Live Report – Diaframma

Locomotiv club, Bologna

19 gennaio 2024

In un’offerta musicale estremamente sfaccettata, grazie alle moderne possibilità tecnologiche che aiutano giovani e meno giovani musicisti a crearsi un loro spazio, ed alle infinite opportunità di fruizione della musica dovute all’avvento e l’ormai consacrazione delle “piattaforme musicali”, sapere che alcune realtà rimangono scolpite nel tempo restando fermamente underground, ma aperte a tutti, é sempre piuttosto confortante.

Questo è il caso dei Diaframma ed in particolare del suo fondatore Federico Fiumani, che con 40 anni di carriera alle spalle, rimane fermamente ancorato a quel “filone” new wave, nato proprio nella sua Firenze, e che da allora suona con spirito immutato.

Dopo infiniti cambi di line up, dall’attuale formazione guidata da Fiumani alla voce e chitarra, Edoardo Daidone (chitarra), Luca Cantasano (basso), Tancredi Lo Cigno (batteria), mi aspetto sicuramente di ascoltare il loro ultimo lavoro “Ora” e ovviamente i loro classici, distribuiti in una vasta discografia.

Sono circa le 21:30 e qui il pubblico del Locomotiv Club è già in attesa, abbondantemente stipato tra le mura del club, è un freddo 19 gennaio 2024 fuori, che mi ha lasciata ancora abbastanza “congelata” mentre dentro, tra pochi istanti, risuonerà il Rock d’autore italiano che metterà tutti a “ferro e fuoco”, con buona pace mia, che stasera ho bisogno soprattutto del fuoco per scongelarmi.

Fiumani e soci salgono poco dopo e fin da subito è chiara la sensazione di trovarsi di fronte a un pilastro della scena dark e new wave nostrana, sono trascorsi molti anni, sì, ma l’attitudine è rimasta la stessa e ne ho conferma subito anche per la risposta del pubblico, ormai già talmente sotto palco, da esserne quasi parte. Infatti, è stato simpatico un piccolo inconveniente, che ha visto Fiumani, interrompere bruscamente il live, chinarsi verso un ragazzo e rivolgendosi, con l’estrema educazione e pacatezza che lo contraddistingue, dirgli:

“Va bene tutto, ma così mi danneggi, mi hai buttato a terra l’acqua    l’asciugamano…”

ed alle scuse del ragazzo replicare:

“…ma scusami tu, ma non mi devi danneggiare”

per poi riprendere immediatamente il suo show.

Tanti i brani in scaletta, come era prevedibile in una scelta così ampia, ovviamente non sono mancati i classici, come “Gennaio”, “Siberia”, “Diamante Grezzo”, qualcuno dalle file piú dietro invoca “Vaiano”, accontentato nel bis, non poteva mancare “See no Evil”, cover dei Television, band di assoluto riferimento per Fiumani.

In un clima ormai ben scaldato dall’incessante ritmo dei Diaframma, scandito soltanto dai laconici “molte grazie” del Fiumani, tra un brano e

l’altro, in platea c’é giá chi inizia ad accennare del sano pogo sventolando t-shirt sudaticce come bandiere, il mio segnale per spostarmi furtivamente in zone più “lounge” del club.

Dalla zona bar, riprendo visione e ascolto (si sa, con una birra in mano anche per un punkabbestia é impossibile pogare…spero), la moltitudine di persone da lí, sembra schiuma (come l’erba cantata da Fiumani nel brano “Vaiano”), la vedo sovrapporsi sulle spalle dei compagni agitando le solite t-shirt, mentre la band incalza brano dopo brano, fino ad arrivare alla pausa, dopo la quale, il set riparte con la melodica “Io ho Te”, la giá citata “Vaiano”, la quale viene ironicamente interrotta e di conseguenza terminata da Fiumani, perché, a detta sua, avevano fatto…”un pasticcio” immondo (non esattamente detto in questi termini).

In tutto un paio di energiche ore di rock, fatto bene e soprattutto col cuore e l’anima di chi non si é mai piegato a facili compromessi.

La prossima tappa sará giovedí 25 gennaio a Milano presso il Circolo Arci Bellezza.

Lucilla Sicignano

Foto di Marco Lambardi

DIAFRAMMA

Comments are closed.