Non so davvero come certe cose possano succedere, ma succedono. E quando succedono, se sei presente, ti rendi conto che hai partecipato ad un Evento con la E maiuscola. Questo vale per i mega concerti, quelli storici come per gli eventi in location talmente piccole che potresti suonarci tu (io.. ) e invece ti trovi davanti una band come The Dead Daises... ex Whitesnake, Mötley Crüe, Ozzy Osbourne, che tra un festival estivo e l’altro davanti a 50 mila persone, infilano delle gigs in pub dove la capienza sarà  al massimo di 100 persone e poi, come se non bastasse si fermano a bere una birra con te!!

Lavorando vicino all’Austria non mi sono perso l’occasione di un giro nella bella Velden per andare alla prima delle due date previste dalla band il 25 ed il 26 Giugno allo storico e a dire il vero fighissimo Bluesiana Rock Cafe, gestito e portato avanti con orgoglio dalla mitica Gudrun Kofler. Qui Marco Mendoza con la sua band e gli stessi Dead Daises avevano già  suonato, un piccolo pub, una sorta di “uno contro tutti” che ancora, grazie all’ amore di Gudrun e del suo affezionato pubblico riesce a portare band di calibro internazionale a suonare regalando quella bellissima sensazione di complicità  che solo i piccoli spazi regalano a pubblico e artisti.

La serata parte come meglio non si poteva, arriviamo, birra in mano e scendendo le scale incrociamo Marco Mendoza che ci saluta come ci si conoscesse da sempre.. “Heylà  man, what the fuck” (le sue parole) e giùa ridere e farsi (li fa lui) un selfie!

Nel locale l’atmosfera è bellissima, tutti sembrano (e molti lo sono), amici. Sembra davvero di essere al concerto della band del tuo vicino di casa, birre, sorrisi, grande musica nell’attesa e poi .. stop! Intro dei Black Sabbath e via uno dopo l’altro sul palco a 1 centimetro da noi trovi faccia a faccia con Corabi, Mendoza, Aldrich, Tichy ,Lowy  e via, si parte!!

La scaletta segue esattamente quella del recente e potentissimo cd live “Live & Louder” e qui troviamo l’unico piccolissimo neo della serata. Corabi presenta i pezzi esattamente nello stesso modo e con le stesse parole, come fosse un copione da cui non si può uscire. I pezzi scivolano via tra l’entusiasmo di tutti i presenti. Mendoza è il solito grandissimo animale da palco che si mischia al pubblico durante “Join together with the band”, Corabi è sempre all’altezza sia nella voce che nella presenza. Lowy fa il suo dovere di bravo gregario, Aldrich sembra finalmente divertirsi e di conseguenza lo spettacolo ne risente positivamente e in fine ma non meno importante e anzi assoluto highlight della serata (sul palco) Brian Tichy alla batteria, semplicemente indemoniato!! Il suo assolo, metà  del quale fatto a mani nude, senza bacchette è pazzesco! A fianco del palco, è uno spettacolo vedere il resto della band, a bocca aperta con gli occhi fissi sul “compagno di merende” che sta letteralmente mettendo a fuoco il locale e poi le parole entusiastiche di Aldrich a lodare il batterista. Davvero uno spettacolo!!

Si finisce al solito con la potentissima cover di “Helter Skelter”, la gag su “We are an Amarican Band”.  Tripudio e felicità !! Finito?? Noooo! Dopo pochi minuti eccoli uscire tutti, uno alla volta in mezzo a noi, a firmare autografi, cd, poster e quant’altro, a fare selfie e foto e a bere qualcosa tutti assieme.

Grandissimi musicisti, splendide persone cosa si può volere di più? Davvero niente.

Lancio l’ennesimo appello agli amanti del rock.. supportate questa band e locali come il Bluesiana! Ne vale la pena!

Long live to The Daises!!

 

Setlist:
Long Way to Go – Mexico – Make Some Noise – Song and a Prayer – Fortunate Son (Creedence Clearwater Revival cover) – We All Fall Down – Lock ‘n’ Load – Last Time I Saw the Sun – Drum Solo – Join Together (The Who cover) – All the Same – With You and I – Mainline – Helter Skelter (The Beatles cover) – We’re an American Band
(Grand Funk Railroad cover) – Midnight Moses (The Sensational Alex Harvey Band cover)

 

 

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