Che si aprano i cancelli, che l’inferno inghiotta l’inferno che stiamo ancora vivendo, che l’oscurità  cali definitivamente su di noi. Il decimo tenebroso sigillo è stato finalmente applicato sulla nostra anima ormai dannata. ‘X’ è finalmente stato rivelato, i DEATH SS sono ritornati piùmostruosi che mai, corrotti, dannati, piùoltraggiosi, piùrock’n’roll.

Un privilegio aver potuto partecipare al Legend Club all’incontro di presentazione dell’infernale lavoro della band, assieme a Steve Sylvester, Freddy Delirio, Dhalila e addetti ai lavori. Davvero un privilegio, un’occasione infernale, unica, fuoco puro.

Un album strepitoso, in cui 5 magnifici musicisti creano delle atmosfere uniche, potenti, cupe, ipnotiche, viaggiando fra stili diversi e momenti di alta suspense, fra solennità  sospese e luminose ribellioni. Pura eresia!!!

‘X’, decimo girone dell’inferno in cui noi sostiamo, viviamo a causa della nostra determinata ribellioni nei confronti de prestabilito… 

Steve racconta: “Il periodo che abbiamo vissuto ha influito tantissimo nella stesura dei brani dell’album. Quando abbiamo pensato di lavorare al disco nuovo è successo quello che tutti noi ben sappiamo e questo ha contribuito anche ad aumentare il clima dark, claustrofobico, pessimistico che è un po’ il mood ci questo disco. Abbiamo vissuto un periodo, che stiamo in parte ancora vivendo, che è surreale, sembrava e sembra la trama di un vecchio film horror degli anni ottanta. Questa situazione ho cercato di metterla anche nel feeling del disco che è diventato necessariamente e conseguentemente piùdark. non è un vero e proprio concept anche se tutti e dieci i pezzi che lo compongono sono collegati fra di loro da questa pestilenza, questo incerto futuro e tutte le vessazioni che ci hanno colpiti. Ho cercato di dare una mia chiave di interpretazione come al mio solito, un po’ esoterica e anche molto rcok’n’roll, un modo per reagire a tutta questa situazione…

Freddy a proposito della lavorazione: “Le lavorazioni sono similari tra ‘Rock’n’Roll Armageddon’ e ‘X’, idee, demo e strutture, come tecniche di lavorazione simili. A causa della diversa atmosfera e del periodo storico diverso e le esperienze personali legate a questo periodo hanno fatto sì che il sound non sia il solito. Tutto è molto piùcupo, di certo nato in maniera inconscia e causato dallo stato d’animo di questo periodo storico così particolare che si riflette anche nel modo di lavorare i brani, seppur simili come metodi, con risultati e un feeling diversi. Piùcupo, meno mainstream di ‘Rock’n’Roll Armageddon’ anche se ci sono brani che hanno un potenziale commerciale o commerciabile.

Dieci i solchi che scalfiscono l’anima, dieci i graffi sonori, dieci i momenti unici. Dieci potenziali singoli che racchiudono un unico spirito, un’unica coscienza. Dieci piaghe che soffocano il cuore che sta cercando di rinascere dalla degenerata morte che il nostro mondo corrotto sta vivendo.

Un tenebroso cammino di discesa e risalita, caduta e scalata che attraversa alti momenti di musicalità  durissima e tortuosa, che si presenta con diversità  stilistiche immortali che simboleggiano il fuoco sacro dell’espressione sonora di 4 decadi, brillanti come la prima stella del mattino portatrice di luce.

Una profonda e cupa qualità  anticipata dalle piaghe che il mondo ha avuto modo di vivere sulla propria pelle. Cinque creature nelle oscure figure di Steve Sylvester, Al DeNoble, Freddy Delirio, Glenn Strange, Mark Lazarus che sembrano ritornate dall’inferno di ognuno di noi e che rappresentano ciò che noi siamo e non dominiamo. 

‘Zora’, magnifico video e magnifico brano, superbo nella sua spettacolarità  da fumetto (a proposito da non perdere l’edizione del fumetto ‘in Nomine Lucifer’… peste vi colga). Nel video la superba Dhalila, incarnazione delle macabre visioni di Steve Sylvester, splendido materializzazione degli incubi surreali della perversa mente di un perverso uomo di spettacolo… tributo sulfureo alla carnale passione per il fumetto italiano che ha caratterizzato gli anni ’70 italiani

Il fuoco, la forza, l’emozione sono gli elementi che definiscono l’album, come un sole nero che preme, spinge, indica la necessità  di reagire all’abominio della vita. Reagire ad imposizioni, alle frustrazioni esterne, farsi trasportare dalla luce della conoscenza, ribellarsi a strutture mentali che offuscano il pensiero e distruggono la vita, anche attraverso la musica vissuta come fattore aggregante e momento di ribellione, come è sempre stato e come sempre sarà , essere fuori dal coro…

Video meraviglioso, brano altrettanto cupo, oscuro, profondo con delle magnifiche voci femminili. goth, splendido, dannato, spazioso, ricco di enfasi. Pioggia, rinascita, Dualismo. Uomo / donna, Pioggia come rinascita, pioggia che feconda la terra e che porta ad una nova vita.  

‘Suspiria (Queen of the Dead)’ meravigliosa intro e outro, sempre legato alla coscienza fumettistica passionale.  La figlia di Lucifero, la regina dell’inferno. Un brano davvero particolare con inserti di strumenti non convenzionali per la musica metal che siamo abituati ad ascoltare. Un brano davvero bello, mortale, infernale…

Sprofondiamo,  ci rialziamo, moriamo, risorgiamo, il pregiudizio non riguarda la nostra anima dannata, perchè liberi la conoscenza arriva dalla luce,

Commerciabile, può essere, Grande album dei Death SS. Una produzione infuocata, alcuni dei brani affidati alla estrema saggezza ‘eretica’ di Andy Panigada dei Bulldozer. 

Grazie!!!

Tracklist:
1. The Black Plague
2. Zora
3. Under Satan’s Sun
4. Rebel God
5. Temple Of The Rain
6. Ride The Dragon
7. Suspiria
8. Heretics
9. The World Is Doomed
10. Lucifer

Band:
Steve Sylvester – voce
Freddy Delirio – tastiere
Al De Noble – chitarra
Glenn Strange – basso
Mark Lazarus – batteria

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Born to Lose, Live to Win | Rock'n'Roll is my life, so... long live rock'n'roll !!!

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