Nuclear Blast – Luglio 2017

La Polonia negli ultimi anni si è distinta particolarmente per quanto riguarda il metal estremo. I Decapitated sono una delle band che hanno contribuito maggiormante a portare alla ribalta la proposta musicale dell’est europeo.

Il chitarrista Waclaw Kieltyka, unico rimasto dei membri originali, ha saputo, nonostante il grave incidente stradale che coinvolse la band nel 2007, ritornare sulla scena con una formazione di tutto rispetto. Nel 2009 infatti assitemmo al ritorno sulle scene dei Decapitated, con la formazione rinnovata ed una grinta mai sopita.

Anticult è il degno successore dei primi due capitoli dalla rinascita della band, Carnival is Forever e Blood Mantra, con cui condivide formazione ed in parte il feeling. Da Carnival is forever in poi, si è perso il “marcio” nel sound dei Decapitated. D’altro canto i nuovi lavori guadagnano molto in termini di groove. Certo è che i fan dei primi anni, dei lavori come The Negation e Nihilty faranno fatica a riconoscere i loro idoli.

L’opener Impulse ci vuole ricordare immediatamente il sound a cui i nostri ci hanno abituato. Alternando arrangiamenti inquietanti, blast beat e groove schiacciasassi, i primi sei minuti dell’album volano letteralmente.  Kill the Cult è forse il brano piùdiretto ed anche piùcatchy del disco. Con una trama che ricorda molto da vicino Blood Mantra, fa scapocciare dall’inizio alla fine e colpisce dritto in faccia.  Anger line è il brano piùestremo dell’album, velocissimo ed articolato, con arrangiamenti perfetti a mantenere la tensione alle stelle. Curioso come in Earth Scar venga ripreso il groove di Kill the cult. Scelta mirata o coincidenza? Never, il brano con cui è stato anticipato l’album, è decisamente molto lontano dallo stile a cui i Decapitated ci avevano abituati. In generale in tutto l’album si nota una certa distanza stilistica dai lavori precedenti. La conclusione dell’ascolto è lasciata ad Amen, brano breve ed un po’ sognante, un episodio singolare vista la band di cui stiamo parlando.

Anticult è un lavoro molto potente, tecnico, groovy.  A tratti si sentono gli eco dei migliori Pantera, complice anche la voce un po’ monocorde di Rafal Piotrowski. Una nota di merito va agli arrangiamenti ed alle parti soliste, ben congegnati ed efficaci. Però…  c’è un però. Dai Decapitated forse ci si aspetterebbe un disco Death Metal brutale ed infuocato. La personalità  dei lavori della band, al suo apice in un capolavoro come The Negation, è stata sacrificata in favore di una maggiore fruibilità ?

E’ complesso dare un giudizio netto ad un lavor come questo. E’ un lavoro che segna una certa discontinuità  col passato, e che certamente sarà  accolto da opinioni discordanti. Non si può negare tuttavia che ci troviamo di fronte ad un lavoro ben studiato, curato, che lascia il segno dopo l’ascolto.

www.decapitatedband.net

Tracklist:
1. Impulse
2. Deathvaluation
3. Kill the Cult
4. One-Eyed Nation
5. Anger Line
6. Earth Scar
7. Never
8. Amen

Band:
RafaÅ‚ Piotrowski – voce
WacÅ‚aw KieÅ‚tyka – chitarra
Filip HaÅ‚ucha – basso
Kerim Lechner – batteria

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