Tom Compagnoni, produttore video del Sydney Morning Herald in Australia, ha pubblicato un documentario di 11 minuti che indaga su come la casa d’infanzia di Angus e Malcolm Young degli AC/DC – la più grande esportazione culturale australiana – sia stata demolita da un promotore immobiliare di Sydney.
La società dopo aver raso al suolo la casa dei chitarristi a Western Sydney ha così dichiarato:
“Ci dispiace che il precedente proprietario a lungo termine non abbia condiviso con noi questa parte fondamentale del background della proprietà”
Il video contiene estratti dai due precedenti documentari di Compagnoni sull’eredità degli AC/DC a Sydney, tra cui interviste con gli ex membri della band Mark Evans, Noel Taylor e Rob Bailey, che condividono i loro ricordi di quando trascorrevano del tempo nella casa della famiglia Young a Burwood durante gli anni Settanta. Anche il sindaco di Burwood, John Faker, fornisce informazioni sul legame locale tra gli AC/DC e Burwood.
Inoltre, questo documentario scopre nuovo materiale che fa luce sul motivo per cui 4 Burleigh St non è stato riconosciuto come sito storico di immenso significato culturale. Tra questi, i dettagli di una relazione sul patrimonio del 2015, commissionata dal Consiglio di Burwood, che raccomandava di apporre una targa all’esterno della casa – un passo che non è mai stato fatto.
La famiglia Young si era trasferita a Sidney nel 1965 e proprio in quella casa Malcolm e Angus Young, qualche anno dopo, avrebbero dato vita agli AC/DC!!!
Il gestore del vicino negozio di musica, Utopia Records, scrive così sul proprio canale social:
«Come diavolo è possibile che sia accaduto? 4 Burliegh Street Burwood è andata!!! La casa d’infanzia di Angus e Malcolm degli AC/DC, così come di George Young degli Easybeats, forse la residenza più iconica dell’intero paese, è stata demolita e per una volta nella nostra vita, siamo terribilmente feriti. Una delle cose che preferivo fare era portare in questo posto amici e musicisti di tutto il mondo per una foto ricordo degli AC/DC… Nessuno del consiglio locale, statale o federale è intervenuto? Nemmeno il tizio responsabile che, apparentemente, è un grande fan del rock australiano? Vergogna, vergogna, vergogna».
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