Siamo stati partecipi alla nona edizione del Desert Fox Fest, tenutosi il sabato 7 giugno presso lo Spazio 4.0 di Piacenza, festival dedicato alla musica dalle sonorità heavy synth.

Organizzato per l’appunto dall’associazione Desert Fox, il festival aveva due palchi che hanno ospitato otto bands, vinili e cd, libri (dell’autore Davide Pansolin che ha presentato la sua nuova pubblicazione “Kiss the Sun” della Tsunami Edizioni), bancarelle, food truck, e aree verdi da poter ripararci dalla caldazza pre-estiva, oltre a esserci spillerie del Retorto e altri drink a disposizione del locale (no spritz! ribadivano in vari cartelloni).

Tornando alla musica, gli artisti che quest’anno sono saliti sul palco sono quasi tutti di origini italiani, spaziando da grunge, alt-rock, doom-psych, math-rock, fino ad arrivare alla psychedelia e folk metal di LILI REFRAIN, attiva dal 2007 come progetto solista fatto di un rituale sonoro costruito dal vivo attraverso chitarra elettrica, voce, percussioni e sintetizzatori, stratificati in tempo reale.

A seguire: le trame sci-fi e i groove mutanti dei GOTHO, duo che fonde prog, metal, partiture jazz e deliri disco; i COLTAINE, tra blackgaze e doom metal dal profondo della Foresta Nera; i DA CAPTAIN TRIPS, che presenteranno il nuovo album “In Between” in uscita per Subsound Records.

Ad aprire  la giornata, hanno suonato i PERCOSSA FOSSILE, ritmi spezzati, riff abrasivi e scarti improvvisi fermentati tra stoner e alternative 90s; gli HELLEKIN MASCARA, attivi dal 2002, con un nuovo set che alterna geometrie math e grana post-rock, e i CTRLV, band piacentina che ha sostituito i MY BICICLE KEYS, che ha aperto le danze con un buon heavy doom stone.

Vi lasciamo alle foto di Giulia Di Nunno.

LILI REFRAIN

 

GOTHO

 

COLTAINE

 

DA CAPTAIN TRIPS

 

PERCOSSA FOSSILE

 

HELLEKIN MASCARA

 

CTRLV

 

 

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