40 anni e non sentirli, è un affermazione che ben si addice al primo lavoro prodotto dai Diaframma, Siberia.
Annoverato ancora oggi, come pietra miliare della new wave nostrana, non subisce crisi di mezza età, pertanto la band di Fiumani, ha deciso giustamente di celebrare il compleanno dell’album in questo tour commemorativo che stasera, venerdì 20 dicembre 2024, tocca la tappa fiorentina del Viper Theatre.
Siberia, è un’opera che segna un punto di svolta nella scena musicale del nostro paese, pur essendo radicato nel suono dark e angoscioso del post-punk, in Siberia , Fiumani esplora temi esistenziali e la solitudine con un lirismo che trascende il linguaggio della musica del tempo.
La produzione ha una qualità grezza, che accentua la dimensione intima e spesso dissonante dei brani che si distinguono per la loro tensione emotiva e per una melodia quasi “nebbiosa”, e che accompagnano il cantato inconfondibile di Fiumani.
Quest’ultimo è capace di passare da momenti di grande intensità, dove la sua voce diventa quasi un grido di disperazione, a momenti di riflessione più pacata. La musica stessa è caratterizzata da un sound minimalista e asciutto, con bassi pulsanti e chitarre taglienti che creano una sorta di atmosfera gelida e lontana, quasi evocativa di un paesaggio innevato, come suggerito dal titolo dell’album.
Alle 21:00 la venue fiorentina è ancora poco affollata, ma per la gioia dei ritardatari, il concerto è iniziato poco dopo le 22:00, quando a quel punto il Viper raggiungeva la piena capienza.
Il pubblico è composto da fan di lunga data e nuove leve, a dimostrazione dell’eredità generazionale lasciata dalla band di Fiumani, che, salito sul palco, inizia immediatamente il concerto senza troppi convenevoli.
Brani come “Neogrigio“, “Impronte” e la stessa title track “Siberia”hanno subito trasportato i presenti nella dimensione poetica e malinconica tipica dei Diaframma, ogni canzone è carica di emozione: “Elena” ha suscitato un’ondata di nostalgia, mentre brani come “Gennaio” e “Amsterdam” hanno scatenato cori collettivi.
Soltanto dopo una generosa manciata di minuti, si è visto il pieno coinvolgimento dei presenti, ed ovviamente non è mancato il classico mosh pit, formato anche da coetanei della band.
L’atmosfera che si percepisce all’interno del Viper è quella tipica del periodo d’oro della dark-wave, nella quale i Diaframma sono un ponte tra poesia e ribellione, tra romanticismo e disillusione ed un eterno simbolo della musica indipendente italiana.
La serata si è conclusa lasciando il pubblico in uno stato di euforia malinconica, perfettamente in linea con lo spirito della band, un’esperienza imperdibile per chiunque ami il connubio tra poesia e rock.
Testo Lucilla Sicignano
Foto Marco Lambardi
Si ringrazia Viper Theatre e Diaframma
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