2020, l’anno del ritorno sul mercato discografico degli Andead. Passa il tempo e lo sanno anche loro, riflettendo con sei ottimi brani dalle classiche sonorità  punkeggianti che li contraddistinguono dagli esordi.

Non viene lasciato nulla al caso e abbiamo suoni davvero provati e riprovati meticolosamente e una grande passione verso la musica. La band capitanata dal carismatico leader Andrea Rock non sbaglia un colpo in questo lavoro e si conferma davvero un esempio da seguire per molti che sognano di vivere con il mestiere di musicista. Non è un percorso semplice e spesso non sono tutte rose e fiori.

La cosa che balza subito all’occhio e all’orecchio è la cura davvero minuziosa sia dalla parte dei testi sia dalla parte puramente strumentale. Tredici anni di attività  e molte soddisfazioni che si sono tolti, aprendo i concerti di musicisti molto conosciuti e garanzia di musica con i controddetti quali Wednesday 13, Misfits, The Damned, Gogol Bordello, Gaslight Anthem, The Pogues, Flogging Molly, H2O, Dropkick Murphys, Glen Matlock, Old Firm Casuals, Bad Religion, Social Distortion e Sum 41.

Sono sicuro che oltre a qualche altro supporto prestigioso, la band nel 2020 calcherà  per conto proprio i palchi di tanti club, centri sociali e feste sparse, facendo divertire e pogare tutti.
Un lavoro che è stato composto dalla band in modo compatto e corale sotto la sapiente supervisione di Gianluca Veronal, chitarrista della band.

Le sonorità  della band ci portano direttamente (come sempre) in casa Epithaph ma ci sono anche diverse novità  che mi hanno decisamente regalato benessere mentre ascoltavo in anteprima questo ep (in uscita il 28 Febbraio).

L’inizio dell’ep è affidato alla scoppiettante titletrack “Old but gold”, che ti fa battere il tempo col piede e che porta ancora all’ascoltatore il messaggio della band, che ancora oggi con qualche anno in piùe scorrere della vita personale, ha ancora voglia di spaccare senza compromessi nel mondo musicale.

Lust for road” è un pezzo invece carichissimo che ti narra delle varie storie che si consumano “on the road”. Un po’ un diario personale ,diventato canzone, dai cori davvero potenti e caratterizzato da riff veramente potenti delle chitarre di Gianluca Veronal e Macca.

L’amore per Andrea Rock per l’Irlanda è stranoto e caratterizza le sonorità  del primo singolo “Downtrodded”, che è la classica riflessione del musicista che deve fare ogni volta I conti con quello che la propria passione a volte può togliere dal punto di vista dei sentimenti.

E’sempre presente una forte connotazione sociale nelle liriche di Andrea , ad esempio nella ritmatissima “Comfortably weak”, una dichiarazione molto forte verso il menefreghismo del mondo occidentale verso ogni minimo diritto umano che viene negato. E’ la storia dell’attivista iraniana Nasrin Soutodeh, condannata a 33 anni di carcere per aver pubblicamente protestato contro il Regime degli Ayatollah e il loro diktat di imporre ancora il velo alle donne iraniane. La band ha fiducia (come tanti) nei giovani e spera che il trend si inverta in futuro.

C’è anche tempo di togliersi qualche sassolino in “Gratification Breakdown”, pezzo in cui non le mandano proprio a dire a tutti I vari detrattori e persone che hanno provato ad ostacolarli nel loro sogno e nella loro integrità  musicale. Un pezzo che si muove in territori tipicamente Bad Religion, con ritmiche serrate e anche qualche ottimo cambio musicale nel corso del tempo.

Chiude questo lavoro, ”The company regime”, un pezzo che personalmente riguarda anche il sottoscritto recensore e tutte le persone che hanno appena perso il lavoro dopo anni .Uno sprone a rialzarsi ancora una volta e di riflettere sul fatto che si pagano colpe non proprie. Pezzo con varie sonorità  e cambi di ritmo,fondamentalmente un mid tempo , caratterizzato da un ritornello davvero coinvolgente.

Consiglio anche (oltre di procurarsi l’album sia in forma fisica sia in forma digitale) di assistere ai concerti della band. I primi 2 saranno il 22 Febbraio al Rock Town di Cordenons (Pordenone) e il 29 Febbraio al CSA Baraonda di Segrate (Milano).

Recensione di Mauro Brebbia

Band:

Andrea Rock: vocals
Gianluca Veronal: guitar
Casio: drums
Joe La Jena: bass
Macca: guitar

Tracklist:

1. Old But Gold 
2. Lust For The Road
3. Comfortably Weak
4. Downtrodden 
5. Gratification Breakdown 
6. The Company Regime

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