BEHIND STARVATION – “The Grief Sower” (Inertial Music)

 

  • Data di rilascio: 19 settembre 2025
  • Label: Inertial Music
  • Genere: Modern Melodic Death Metal
  • Formato: Digipak / Digitale (l’edizione fisica in digipak, è numerata a mano ed è limitata a 150 copie nel mondo) 
  • Durata totale: 20:08

Con il loro EP d’esordio “The Grief Sower”, i Behind Starvation si presentano e lo fanno alla grande.

In un panorama spesso affollato di repliche stanche, la band italiana osa ed il risultato è qualcosa di veramente apprezzabile.

Rileggere il melodic death metal, con occhi ed orecchie contemporanee, non è per niente facile, ma loro ci riescono e senza mai snaturare l’essenza del genere.

Registrato presso lo STREETRECSTUDIO di Como con la supervisione di Aron Corti e Mauro Drago Bertagna, l’EP vanta una produzione potente e cristallina, che valorizza ogni sfumatura del suono della band: riff affilati ma melodici, linee vocali intense ed una sezione ritmica che alterna impatto e groove con estrema naturalezza.

Per venti minuti mi ritrovo a fare un viaggio sonoro tra rabbia e malinconia.

I cinque brani che compongono “The Grief Sower” scorrono veloci, ma lasciano il segno. È una corsa attraverso emozioni contrastanti: disperazione, lotta, distacco ed una malinconia che serpeggia sotto la superficie brutale del suono.

Negation’s Shape” è una partenza rabbiosa e senza freni. Il biglietto da visita perfetto per capire che i Behind Starvation non sono qui per seguire, ma per creare.

Grief Sower”, la title track, è il cuore pulsante dell’EP e si pregia di melodie evocative, breakdown pesanti ed un ritornello che esplode come un grido trattenuto troppo a lungo.

Con “Despite Existence”, la band, ci accompagna in una riflessione sonora sull’alienazione e la sopravvivenza. Il lavoro di basso ed i cori di AndreaVeonMarini aggiungono profondità ed atmosfera.

Collapsing Monuments” credo sia il brano più ambizioso, strutturalmente e tematicamente. Le chitarre di GiorgioOblioGiuliano e Alessandro Carrara si intrecciano in un dialogo emotivo che si muove tra quiete e distruzione.

In the Shadows” è una cover rischiosa ed audace del celebre brano dei The Rasmus, trasformata in un inno dark-death moderno. Una scelta sorprendente, perché inserire una cover al debutto, in un EP, dove con soli cinque brani acquisisce un peso specifico notevole, è sicuramente un azzardo. Il coraggio però, a mio parere, viene ripagato ed il pezzo funziona alla perfezione.

L’artwork della copertina, realizzato da Dark Culture Design, insieme al logo della band, disegnato da Alessandro Di Rosa, offrono un impatto visivo che rispecchia in pieno i contenuti musicali proposti.

Ciò che rende “The Grief Sower” un’ottima partenza, è l’identità sonora forte e riconoscibile del gruppo. I Behind Starvation non si limitano ad omaggiare i giganti del genere, come ad esempio In Flames, At The Gates ed Insomnium, ma li filtrano attraverso una sensibilità moderna, fatta di dinamiche più ampie, una produzione attuale e scelte melodiche originali.

Il risultato è un EP che suona bene, fresco, direi di respiro internazionale, ma che conserva anche un’anima profondamente personale.

La voce di Alessandro Di Rosa è uno degli elementi chiave, perché la trovo versatile, graffiante, capace di trasmettere rabbia, ma allo stesso tempo fragilità, senza scadere mai nel banale.

Stefano Marullo alla batteria mi piace perché è un motore instancabile, preciso e creativo. Il suo contributo è importante. Mostra le sue abilità e la sua tecnica, ma non è una performance fine a se stessa: si mette a disposizione del collettivo.

The Grief Sower” è un bel debutto e i Behind Starvation sono una bella scoperta.

Cercare di reinventare e rinnovare un po’ il melodic death metal, con spunti nuovi, talento ed un’identità che sembra già farsi sentire fin dalla genesi della formazione lombarda, lo considero un inizio molto positivo e promettente.

Chi ama il genere troverà in questo EP un ascolto ricco, sfaccettato e coinvolgente. Chi pensa che il death melodico non abbia più nulla di nuovo da dire, potrebbe ricredersi.

 

Voto: 8/10

 

Tracklist:

  1. Negation’s Shape (03:44)
  2. Grief Sower (04:30)
  3. Despite Existence (03:55)
  4. Collapsing Monuments (05:00)
  5. In the ShadowsThe Rasmus Cover (03:39)

 

I Behind Starvation sono: 

  • Alessandro Di Rosa – Voce
  • Giorgio “Oblio” Giuliano – Chitarre
  • Alessandro Carrara – Chitarre
  • Andrea “Veon” Marini – Basso e Cori
  • Stefano Marullo – Batteria

 

Comments are closed.