Nuclear Blast – Settembre 2011

 Dopo circa otto anni di silenzio, almeno per ciò che concerne un nuovo studio album, dopo aver rimandato di un paio d’anni il loro ritorno sulle scene, dopo aver reclutato tre cantanti uno dietro l’altro prima di decidere a quale di questi affidare il ruolo dietro i microfoni e, aver ri-registrato tutte le parti vocali col terzo di questi, i nostri, finalmente, vedono la luce alla fine del tunnel dando alle stampe il tanto atteso “Worship Music”, decima fatica in studio dei thrashers newyorkesi piùfamosi al mondo, vale a dire quegli Anthrax che, proprio di recente, hanno ottenuto il giusto riconoscimento alla loro ormai quasi trentennale carriera, venendo schedulati per il tour mondiale del cosiddetto “Big 4”, vale a dire i 4 gruppi (Metallica, Megadeth, Slayer e, appunto, Anthrax) che hanno gettato le basi del thrash metal e che, di conseguenza, sono stati seminali per tutto il metal piùestremo che da lì in seguito avrebbe fatto capolino sulla scena mondiale.

Dicevamo, dunque, che il parto di quest’album non è stato per nulla semplice, dato che, inizialmente, il compito di registrare le parti di voce era stato affidato all’esordiente Dan Nelson, per essere sostituito dallo storico singer Joey Belladonna quando le parti di Nelson erano ormai tutte pronte. La band, per contro non ha mai fornito molte spiegazioni riguardo all’accaduto, ma tant’è che l’uscita di scena di questo signor sconosciuto per far posto al ritorno di colui che ha reso famosa la band in tutto il mondo prestando la propria ugola per album seminali come “Spreading the Disease”, “Among the Living” e “State of Euphoria”, ha di sicuro fatto la felicità  di tutti i fan della prima ora. Personalmente, ho sempre preferito la voce di John Bush, dal registro meno esteso ma molto piùespressiva, per quanto bisogna ammettere che gli album piùbelli siano stati realizzati con Belladonnna. Tuttavia, sono fermamente convinto che, col timbro vocale piùgraffiante di Bush, quest’ultimo capitolo della saga Anthrax avrebbe guadagnato qualche punticino in piùalle orecchie del sottoscritto. Questo perché l’album, che non è niente male, è certamente un album che guarda parecchio indietro nel tempo agli esordi della band, ma con un particolare tocco di attualità  che ci impedisce di parlare del tutto di ‘operazione nostalgia’. Per questi motivi, avrei preferito sentire come avrebbero suonato canzoni dal taglio piuttosto modernistico come “In the End” o “I’m Alive” piuttosto che “Revolution Screams”, senza contare la cover dei thrashcorers Refused “New Noise” (inizia al minuto 11:00 circa dell’ultima traccia), a dimostrazione che i nostri non sono esattamente dei vecchi bacucchi, ma che sono molto attenti alle tendenze musicali di questi ultimi anni che loro stessi hanno contribuito a far nascere.

L’ho detto e lo ripeto: dietro “Worship Music” non c’è nulla di miracoloso, ma sicuramente è un passo in avanti in termini di qualità , rispetto a quanto i ragazzi hanno composto negli ultimi anni; è dai tempi di “Sound of White Noise” (1993) che gli Anthrax non sfornavano nulla di veramente decente e non credo che Scott Ian e soci riusciranno mai a bissare quel grande successo, né tantomeno i pilastri storici degli anni ’80. Bisogna farsene una ragione: la gente continuerà  ad osannare gli Anthrax per brani storici come “Indians”, “Caught in a Mosh”, “Metal Thrashing Mad” ecc”… tutto il resto serve solo a fare volume in un curriculum che fa di loro a pieno diritto, uno dei “Big 4”.

www.anthrax.com

Traklist:
1. Worship (intro)
2. Earth On Hell
3. The Devil You Know
4. Fight ‘Em Til You Can’t
5. I’m Alive
6. Hymn 1
7. In The End
8. The Giant
9. Hymn 2
10. Judas Priest
11. Crawl
12. The Constant
13. Revolution Screams

Band:
Joey Belladonna – voce
Scott Ian – chitarra
Rob Caggiano – chitarra
Frank Bello – basso
Charlie Benante – batteria

Redazione
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