Frontiers Records – Luglio 2017

Non ci stancheremo mai di domandarci, quando una ad una le band che ascoltiamo da una vita, per ragioni anagrafiche appenderanno gli strumenti al chiodo, chi riuscirà  a riempire i vuoti incolmabili che lasceranno?

Gli Styx sono il giro da 45 anni!! 45 anni!! E se pur con diversi anni di distacco uno dall’altro, hanno sempre pubblicato musica nuova per non proporre nella loro infinita presenza sui palchi (per lo piùstatunitensi) il solito Greatest Hits. Ma chi si poteva aspettare, dopo circa 14 anni di vuoto discografico (parliamo di materiale nuovo) un prodotto che la stampa americana non ha esitato a definire “capolavoro”, che vola al 45° posto della classifica di Billboard 200 e al numero 6 di Billboard Rock Album? Penso proprio nessuno.

“The Mission” è un concept che si ispira ad una missione su Marte, andando a coinvolgere le tante paure che riguardano il futuro della terra e l’incapacità  dell’ uomo di preservarla.
Le tematiche trattate nei pezzi, si fondono perfettamente con lo stile sonoro degli Styx, dove il massiccio utilizzo dei synth, da sempre un loro marchio di fabbrica, così come l’uso (e alle volte l’abuso) di cori in falsetto accompagnano all’unisono le varie avventure di questo “The Mission”.

Il suono è compatto, la produzione cristallina e analogica al 100%. La musica degli Styx non ha tempo, non ha collocazione, è semplicemente Styx Style. Si sentono potenti gli echi della magnificenza dei Queen e le influenze blues proprie di chi ha iniziato a suonare a cavallo tra i 60’ ed i 70’. Nel complesso i pezzi abbracciano gli stili classici della band, un pop rock progressive assimilabile ai migliori episodi dei Supertramp o dei nostri New Trolls e PFM che ha poi ispirato band piùmetal oriented come i Pain of Salvation, suonato con grandissima maestria da professionisti che hanno ritrovato il piacere di creare e stupire. Con la quantità  di accordi, di idee e variazioni della sola e validissima “Hundred Million Miles from Home” un gruppo come gli Oasis ci avrebbero scritto 2 album!

L’ascolto fila via dritto senza mai un calo di qualità , nessuna soluzione di ripiego, tutti i brani, a partire dalla tirata apertura di “Gone Gone Gone” al blues di “Trouble at the big show” alla classicissima “Radio Silence” sono di alto livello, disseminati di piccole perle che solo i grandi arrangiatori sanno regalare.

Che dire, davvero un prodotto all’altezza della fama e del glorioso passato della band e finché i risultati sono questi, c’è solo da sperare che il tempo sia clemente e che mantenga viva la fiamma del rock nelle anime di queste band storiche.. .

…oggi piùche mai “Long Live Rock and Roll!!

styxworld.com/band

Tracklist:
1. Overture
2. Gone Gone Gone
3. Hundred Million Miles from Home
4. Trouble at the Big Show
5. Locomotive
6. Radio Silence
7. The Greater Good
8. Time May Bend
9. Ten Thousand Ways
10. Red Storm
11. All Systems Stable
12. Khedive
13. The Outpost
14. Mission to Mar”

Band:
James “JY” Young Lead vocals, guitars
Tommy Shaw Lead vocals, guitars
Chuck Panozzo Bass, vocals
Todd Sucherman Drums, percussion
Lawrence Gowan Lead vocals, keyboards
Ricky Phillips Bass, guitar, vocals

 

4 Comments

  1. andrea

    Comprato da poco. Davvero bello e old style. Pezzi ben strutturati e vari e poi c’è lui mr Tommy shaw vero pilastro della band

  2. Avatar

    Gli Styx fanno parte di quelle band vere che hanno inventato un genere alla fine degli anni’60….un combo eccezzionale con artisti super preparati agli strumenti e dotati di voci incredibili che cantano all’unisono ma in tonalita’ differenti…tommy shaw e james young sono i due trascinatori e dimostrano ancor oggi in questo the mission di essere formidabili songswriter!!!….capolavoro!!!

  3. Avatar

    Un po’ in ritardo ma ci sono anch’io. Sono appassionato degli Styx da lunga data. Dopo anni di limbo nei quali hanno sfornato perlopiù DVD live (magnifici) o riproposto loro pezzi rimasterizzati e rimodernati, ecco la sorpresona. Album d’altri tempi ma con sonorità nuove, un album che puo’ stare tranquillamente a fianco dei loro migliori LP come The Grand Illusion – Pieces of Eight – Crystal Ball – Paradise Theatre. La recensione di cui sopra coglie in pieno l’atmosfera che trasmette The Mission. Da Avere e da ascoltare fino al suo consumo. Io ho acquistato il formato LP. BELLO.

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