2025 – Napalm Records

4/5

Con il quattordicesimo album in studio, CRADLE OF FILTH dimostrano ancora una volta di non prendersi mai troppo sul serio, mantenendo saldo il loro equilibrio tra teatralità infernale e un pizzico di autoironia. The Screaming Of The Valkyries è un’opera che celebra il lato più decadente e grottesco della band, dopo la cupezza esistenziale di Existence Is Futile (2021). Impossibile fare a meno di una band come CRADLE OF FILTH!!!

L’album si apre con To Live Deliciously, un brano che incarna perfettamente l’essenza del disco: riff thrash potenti, melodie sinfoniche e la voce inconfondibile di DANI FILTH che si muove tra scream e versi narrativi. Il pezzo rende omaggio al moderno horror e al caprone Black Phillip, con un testo che celebra l’indulgenza senza freni. Subito dopo, Demagoguery alterna sezioni frenetiche e chitarre taglienti a momenti in cui DANI FILTH sfiora il rap, creando un’atmosfera unica e inquietante.

Cradle of Filth live, Riga – 2024 – ph Vittora Dela Cruz

Tra i momenti più affascinanti del disco spicca Non Omnis Moriar, una cavalcata che intreccia folk e black metal in un connubio irresistibile, mentre White Hellebore porta la tensione al massimo, con un testo oscuro e sensuale che richiama le atmosfere gotiche più classiche della band. Il brano successivo, Magnificent Perfection, spinge la teatralità oltre il limite, esaltando il lato più melodrammatico del sound di CRADLE OF FILTH.

Il nuovo assetto della band vede l’ingresso del chitarrista DONNY BURBAGE, che si unisce al veterano ASHOK, creando un’interazione di riff serrati e armonie maideniane, e della tastierista/cantante ZOE MARIE FEDEROFF, che con la sua voce introduce un’inedita dolcezza angelica in brani come Malignant Perfection. La sua interpretazione spazia tra il tributo all’ex vocalist SARAH JEZEBEL DEVA e momenti che richiamano la grandiosità sinfonica di Nightwish e Within Temptation. E poi, ovviamente, DANI FILTH, anima oscura di questo tetro manipolo, voce spezzata e mente contorta…

The Screaming Of The Valkyries riesce a fondere diversi periodi della carriera dei CRADLE OF FILTH, richiamando la raffinatezza oscura di Midian (2000), la patina gotica di Thornography (2006) e le trame epiche di Nymphetamine (2004). Brani come The Trinity Of Shadows sprigionano un’energia da power metal battagliero, mentre You Are My Nautilus esplora sonorità doom mai così evidenti nella loro discografia.

Il disco si chiude con due tracce potentissime: Ex Sanguine Draculae, un vortice di riff taglienti e armonie sinfoniche, e la conclusiva When Misery Was A Stranger, che racchiude tutto ciò che ha reso la band un’icona del metal estremo: teatralità, aggressività e un inconfondibile gusto per il macabro.

The Screaming Of The Valkyries rappresenta la conferma che i CRADLE OF FILTH continuano a reinventarsi, mantenendo intatta la loro essenza. Tra sperimentazioni riuscite e un ritorno alle radici, il gruppo dimostra ancora una volta di essere una delle entità più uniche e longeve del panorama metal.


Tracklist:

  1. To Live Deliciously
  2. Demagoguery
  3. Non Omnis Moriar
  4. White Hellebore
  5. Magnificent Perfection
  6. Malignant Perfection
  7. The Trinity Of Shadows
  8. You Are My Nautilus
  9. Ex Sanguine Draculae
  10. When Misery Was A Stranger

Formazione:

  • DANI FILTH – Voce
  • ASHOK – Chitarra
  • DONNY BURBAGE – Chitarra
  • DANIEL FIRTH – Basso
  • MARTIN “MARTY” ŠKAROUPEK – Batteria
  • ZOE MARIE FEDEROFF – Tastiere, Voce
Redazione
Author

Comments are closed.