La Benemerita Soubrette e l’artista del popolo
la chitarra grattugiata e l’urlato declamante
bestie da palcoscenico in vita vivente
Ciò che fu, ciò che è stato
Che è, ciò che scampato.
In FEDELTÀ la LINEA c’è.
All’erta sto.
Il 29 agosto, l’Esedra di Palazzo Te a Mantova, è stata teatro a cielo aperto di un evento storico: il concerto dei CCCP – Fedeli alla linea, a chiusura del loro tour “In Fedeltà la linea c’è“. Un’occasione unica, quella offerta dal Mantova Summer Festival 2024, per rivedere sul palco una delle band più influenti della musica italiana, a distanza di oltre trent’anni dal loro scioglimento.
È stato un tuffo nel passato, un viaggio, attraverso il quale, grazie al punk filosovietico di Ferretti e soci, siamo stati ricatapultati in un’epoca passata.
Per dirla alla loro maniera…
Erano gli anni ‘80 in tutto il loro splendore
fuoriusciti da televisori grossolani
incastonati in mobili polifunzionali
appena prima dei mercati globali
-produci consuma crepa-
erano gli anni 80, in Occidente
dove tramonta il giorno
dove le cose vanno a compimento.
Erano anche gli anni dell’ ex Unione Sovietica, della Germania dell’ Est e del PCI, che sono parte integrante del racconto in musica dei CCCP. Senza dimenticare le vicende di un Medioriente, ormai mutato, ma che attraverso pezzi come “Radio Kabul” e “Punk Islam” non sembra poi così superato.
L’attesa per lo show era palpabile ed un pubblico eterogeneo ha riempito l’Esedra, creando un’atmosfera elettrica. Erano presenti i fan storici in preda alla nostalgia degli anni ‘80, le generazioni successive che hanno vissuto l’eco del successo della band e le loro reincarnazioni come CSI e PGR, fino ai giovani curiosi, probabilmente ben istruiti dai propri genitori.
L’impatto visivo della band sul palco è stato immediato: i CCCP sono tornati, più carismatici e potenti che mai.
La scaletta del concerto ha ripercorso la storia della band, toccando quasi tutti i loro successi più celebri. Dall’apertura con “Depressione Caspica“, alla chiusura con “Amandoti“, ogni canzone è stata accolta con un boato dal pubblico, comprese le due cover proposte.
Giovanni Lindo Ferretti, voce iconica della band, ha dimostrato di non aver perso la sua energia ed il suo carisma. La sua voce, inconfondibile, ha travolto il pubblico, che lo ha accompagnato cantando ogni canzone. Anche gli altri storici membri della band, Massimo Zamboni, Annarella Giudici e Danilo Fatur, hanno offerto performance impeccabili, insieme agli altri ottimi musicisti che completano la formazione.
Ortodossia. Accettazione piena e coerente dei principi di una dottrina. Ortodossia. Conformità, stretta adesione. Ortodossia. Parola centrale nel vocabolario del gruppo. Ortodossia. Una buona fotografia di come il popolo dei CCCP si approccia alla loro esibizione, come in un rituale, sacro e allo stesso tempo dissacrante. Ortodossia. Partecipazione. Fedeli alla linea.
E proprio il pubblico è stato protagonista della serata. Un coro unico, un’energia contagiosa, un’emozione che ha travalicato i confini generazionali. Il concerto è stato un momento di aggregazione, di condivisione, di ribellione.
Il concerto dei CCCP a Mantova è stato molto più di un semplice evento musicale. È stata una celebrazione della storia del punk rock italiano, un’occasione per riflettere sul nostro passato e sul nostro presente. I CCCP ci hanno ricordato l’importanza della musica come strumento di protesta, di denuncia, di cambiamento, di riflessione, di partecipazione.
Questo tour è stata una trovata per tornare a battere cassa? Può essere, ma ad un certo punto lasciatemelo dire, chissenefrega! Se è questo lo spettacolo che hanno da offrire, ben venga! Finché ci sarà qualcuno, come loro, in grado di nutrire le nostre anime attraverso la loro arte, non ci resta che unirci in questi rituali collettivi, per farci trasportare in vortici emozionali, senza farci troppe domande.
Setlist:
- Depressione caspica
- Rozzemilia
- Oh! Battagliero
- Tu menti
- Per me lo so
- Morire
- Stati di agitazione
- Libera me Domine
- Madre
- Maciste Contro Tutti
- Conviene
- Valium Tavor Serenase
- Radio Kabul
- Punk Islam
- Reclame
- And the radio plays
- Guerra e Pace
- C.C.C.P.
- Curami
- Emilia Paranoica (New version)
- Bang Bang (My Baby Shot Me Down) (Cher cover)
- Spara Jurij
- Annarella
- Mi ami?
- Allarme
- Kebabträume (Deutsch Amerikanische Freundschaft cover)
- Amandoti
Potete rivivere i migliori momenti della serata attraverso le fotografie di Massimo Plessi.
Si ringraziano:
Mister Wolf
Shining Production
About-Ent
Comments are closed.