Indipendent – 1988

Questo vinile, ad opera di quattro sconosciuti canadesi, Solar Eagle, è trai piùricercati (e cari) reperti degli anni ottanta. Edito privatamente nel 1988 in poche centinaia di copie è, oggigiorno, di granlunga il platter, in ambito metal, piùpiratato in assoluto. Esistono almeno due collane pirata che l’hanno inserito come “gemma del passato”,poi c’è una ristampa anastatica in vinile (quindi occhio a cosa si compra…) prodotta, manco a dirlo, in Grecia ed un Cd con bonustraks aggiuntive recuperate dai due Demo che la band aveva fatto ai tempi che furono.

Tutto questo perchè? Sarebbe facile rispondervi che questo Ep 12″ è una clamorosa perla dei Territori del Nord Ovest (mai giocato a Risiko?) ma non è propriamente così, almeno per il sottoscritto. “See” è il primo pezzo ed il power metal che irrompe nel mio bunker, di stampo tipicamente americano, è gradevole ed abbastanza fruibile anche per le orecchie nate sul finir del secolo scorso ma, purtroppo, appare subito evidente il limite di questa band: la voce.

Smash (questo il nickname scelto da colui che alita dietro al microfono) è infatti dotato di una timbrica a metà  tra John Cyriss ed il Lizzy borden di “Menace of Society”. Dire che il suo vocalizzo sia acuto è un eufemismo, va molto oltre, è stridulo e, dopo un pò, il sentire questo miagolio, irrita, e non poco. Oltretutto, le rimanenti tre canzoni (“Dimension Charter”, “Tree of Snakes” e “Lost Season”) virano stilisticamente, molte parti intimistiche e doomy, qualche sparuto e timido assolo, una velocità  di crociera rallentata se non immobile, ed il resto appoggiato totalmente sulle doti interpretative e teatrali del nostro amato singer. Registrato alla bene e meglio, come d’uso in quegli anni, “Solar Eagle” non ci illumina neppure sulla reale qualità  e/o potenzialità  degli altri componenti dai nick bizzarri assai (“Axes” per il chitarrista può passare ma “Pinocchio” per il bassista mi sembra un pelo demenziale). Che altro posso aggiungere se non che potete ascoltarlo facilmente in una delle varianti sopra elencate, senza dover ricorrere ad un finanziamento per comprare l’original vinile, quella è roba per dementi (come il sottoscritto).

Quotazione di mercato: 1000/1200 euro

Tracklist:
Side A
1. See
2. Dimensional Charter
Side B
3. Tree of Snakes
4. Lost Season

Band:
Smash – voce
Pinocchio – basso
Rob – batteria
The Axe – chitarra

1 Comment

  1. Avatar

    Questo, ma soprattutto la demo precedente, sono una delle migliori produzioni dell’US (vabbè che sono canadesi) power metal underground tutto. Denigrarli perchè il bassista si chiama Pinocchio o perchè il cantante ha una voce troppo acuta (visto il genere, poi…), o perchè è registrato in maniera amatoriale non mi sembra molto credibile. Si potrebbe dire piuttosto che molte delle loro (poche) canzoni hanno una successione di riff e cambi di feeling che la maggioranza dei gruppi “concorrenti” poteva sognarsi.

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