Universal – Marzo 2010

Ritengo per la prima volta di dover esordire nella recensione di un disco con un giudizio sintetico: BELLISSIMO! Ho vissuto con passione il periodo di “Ain’t Life Grand” degli Snakepit, album molto bello cui seguì un tour cui ho assistito e che, vista la presenza sul palco dell’eccezionale lead-singer Rod Jackson e del chitarrista piùemozionante di sempre (Slash) offrì al pubblico ed a me uno spettacolo indimenticabile e vibrante. Era poi seguito un lungo periodo di calma piatta a livello produttivo nel quale inquadrare la collaborazione con i  Velvet Revolver, che dal mio personalissimo punto di vista si è rivelata molto deludente, escludendo l’unico aspetto positivo ovvero la possibilità  di vedere di nuovo Slash calcare il palco.

Le notizie che poi davano per certe le collaborazioni con Fergie dei Black Eyed Peas in vista del primo vero album solista del nostro eroe avevano abbacchiato ancora di piùle mie speranze”…ed invece”…

Basta un solo ascolto di SLASH per comprendere che ci si trova di fronte al nuovo, imperdibile, rockeggiante, freschissimo e travolgente album di Slash, destinato sotto molti aspetti a segnare l’estate 2010 ! Quelli che sembravano essere in partenza i punti deboli del disco (e che sono corso ad ascoltare pronto a stroncarli) si rivelano in realtà  graffianti tracce intrise del rock piùpuro e sincero, rivelando al mondo per esempio la versatilità  e il talento “Hard & Heavy” di Fergie come di altri personaggi che arricchiscono ed impreziosiscono l’intero disco.

Ogni singolo pezzo è evidentemente il risultato di una collaborazione approfondita di Slash con l’artista di turno e non una forzatura di generi o di personalità  differenti, aspetto fondamentale che conferisce all’opera singola e al disco intero quell’aura di sincerità , di purezza e di esperienza tali da consegnare in mano all’ascoltatore un album con i controfiocchi, classico e spregiudicato nella migliore tradizione Rock ‘n’ Roll! La fattiva collaborazione atta a produrre tracce che rispecchiassero insieme i tratti di Slash e degli ospiti finisce  per fare emergere quanto il nostro Slash sia sempre un Maestro Ammaliatore che ha nel tocco e nel gusto le sue caratteristiche piu’ spiccate”… contemporaneamente emergono anche enormi differenze tra i vari brani e tra gli interpreti che alternativamente danno prova di essere in gran forma oppure di vivere un periodo di assoluto annebbiamento compositivo ed artistico.

Le mie critiche negative si rivolgono in particolare ai brani che si avvalgono della voce di Chris Cornell (artisticamente in coma da anni ma in possesso di qualità  e curriculum di tutto rispetto) e di Adam Levine (a mio parere insopportabile già  prima di questa fastidiosa presenza in codesto album che per il resto mantiene standard altissimi). Durante l’ascolto dei restanti brani il godimento è assicurato”…sarete testimoni infatti della magia della voce di Ozzy, delle apparizioni assolutamente ‘stratosferiche’ di Dave Grohl e Myles Kennedy (travolgente il primo, da pelle d’oca il secondo), Duff e Izzy, della già  citata e graffiante sorpresa rappresentata da Fergie (davvero stupefacente), del travolgente entusiasmo senza età  di Lemmy (brano fantastico) e di Iggy Pop. Ogni singolo brano coinvolge e convince: la stessa Paradise City rivela potenzialità  inaspettate e si afferma con la stessa forza della “Walk This Way” proposta 25 anni fa circa da Run DMC ed Aerosmith”… un crossover perfetto e riuscitissimo.

Ovviamente il grosso dei meriti va al mitico Soul Hudson, il mio chitarrista preferito di sempre,che in questo album mi ricorda ogni singolo motivo che mi ha portato negli anni a considerarlo tale: un prontuario di tutto quello cui un chitarrista dovrebbe aspirare, coinvolgendo in questa sua istintiva, talentuosa ed inappuntabile missione la tecnica, il gusto musicale,le capacità  compositive dalla sensibilità  costantemente a livello di eccellenza,i riff taglienti ed eterni e gli assolo mai fini a se stessi che nello stile e con la classe di sempre Slash ci fa esplodere nelle orecchie e, soprattutto, nel cuore.

Il mio entusiasmo è ai massimi livelli: ACQUISTATE L’ALBUM O SARETE PERDUTI!
Slash, la leggenda, è tornato!

Tracklist:
1. Ghost (feat. Ian Astbury & Izzy Stradlin)
2. Crucify the Dead (feat. Ozzy Osbourne & Taylor Hawkins)
3. Beautiful Dangerous (feat. Fergie)
4. Back from Cali (feat. Myles Kennedy)
5. Promise (feat. Chris Cornell)
6. By the Sword (feat. Andrew Stockdale)
7. Gotten (feat. Adam Levine)
8. Doctor Alibi (feat. Lemmy)
9. Watch This (feat. Dave Grohl & Duff McKagan)
10. I Hold On (feat. Kid Rock)
11. Nothing to Say (feat. M. Shadows)
12. Starlight (feat. Myles Kennedy)
13. Saint is a Sinner Too (feat. Rocco DeLuca)
14. We’re All Gonna Die (feat. Iggy Pop)
15. Chains and Shackles (feat. Nick Oliveri)
16. Paradise City (feat. Cypress Hill & Fergie)

Redazione
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