Nella splendida cornice del Teatro Quirinetta, fanno la loro calata a Roma i Blues Pills, una delle bands piu’ apprezzate a livello europeo, portabandiera di quel sound targato seventies. E’ con molta curiosita’ che attendo di vederli dal vivo, dopo aver apprezzato moltissimo il loro ultimo disco.

Alle 22:30 in punto salgono sul palco i Pristine special guest della serata, band norvegese che mi aveva fatto un ottima impressione con il loro ultimo lavoro Reboot. Grande Rock Blues dove emerge su tutti la cantante Heidi Solheim, impressionando per il suo carisma e per le sue doti vocali.

Gran lavoro del chitarrista Espen Jakobsen, ottima anche la sezione ritmica con Asmund Eriksson al basso e Kim Karlsen alla batteria. Nei quaranta minuti a disposizione propongono brani dall’ultimo Reboot e dal precedente No Regret.

Lo show e’ aperto da Carry Your Own Weight, rock allo stato puro che contagia subito i presenti, impossibile rimanere immuni. Si prosegue con California, Don’t Save My Soul, Bootie Call, tratte dall’ultimo lavoro, per poi passare a She Won, Tell Me, dal precedente album No Regret. Il brano Derek ci riporta alla loro ultima fatica, inondandoci con scariche di rock blues, All I Want Is You dolce ballata dove emerge la splendida voce di Heidi Solheim.

PRISTINE:
Heidi Solheim – voce
Espen Jakobsen – chitarra
Asmund Eriksson – basso
Kim Karlsen – batteria

SETLIST:
Carry Your Own Weight -  California – Don’t Save My Soul – Bootie Call – She Won – Tell Me – Derek – All I Want Is You

 

Alle 23:30 con il locale ormai gremito salgono sul palco i Blues Pills capitanati dalla biondissima Elin Larsson e ci sembra di essere catapultati nella San Francisco di fine anni 60. Elin ha una presenza scenica d’impatto, voce fuori dal comune, una sorta di Janis Joplin del nuovo millennio, la vera trascinatrice della band.

La band viene presentata come svedese, ma di svedese presenta la cantante Elin Larsson e il batterista Andre’ Kvarnstrom, il resto della band e’ formato dal bassista statunitense Zack Anderson ex Radio Moscow e dal chitarrista francese Dorian Sorriaux.

Dopo un intro al fulmicotone ecco Black Smoke, pezzo coinvolgente con quel suo cerscendo, sfociando in un rock furioso con duelli chitarristici quasi prog. Jupiter parte subito con quel suo riff seventies efficacissimo, con la voce di Elin che la fa da padrone. Astralplane ci porta nella migliore tradizione seventies, con quel retrogusto psichedelico.

No Hope Left For Me, una ballad semplice ma gradevolissima. Ottimo il rifacimento di Gypsy brano di Chubby Checker, ci fa ballare con le sue ritmiche funky rock davvero coinvolgenti. Dig In brano tratto dall’EP del 2013, crea una atmosfera rilassata. Con High Class Woman e Ain’t No Change i nostri infuocano di nuovo l’audience con bordate elettriche davvero potenti.

River ci riporta su ritmiche rilassate e crepuscolari. Si rialza di nuovo la temperatura con Elements And Things cover di Tony Joe White, qui riproposta in una versione piu’ potente dell’originale. Riprendiamo fiato prima del gran finale con Little Sun, dolce ballata, dove fa bella mostra l’assolo del chitarrista Dorian Sorriaux.

La serata si chiude con la fantastica Devil Man, ormai divenuto un classico della band, introdotta dalla magnifica voce di Elin Larsson, una scossa tellurica davvero potente, che fa sobbalzare il numerosissimo pubblico presente. I nostri ci lasciano sotto una pioggia d’applausi.

In conclusione, piacevolissima sorpresa sono stati i Pristine, capitanati dall’ottima vocalist Heidi Solheim, ma sopratutto grandi Blues Pills, ottimi musicisti e con una fuoriclasse come Elin Larsson davvero sopra le righe, abili nell’incastonare rock, blues e psichedelia nella migliore tradizione seventies, il tutto in una splendida cornice quale e’ il teatro Quirinetta.

 

BLUES PILLS :
Elin Larsson – voce
Zack Anderson – basso
Dorian Sorriaux – chitarra
Andre’ Kvarnstrom – batteria

SETLIST:
Intro – Black Smoke – Jupiter – Astralplane – No Hope Left For Me – Gypsy – Dig In – High Class Woman – Ain’t No Change – River – Elements And Things – Little Sun – Devil Man

 

 

 

Write A Comment