Questo album è stata una gradevolissima e quasi inaspettata sorpresa. Quasi perché il nome è quello dei Bonfire una storica band che raramente mi ha deluso, salvo con ‘Glorious’ unico disco con David Reece alla voce, cantante che non ho mai digerito, che personalmente reputo l’unico episodio trascurabile di una carriera costellata di album veramente belli.
L’abbandono di Claus Lessman è stato un duro colpo dal quale la band del simpatico Hans Ziller dopo un naturale sbandamento si è ripresa alla grande per merito sicuramente di una tenacia tipicamente tedesca ma anche per via di un affiatamento che è cresciuto tra i vari membri della band nel corso di questi ultimi anni.
Certo avere un cantante come Alexx Stahl ti agevola le cose, con uno così nessuna strada è preclusa e infatti i tre album pubblicati con il talentuoso vocalist si inseriscono alla perfezione nella discografia dei Bonfire accanto ai grandi classici come ‘Fireworks’ e ‘Point Blank’.

Fistful Of Fire’ è un disco entusiasmante, fresco e suonato alla grande da una formazione sempre piùaffiatata con la coppia Hans Ziller e Frank Panè alle chitarre che non sbagliano un colpo e la sezione ritmica con Ronnie Parkes al basso e Andrè Hilgers alla batteria che non sono da meno.. Quando mi approccio ai Bonfire non mi interessano le innovazioni ma pezzi hard rock/metal come quelli presenti in questo album.
La succosa scaletta non presenta punti deboli, ma anzi troviamo alcune canzoni che sarebbero state delle hit trent’anni fa e per quanto mi riguarda lo sono oggi, anche se il mondo musicale è profondamente cambiato.
Mi riferisco a ‘Rock’n’Roll Survivors’, ‘The Devil Made Me Do It’ e ‘Warrior’ ad esempio, dove ritornano i ritornelli da cantare fino allo sfinimento, le melodie semplici che dopo un solo ascolto entrano prepotentemente nel tuo mondo e nella tua quotidianità .
Bisogna dire che ‘Fistful Of Fire’ non ha praticamente punti deboli, essendo composto da tante belle canzoni fatte di hard rock roccioso e melodico al tempo stesso, la band sembra essere tornata indietro nel tempo, questi sono i Bonfire che mi piacciono e che volevo sentire.
Canzoni come ‘Gotta Get Away’, ‘Ride The Blade’, ‘Breaking Out’ e la title track (in quanto ad epicità  e pathos mi ha riportato all’indimenticata ‘Sword And Stone’ del 1989 presente nella colonna sonora del film Shocker di Wes Craven) per l’ennesima volta, e ce ne saranno tante altre ancora, testimoniano la vitalità  e la bellezza dell’hard rock, che non è solo dominio dell’America, ma anche la nostra Europa si difende piuttosto bene.
I Bonfire nel corso della loro carriera hanno scritto dei bellissimi lenti, e anche in questo caso con ‘When An Old Man Cries’ (presente anche in una versione acustica) non sbagliano trattandosi di una song intensa e malinconica pienamente riuscita.

Questa nuova incarnazione dei Bonfire mi piace parecchio (Claus non ti ho dimenticato”…) e mi auguro che anche negli anni a venire vengano pubblicato dischi come questo ‘Fistful Of Fire’ ad oggi uno degli album migliori in ambito hard rock usciti in questo 2020.

Mi piace chiudere questa recensione spendendo due parole su Hans Ziller, un chitarrista che magari non verrà  mai inserito nelle classifiche dei migliori e piùinfluenti axe-man, ma che dal 1972 (anno di nascita dei Cacumen anche se il primo disco venne pubblicato nel 1981) è nel mondo della musica e merita tutto il mio rispetto e ammirazione.

www.bonfire.de

Tracklist:

1.The Joker
2.Gotta Get Away
3.The Devil Made Me Do It
4.Ride The Blade
5.When An Old Man Cries
6.Rock’n’Roll Survivors
7.Fire And Ice
8.Warrior
9.Fire Etude
10.Breaking Out
11.Fistful Of Fire
12.The Surge
13.Gloryland
14.When An Old Man Cries (Acoustic Version) – Bonus Track

Band:

Alexx Stahl – voce
Hans Ziller – chitarra, cori
Frank Panè – chitarra, cori
Ronnie Parkes – basso, cori
Andrè Hilgers – batteria

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