Frontiers Records – Dicembre 2015

Non è mai facile recensire un disco dei tedeschi Vanden Plas, band che nel corso della propria carriera ha sempre cercato (riuscendoci) di proporre musica di qualità  e lontano dai soliti clichè.

Chronicles Of The Immortals: Netherworld (Path II)” continua la storia musicale dove il precedente album si era interrotto. Un’opera teatrale scritta da Wolfgang Hohlbein e divisa in due dischi che andrebbe ascoltata tutta d’un fiato per carpirne al meglio tutte le sfumature. Per quanto riguarda l’aspetto musicale non ci sono chissà  quali novità  nel sound dei Vanden Plas, ma questo non è di certo un problema vista l’ottima qualità  delle canzoni.

Parlare solo di prog metal quando si nominano i Vanden Plas è alquanto riduttivo vista la complessità  e varietà  delle loro composizioni e l’assoluta personalità  che la band tedesca possiede. Questa seconda parte mi ha fatto venire in mente la pomposità  e magniloquenza dei concept album targati Savatage, una band di cui si sente molto la mancanza.

In My Universe” brano d’apertura richiama proprio la band americana anche se il marchio di fabbrica dei Vanden Plas è inconfondibile. Molteplici cambi d’atmosfera interpretati da un grande Andy Kunzt cantante molto versatile e dalla timbrica delicata che (ridetemi pure in faccia) in piùoccasioni mi ha ricordato nelle tonalità  piùbasse il nostro Luca Madonia (Denovo, carriera da solista). Molto bella la sognante “Godmaker’s Temptation” un brano permeato da una stupenda melodia vocale che sale e scende in modo armonioso.

Stone Roses Edge” è piùcupa e chitarrosa (permettetemi questo termine), canzone che mostra il lato piùduro della band e basa le proprie fondamenta sul groove e ovviamente sulla melodia. Un dolce pianoforte apre il primo vero capolavoro di questo disco, “Blood Of Eden” triste fino alle lacrime e a mio avviso una delle canzoni piùbelle del 2015. La voce femminile e quella maschile si fondono in una melodia molto particolare che ci fa sognare, assolutamente d’obbligo chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare dai sentimenti.

Monster” ci fa ritornare sulla terra, questa volta la dolcezza lascia il posto a un brano piùrock e “cattivo” almeno in alcune parti.

Tornano le orchestrazioni e il prog con “Diabolica Comedia” forse la meno riuscita del disco anche se non parliamo di certo di un brutto pezzo che ha l’unico difetto di sembrare ma poi di non essere. Sembra intraprendere diverse strade musicali ma percorsi pochi metri torna indietro cercando la giusta direzione.

Where Have The Children Gone” mostra che quando si lascia libero spazio alla creatività , si raggiungono risultati sorprendenti. Liberi dalle costrizioni che spesso il music business impone, i Vanden Plas scrivono canzoni davvero fuori dagli schemi e di spessore.“ The Last Fight” contrappone ancora il lato piùmelodico e introspettivo dei Vanden Plas a quello piùprog metal.

La conclusiva “Circle Of The Devil” mette la parola fine a questo doppio concept album. Il suono delle campane è il preludio alla sofferenza e alla tristezza che lentamente ci portano al silenzio.

Chronicles Of The Immortals: Netherworld (Path II)” è un disco difficile ma tremendamente affascinante. Prendetevi del tempo e ascoltatevi l’opera intera, ne vale sicuramente la pena.

www.vandenplas.de

Tracklist:

1.Vision 11even: In My Universe
2.Vision 12elve: Godmaker’s Temptation
3.Vision 13teen: Stone Roses Edge
4.Vision 14teen: Blood Of Eden
5.Vision 15teen: Monster
6.Vision 16teen: Diabolica Comedia
7.Vision 17teen: Where Have The Children Gone
8.Vision 18teen: The Last Fight
9.Vision 19teen: Circle Of The Devil

Band:

Andy Kuntz ”“ voce
Stephan Lil ”“ chitarra
Günter Werno ”“ tastiere
Torsten Reichert ”“ basso
Andreas Lil – batteria

vanden-plas-band-2015

 

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