Century Media – Febbraio 2011
Grande ritorno, quest’anno, per quella che è stata a metà degli anni ’90 una delle maggiori promesse nell’ambito del metal piùcontaminato e sperimentativo. Promessa che peraltro non è mai stata mantenuta fino in fondo, dato che la band di cui stiamo parlando, i Crowbar, non ha mai esattamente brillato per costanza e professionalità .
Il quartetto di New Orleans, capitanato dall’attuale chitarrista dei Down, Kirk Windstein (quello dei due che somiglia ad Enrico Beruschi, per intenderci), ha ormai superato i 20 anni di attività , i quali sono stati costellati da problemi di droga, alcol, e defezioni varie che hanno visto protagonisti i loro singoli membri, il tutto in un clima di assoluta instabilità . Ma, vuoi per la caparbietà del buon Kirk, vuoi per il fatto che i ragazzi hanno sempre goduto della sponsorizzazione da parte di personaggi illustri della scena (a partire dall’amico fraterno Phil Anselmo), i Crowbar sono riusciti, contro ogni pronostico e con fortune alterne, a giungere fino a noi e questa volta ci consegnano un album davvero di ottima qualità . “Sever The Wicked Hand” (un evidente richiamo alla sobrietà che giunge già dal titolo) non presenta nulla di nuovo sotto il sole, nessun grido al miracolo, ma la miscela di sludge-core-doom con fortissimi richiami ai maestri Black Sabbath non può non farsi apprezzare. La produzione è potentissima e nitida, come anche le vocals di Kirk, qui in veste insolitamente sobria, come piùdi una volta ha tenuto a rimarcare nelle ultime interviste e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Finalmente, abbiamo di fronte una band solida, raccolta attorno al proprio leader e concentrata su ogni singolo passaggio dell’intero platter. Spiccano su tutte le 12 tracce, l’opener “Isolation”, la lentissima e disperata “Liquid Sky and Cold Black Earth” e “The Cemetery Angels” (piùcore-oriented), ma in generale tutte le canzoni hanno un appeal irresistibile e rappresentano la somma di un prodotto che non può e non deve passare inosservato. I Crowbar sono l’ennesima dimostrazione di come non sia assolutamente necessario viaggiare a 200 bpm di metronomo per fare musica aggressiva. Quella, o ce l’hai nel sangue o non riesci a tirarla fuori nemmeno se te l’hanno imboccata col cucchiaino da piccolo… e Windstein & soci ce l’hanno eccome!
Tracklist:
1. Isolation (Desperation)
2. Sever the Wicked Hand
3. Liquid Sky and Cold Black Earth
4. Let Me Mourn
5. The Cemetery Angels
6. As I Become One
7. A Farewell to Misery
8. Protectors of the Shrine
9. I Only Deal in Truth
10. Echo an Eternity
11. Cleanse Me, Heal Me
12. Symbiosis
Band:
Kirk Windstein – voce, chitarra
Matthew Brunson – chitarra
Patrick Bruders – basso
Tommy Buckley – batteria
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