Heavy Psych Sounds – Febbraio 2019

Ritorno contorto e possente questo dei Dead Witches, la band capitanata da Mark Greening, batterista e membro fondatore degli Electric Wizard, con il secondo full lenght dal titolo ‘The Final Exorcism‘. La band è completata da Carl Geary al basso, già  nel precedente ‘Ouija’ del 2017, e dalla vocalist Soozi Chameleone (Satlan) che subentra a Virginia Monti (Psychedelic Witchcraft) e dal chitarrista Oliver Irongiant (Grave Lines, Sea Bastard) al posto di Greg Elk. Nonostante la metà  dei componenti del quartetto sia cambiata il risultato è lo stesso, ovvero un soffocante impatto musicale. un lamento sonoro che sfocia in una desolante visione dell’arte musicale abbastanza personale e visionaria.

Molto retrò nel sound e nella composizione che si caratterizza di elementi psichedelici di gusto classico, oserei dire, e di quel tocco di malinconica sensazione spettrale. Sembra di vivere nella fantasia deviata di un regista, di un creatore di horror movies in stile cinematografia italiana metà  anni settanta e primi anni ottanta. Già  copertina e titolo dell’album non lasciano spazio ad alcun fraintendimento. Spettralità , immagini surreali, caos mentale immediatamente vengono alla mente. Incubi ripetuti grazie a riff corrosivi, pastosi, rabbiosi, che si ripetono e si moltiplicano, si spezzano e si proiettano in profondità  infinite e che proiettano in baratri oscuri. Tutto supportato da ritmiche possenti e selvagge, malsane, ruggenti come il mare che si infrange in urlanti cerchi di vento. I ritmi lenti, in alcuni casi esageratamente lenti, creano atmosfere spaventose, un filo mortale senza controllo, smarrito, perduto nell’anima. E poi la voce, lontana, un lamento che fuoriesce dall’abisso dell’esistenza che proietta in profondità  nascoste la visione artistica di questo gruppo.

Etichettiamolo stoner, definiamolo domm, chiamiamo tutto come espressione e esperienza personale di un gruppo che non ha timore di riprendere tematiche conosciute e già  affrontate nei tempi e di certo non dimenticata che saranno in futuro parte della musica come lo sono state fino a questo oscuro periodo.

Una buona prova che mette in evidenza la visone sonora, letteraria e artistica in senso lato dei Dead Witches. I sette brani, cinque per la verità , ‘There’s Someone There’ è da considerarsi un’introduzione all’ultimo esorcismo, mentre ‘When Do the Dead See the Sun’ è un brevissimo intermezzo, sono potenti con un’ossatura saldata e fusa nei canoni della classica psichedelia, del puro hard rock, dell’oppressivo heavy di sempre, nell’occultismo lirico e sonoro e ancora nell’horror puro senza effetti speciali.

www.facebook.com/DeadWitches

Brani:
1. There’s Someone There
2. The Final Exorcism
3. Goddess Of The Night
4. When Do The Dead See The Sun
5. The Church By The Sea
6. Lay, Demon
7. Fear The Priest

Band:
Mark Greening – Assault and Battery
Oliver Irongiant – Guitar
Soozi Chameleone – Vocals
Carl Geary – Fuzz bass

 

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Born to Lose, Live to Win | Rock'n'Roll is my life, so... long live rock'n'roll !!!

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