2022 – Mercury

Sono passati ormai sette anni dall’ultimo omonimo lavoro in studio dei Def Leppard. Finalmente, la band inglese torna sul mercato discografico con un ottimo lavoro ,che conferma il loro status di “band immortale del rock n’roll”. C’è stato il cambio di etichetta(ora la band incide per la prestigiosa “Mercury Records“), e il disco è stato in lavorazione per ben tre anni.

Il risultato non delude assolutamente e la band è attualmente impegnata nel megatour statunitense con Motley Crue, Poison, Joan Jett and The Blackhearts e Classless Act. Un tour atteso da anni e più volte rimandato per le restrizioni dovute al Covid-19.

Ma, addentriamoci in un’analisi più che obiettiva di quello che sanno ancora produrre i Def Leppard nel 2022. Non sono certo una band che stravolgerà completamente il loro DNA e il loro sound. Le loro linee melodiche, i cori e i riffs si riconoscono tra miriadi di imitatori e la voce di Joe Elliott resta sempre una garanzia di qualità. Quindici canzoni, in una nuova uscita discografica non sono certo poche ,per prima cosa.

L’inizio del lavoro è affidato a “Take What You Want“, pezzo che potrebbe stare tranquillamente su “High n’Dry”, con bel duello di chitarre tra Campbell e Collen, con un ritornello davvero accattivante.
Pezzo che mi ricorda decisamente anche alcune composizioni dei Mott The Hoople e dei The Slade.
Canzone curata in ogni minimo dettaglio e che già da subito ,ti fa apprezzare questo lavoro.

La rocciosa “Kick” ha invece preceduto l’uscita dell’album e te la puoi cantare e ballare dalla prima all’ultima nota. Ancheggiando come David Bowie e ballando come Marc Bolan, scandendo ogni singola sillaba del ritornello. Pezzo assai ruffiano a volte, ma che non puoi scrollarti di dosso. Se sei giù, mettilo a tutto volume e il sorriso ritornerà ancora una volta.

Fire it Up” è un midtempo che può ricordare per incedere l’immortale “Let’ s Get Rocked”,con cori davvero vincenti e con un drumming potente e vincente di Mr Rick Allen.

This Guitar“, invece rallenta decisamente i bpm di questo lavoro. Una bellissima ballad e che personalmente trovo assai diversa dalle loro classiche ballads. Molto d’atmosfera con passaggi di chitarra molto alla Clapton ed impreziosita anche dalla voce di Allison Krauss, ormai partner da anni di Robert Plant ,in apprezzati dischi e concerti in tutto il mondo.

SOS Emergency” rialza di nuovo il ritmo ed è un pezzo che ci fa ritornare senza passare dal via ,nei mitici anni Eighties e alla gloria del loro più fortunato lavoro “Hysteria”. Ho percepito anche qualche eco di Bryan Adams e John Waite, in qualche frangente. Ogni strumento è stato veramente prodotto alla grande e suonato davvero in maniera impeccabile.

L’ipnotica “Liquid Dust” è un pezzo dalle atmosfere suadenti, che sicuramente paga pegno dapprima ai “The Beatles” ed in seguito ha qualche atmosfera alla “Sweet Emotion” dei Def Leppard. Pezzo anche con parti orchestrali e che ti lascia a bocca aperta. Pezzo che si chiude quasi in maniera tribale e con echi di mandolini sul finale.

U Rok Mi” è un pezzo davvero inusuale per loro. Acustico in certi frangenti e ritmato in altri, dominato dall’inconfondibile voce di Joe. Pezzo che ci fa capire che la sezione ritmica formata da Allen e Savage , è davvero manna dal cielo ,per tutti gli amanti del rock. Un pezzo dal groove unico e che continui ad avere in testa.

Il groove rallenta moltissimo con “Goodbye for Good“, pezzo con piano ed orchestra e anche questo assai diverso dalle loro tipiche e riconoscibilissime ballad. Il cantato di Elliott ti culla e ti trasporta in un’altra dimensione per tutti i(circa) quattro minuti e trenta del pezzo. Onestamente, penso che questa canzone abbia davvero richiesto parecchie “takes” prima di essere registrata. C’è anche un assolo di chitarra spagnoleggiante . Alla Paco De Lucia,per intenderci.
Tra le altre cose, in questo pezzo suona Mike Garson, lo storico pianista di David Bowie.

All We Need“, si fa ricordare particolarmente per il basso iniziale di Rick Savage, per alcuni bei duetti di chitarra, ma personalmente l’ho trovata un po’ un “filler”. Non sto dicendo che è brutta.
Assolutamente! Soltanto che mi sembra -personalmente- un gradino più sotto, rispetto alle altre composizioni che sto ampiamente descrivendo.

Forse, anche un po’ volutamente prolisso, “Open Your Eyes” è ancora una canzone dai ritmi abbastanza lenti, con molto groove e con un basso molto funkeggiante. Ritornello molto catchy e che sembra nato per essere scandito ai concerti.

Si torna a ritmi più elevati con “Gimme a Kiss“, con ritmi di chitarra granitici, ritornello pericolosamente ruffiano e tamarro come piace a me ed un basso vivace che conclude alla perfezione la descrizione di questa canzone.

“Angels (Can’t Help You Now)” è un’altra ballad composta da Elliott, con tanto di piano e che è sicuramente quella più legata al loro passato, di questo lavoro. Pezzo che sa trasportati in un’altra dimensione per i (quasi) cinque minuti della canzone. Un altro ingrediente fondamentale di questo lavoro è il produttore Ronan McHugh,che ha saputo fotografare alla perfezione, quello che la band voleva da questo lavoro.

Lifeless” è un altro pezzo assai lento ,con vari stacchi durante la sua esecuzione e che mischia sapientemente sonorità quasi elettroniche in qualche frangente, con sonorità assai Seventies per concezione in altre.

“Unbreakable” e “From Here To Eternity”, concludono in maniera rilassata questo lavoro.
Due ballads diverse tra loro e che ti fanno sognare. Più ipnotica “From here to eternity”, più solare “Unbreakable”.

Sostanzialmente dopo una carriera che dura da ben quarantacinque anni, la band fa ancora centro e non delude ancora.

Mauro Brebbia.

Tracklist:
01. Take What You Want
02. Kick
03. Fire It Up
04. This Guitar [feat. Alison Krauss]
05. SOS Emergency
06. Liquid Dust
07. U Rok Mi
08. Goodbye For Good This Time
09. All We Need
10. Open Your Eyes
11. Gimme A Kiss
12. Angels (Can’t Help You Now)
13. Lifeless [feat. Alison Krauss]
14. Unbreakable
15. From Here To Eternity

Line-up:
Joe Elliott – voce
Phil Collen – chitarra, voce
Vivian Campbell – chitarra, voce
Rick Savage – basso, voce
Rick Allen – batteria

 

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