “marilynmansoniano”. Alle orecchie degli spettatori arriva dunque un arpeggio noto e stra-noto, amato e stra-amato: “18 And Life”!!! Sono bastate cinque canzoni, una band che si diverte ed un pubblico affezionato, per creare immediatamente l’atmosfera”… e poi per divertirsi basta guardare la mimica del grandissimo (ed in formissima) Scotti Hill, un vero animale da palcoscenico! Di nuovo giùpesanti con “Monkey Business” ed “Another Dick In The System”, e ancora un tuffo nel passato con “Big Guns” e “Psycotherapy””… certo è che quando gli Skid Row eseguono pezzi tratti dal loro primo omonimo album, o da quello successivo, il pubblico va in delirio! Ad ulteriore riprova di questo resta nelle mie orecchie il boato che accoglie “I Remember You”, eseguita per buona parte solo chitarra e voce proprio per poter permettere ai fan di tirare fuori tutta la loro voce”… Johnny parla molto con il pubblico per tutto il concerto e crea un buon feeling con l’audience, mentre ci pensa Scotti a farla impazzire con una prestazione tutta d’un fiato: sembra quasi che tragga energie dalle smorfie che fa!!! Il finale del concerto vede la classica serie di bombarde: non possono mancare “Slave To The Grind”, “Get The Fuck Out” e la mitica “Youth Gone Wild””…

Io mi sono divertito alla grande, e credo tutti i presenti, nulla da aggiungere se non che è stata una serata di sano Rock‘n’Fucking Roll!

 

Setlist:
Thick Is The Skin – Piece Of Me – Sweet Little Sister – New Generation – 18 And Life – Monkey Business – Another Dick In The System – Big Guns – Psycotherapy – I Remember You – Slave To The Grind –  Get The Fuck Out –  Youth Gone Wild

 

 

Redazione
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