Quando alle 21,45 si sono spente le luci ed è calato il buio all’interno del Rolling Stone, il vocio del pubblico di botto si è trasformato in un assordante boato. Il perché è semplice da intuire. Testament, nella formazione degli esordi, in quella del 1988 di “The Legacy”, per intenderci. Chuck Billy – voce ed Eric Peterson – chitarra, le due presenze carismatiche, nella band dall’album di esordio; Alex Skolnick – chitarra, che ha lasciato i gruppo nel 1992 e fresco di rientro; Greg Christian – basso, con i Testament fino al ’96; mentre alla batteria, durante il concerto, si sono alternati John Tempesta prima, nella band a periodi alterni e Louie Clemente poi, nella line up dal debutto al ’92.

Il concerto è iniziato con una scarica di brani che non hanno lasciato il tempo a nessuno di fare una pausa per dare riposo alle ugole e alle tonsille. Impressionante e, in un certo senso, inaspettato. Non so quanti fra i presenti si sarebbero aspettati un inizio così travolgente e quanti avrebbero immaginato di essere riusciti ad assistere ad un così bel concerto. Una scarica di emozioni e di frustate di potenza e sana velocità . Bravi tutti e sei. Chuck Billy orgogliosamente presenta tutti i componenti dei Testament in versione tour 2005, ma una punta di soddisfazione la si nota quando il frontman introduce al pubblico il chitarrista Alex Skolnick. E’ stata palese la sintonia fra i componenti come se gli anni di separazione non fossero mai eseistiti.

Tutto è pressante, martellante e veramente pesante. Non c’è un pezzo che il pubblico non canti, mentre ragazzi cercano di scavalcare le transenne per tentare di raggiungere il palco o si lasciano trasportare, surfando, sulle teste altrui. Scontato? Normale? Sì! Ma è anche questo è rock’n’roll; è bello vedere quanto entusiasmo ci sia intorno ai Testament, e come i Testament sul palco ancora siano incredibilmente pronti a ripagare l’enorme entusiasmo che tutti manifestano.

Ci siamo trovati di fronte a dei personaggi importanti nella storia dell’Heavy Metal. Forse i Testament non avranno creato nulla di nuovo o nulla di originale, ma rimangono una band di clamoroso livello musicale e di impressionante presenza sonora. Contento di esserci stato.

Però, in un contesto così piacevole, una cosa negativa c’è stata… Non ha accontentato nessuno la durata del concerto. Un’ora e un quarto non può soddisfare il desiderio di assistere ad un evento live; un’ora e un quarto è veramente troppo poco!!!…

Setlist:
1. The Preacher
2. The New Order
3. The Haunting
4. Electric Crown
5. The Sins of Omission
6. Souls of Black
7. Into The Pit
8. Trial By Fire
9. Practice What You Preach
10. The Legacy
11. Over The Wall
12. Raging Waters
13. Disciples of The Watch

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Born to Lose, Live to Win | Rock'n'Roll is my life, so... long live rock'n'roll !!!

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