Auburn Records – 1984

Siamo in periodo di recessione globale e, a me, che osservo e partecipo alle compravendite di vinili muffosi e dimenticati, appare chiaro che, tendenzialmente, i prezzi di tali cimeli del passato siano in calo.

Pochissime sono le eccezioni in controtendenza, tra queste, inspiegabilmente, il suddetto disco. Registrato per la Auburn records nel 1984, questo quartetto, originario di Cleveland, ha la caratteristica di essere una all black band, caso piùunico che raro nel metal mondiale.

Black Death, formatisi, nel 1977 realizzano il loro unico lavoro ad una distanza siderale dalla data di formazione: otto anni. Questo spiega il perchè in molte canzoni ci siano evidenti richiami all’hard rock settantiano ed il loro platter, così per come originariamente fu registrato, abbia dei suoni che definire antidiluviani è un eufemismo bello e buono. Prendiamo ad esempio la titletrack. E’ un pezzo molto hard blues, con un basso imponente e soverchiatore che si cimenta addirittura in un assolo o “The Hunger” che sembra partorita dai Black Sabbath dove solo la duttilissima ugola di Siki Spacek, che è anche il chitarrista solista, cerca di portare il brano al di fuori dell’antro cavernoso dove fu registrato, o la terrificante “When Tears Run Red” che suona come una specie di doom ballad, al di fuori di ogni schema immaginabile per l’epoca. Proprio su questo pezzo però vengo fulminato da illuminazione divina. La voce si associa, all’interno del mio minuscolo cervello, a quella del povero Yako De Bonis dei seminali Steel Crown (che mi sono andato immediatamente a riascoltare) ed anche il ritornello suona simile a quello di “Night Walk“, per chi se lo ricorda. Si, il punto di forza di questo platter è proprio nelle corde vocali del buon Siki. Sulla furibondamente heavy “The Scream of the Iron Messiah” riesce a lasciare il segno inventandosi toni altissimi quanto rabbiosi, concentrati come un cecchino sulla sua vittima prescelta. “Fear No Evil” è addirittura cantata, con il giochetto delle parti tanto caro a mr. King Diamond, in falsetto/voce in chiaro, nel 1984 erano sicuramente in pochi a farlo. Il risultato è ottimo e gratificante per l’ascoltatore. Nell’iniziale “Night of the Living Dead” quello che fa specie è il ritornello interpretato come solo un prim’attore del microfono riesce a fare e che da un senso a tutta la canzone facendoci dimenticare il suono impastato e ricco di eco causato da quell’onnipresente bassista.

Originariamente questo Lp uscì con annesso un 7″ in quanto era di minutaggio eccessivo (come per gli Heavy Load) per cui alcuni fortunati lo avranno all’interno della cover. La mia copia invece ha litigato con il gentile omaggio e ne è sprovvista.

Come dicevo in apertura, questo “Black Death” sta prendendo valore ed è ormai quasi impossibile vederlo vendere a meno di cento euro. Certamente non è impossibile reperirlo anzi di copie se ne vedono girare ma vengono regolarmente “bruciate” in poco tempo. Un reperto interessante, quantomeno in alcune sue parti. Come sempre di indispensabile non c’è nulla però, soprattutto in America, di dischi peggiori, a metà  ottanta, ce ne sono a vagonate, questo almeno è abbastanza vario ed udibile anche oggigiorno, sempre che eliminiate i bassi… Fate vobis.

Quotazione 100/150 euro

Tracklist:
Disc 1
Side A
1. Night of the Living Dead
2. The Hunger
3. When Tears Run Red (From Love Lost Yesterday)
4. Fear No Evil
Side B
5. The Scream of the Iron Messiah
6. Streetwalker
7. Black Death

Disc 2 (7″ 45 RPM)
Side A
1. Here Comes the Wrecking Crew
Side B
2. Retribution

Band:
Siki Spacek – voce, chitarra
Darrell Harris – basso
Greg Hicks – chitarra
Phil Bullard – batteria

 

 

2 Comments

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    Eugenio Giuseppe Giordano Reply

    in coda alla recensione veramente ben scritta da Stefano mi permetto di segnalare qualche informazione utile per chi volesse procurarsi il disco in oggetto senza svenarsi:

    nel novembre del 2015 il disco è stato ristampato illegalmente in LP+singolo (come giustamente scritto da Stefano) probabilmente dalla stessa band)

    http://www.metal-archives.com/albums/Black_Death/Black_Death/533447

    contemporaneamente è uscito un altro vinile per la Wyrd War Rec a nome Black Death Resurrected – Return of the Iron Messiah che contiene demo, uncut, live etc….

    http://www.metal-archives.com/albums/Black_Death_Resurrected/Return_of_the_Iron_Messiah/535700

    diversi anni addietro era anche stata prevista una ristampa su CD della Auburn Rec ma non è mai uscita, gira solo un bootleg illegale su CD

    grande Ste !

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      Francesco Amato Reply

      Grazie per le tue ottime informazioni… (redazione)

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