Peaceville Records – Novembre 2010
Carriera ormai quasi ventennale quella dei Cradle of Filth, band sinonimo di musica teatrale, ma difficile da inquadrare in un solo genere. Sicuramente il gruppo inglese riesce a dare il meglio in studio, visto che dal vivo ha offerto spesso delle prove incolore e scialbe. Una cosa che secondo me è mancata in questi anni, è sicuramente una stabilità a livello di formazione, anche se la produzione si è sempre mantenuta viva e costante.
Questo nuovo “Darkly, Darkly Venus Aversa”, aggiunge poco al sound dei Cradle of Filth, ma è sicuramente un buon prodotto, complesso e molto articolato, e rispetto agli ultimi controversi lavori sicuramente piùveloce e black oriented. Essendo un concept e soprattutto vista la ricchezza della proposta, il lavoro va ascoltato nella sua totalità , dimenticandoci per una volta di ascoltare delle canzoni, ma invece pensando di ritrovarsi in un teatro gotico e assistere ad una rappresentazione in musica del male e dell’oscuro. Per questo motivo preferisco non citare le singole tracce, sarebbe riduttivo. Trovo in questo disco una voglia di riaddentrarsi in atmosfere meno sperimentali ma piùhorror e piùvicine al black metal, quello “melodico” ed evocativo di fine anni novanta. Alla fine dell’ascolto, vi troverete per qualche istante smarriti e frastornati da tutto questo, ma consapevoli che la musica e’ ancora capace di far sognare.
“Darkly, Darkly Venus Aversa”, riconquisterùvecchi fan perduti e di sicuro ne catturerà di nuovi, affascinati dalle atmosfere oscure e da brividi della band inglese.
Tracklist:
1. The Cult of Venus Aversa
2. One Foul Step From the Abyss
3. The Nun with the Astral Habit
4. Retreat of the Sacred Heart
5. The Persecution Song
6. Deceiving Eyes
7. Lilith Immaculate
8. The Spawn of Love and War
9. Harlot on a Pedestal
10. Forgive Me Father (I Have Sinned)
11. Beyond the Eleventh Hour
Dani Filth – voce
Paul Allender – chitarra
James McIlroy – chitarra
Dave Pybus – basso
Ashley Ellyllon – tastiere
Martin Å karoupka – batteria
