Century Media – Giugno 2017

Terzo lavoro in studio per i Vallenfyre del grande Gregor Mackintosh, mente e principale compositore dei Paradise Lost. Per chi non li conoscesse, i Vallenfyre sono il super gruppo Death Metal di Gregor Mackintosh, accompagnato da Adrian Erlandsson (ex At The Gates, Cradle of Filth) ed Hamish Glencross (ex My Dying Bride). Allo stato attuale Adrian ha lasciato la formazione, ed è stato rimpiazzato da Waltteri Và¤yrynen, attuale batterista dei Paradise Lost.

I Vallenfyre, nonostante la presenza di eccellenti personaggi della scena doom propongono un genere nettamente differente da quello che ci si potrebbe aspettare. Il loro è infatti un death metal old school, in pieno stile anni ’90.  Qualche brano piùlento c’è, ma molto meno melodico di quello proposto dalle band di provenienza dei loro membri. I primi due lavori, A fragile king del 2011, e Splinters, del 2014, hanno denotato subito lo stacco netto dalle loro precedenti esperienze, e questo nuovo lavoro continua sulla strada tracciata dai precedenti. Fear Those who Fear Him riprende, sia a livello compositivo sia di produzione, l’esperienza di A fragile King, portando alle nostre orecchie un Death molto grezzo, diretto. Splinters era, anche a livello di produzione, piùmediato, più“lisciato”, mentre con questo nuovo episodio è stata favorita l’abrasività , in tutti i sensi.

Dopo l’intro a bassissima frequenza Born to Decay ci presenta un’ottima panoramica di cosa ci possiamo aspettare: death metal come nei migliori dischi anni 90, ruvido, diretto, cattivo. Il retaggio di band come Entombed, Pestilence, Malevolent Creation permea l’aria spostata violentemente dalle casse, ma la musica è fresca, modellata dalla personalità  della band.

An Apathetic Grave è il primo episodio in cui le radici doom dei nostri emergono; è un pezzo molto potente, pesante come un macigno sulle nostre povere teste, che ci schiaccia e ci opprime, spinto dalla catacombale voce di Gregor e dalle strazianti chitarre di Glencross. Nihilist riprende il filo conduttore death con un intro devastante, a fare da contraltare alla traccia precedente.  L’ascolto prosegue fluido e piacevole attaverso le altre tracce dell’album, le sfuriate piùveloci sapientemente alternate a mid e down tempos fanno trascorrere senza accorgersene i circa 40 minuti di durata del lavoro.

Notevolissima la track Kill all your masters, di cui è stato realizzato anche un videoclip.

I vallenfyre hanno fatto ancora una volta centro, sfornando un gran bel disco di Death Metal, che sarà  sicuramente un pezzo pregiato nella collezione degli amanti del Death di vecchio stampo, ma che potrebbe stupire e colpire in positivo anche chi non è strettamente legato ai primordi del genere.

www.facebook.com/Vallenfyre

 

 

Tracklist:
01. Born To Decay
02. Messiah
03. Degeneration
04. An Apathetic Grave
05. Nihilist
06. Amongst The Filth
07. The Merciless Tide
08. Dead World Breathes
09. Soldier Of Christ
10. Cursed From The Womb
11. Kill All Your Masters
12. Temple Of Rats

Band:
Hamish Hamilton Glencross – chitarra, bassi
Gregor Mackintosh – voce, chitarra
Waltteri Và¤yrynen – batteria

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