Ieri sera i Dirty Honey hanno dato vita a un concerto esplosivo al Rock Planet di Pinarella di Cervia. La band californiana ha portato sul palco tutta la loro carica e il loro autentico sound rock. Nonostante il weekend della Notte Rosa previsto sulla Riviera Romagnola, che ha attirato molte persone altrove, la prima data del mini-tour italiano che li vedrà poi protagonisti stasera allo spazio 211 a Torino, e domani sera al prestigioso Pistoia Blues Fest insieme a Ana Popovic e Wolfmother, è stata un successo grazie anche alla presenza di un pubblico appassionato di rock, seppur non particolarmente numeroso.

Ad aprire la band losangelina. i Rebel Hot, esperta band nostrana che si è ben comportata scaldando gli animi con la loro performance coinvolgente e intrisa di puro rock n’ roll, con influenze blues e funk e una voce molto 70’s. La band ha dato il massimo, ricevendo un’ottima accoglienza dal pubblico in attesa, preparando il terreno per i protagonisti della serata.

Quando i Dirty Honey sono saliti sul palco, è stata una vera esplosione di energia. Hanno iniziato con “Can’t Find the Brakes“, un brano tratto dal loro prossimo album omonimo in uscita in autunno. La scintilla si è immediatamente accesa nel pubblico, che ha risposto con entusiasmo.

La band ha continuato poi con i loro successi più conosciuti come “California Dreamin’“, “Scars” e “Heartbreaker“. Ogni canzone è stata eseguita con una passione travolgente, coinvolgendo il pubblico in un’esperienza musicale intensa e coinvolgente. Un Marc Labelle veramente in forma ha dato sfoggio di tutte le sue capacità vocali, e il pubblico ha decisamente apprezzato.

I Dirty Honey hanno mostrato un controllo completo del palco, trasmettendo un’energia contagiosa a tutti i presenti. Hanno presentato anche nuovi brani, come “Dirty Mind“, anche se nuovo non era per chi li segue e li ha sentiti anche al Fabrique a Febbraio scorso, anticipando il sound che caratterizzerà il loro prossimo lavoro. Riff incendiari e melodie accattivanti che ti portano direttamente in un trip anni 70.

Si prosegue con le esplosive “The Wire” e “Tied Up”, il groove che Justin Smolian e Jaydon Bean portano sul palco è potente, con quest’ultimo che picchia sulle pelli che è un piacere.

Con l’arrivo di “Don’t Put Out the Fire”, ennesima novità, e “Another Last Time” si passa a sonorità più catchy, ma non ci si può rilassare mai, perché con due incredibili cover i quattro sollevano il livello di energia ai massimi storici. Una versione infuocata di “Last Child” degli Aerosmith e una spaziale “Let’s Go Crazy” di Prince, riportano in vita il sound iconico del classic rock a cui tanto si ispirano . Risulta davvero difficile credere che ci sia il solo John Notto a suonare la chitarra stasera, infatti il suono della sua Les Paul è bello pieno e potente e fa saturare l’atmosfera senza alcun problema.

È il turno del primo singolo estratto da Can’t Find the Brakes, ovvero quella “Won’t Take Me Alive” che proprio oggi vede la sua pubblicazione. Seguita da un altro dei pezzi forti della band, “When I’m Gone”, che fa letteralmente esplodere il Rock Planet in un boato assordante.

Il concerto culmina in un finale trionfale, con l’ormai iconica “Rolling 7s” tipicamente a chiudere il set. Il pubblico accorso al Rock Planet però è ancora voglioso di farsi investire dall’onda sonora della band americana, e richiama la band sul palco, che “costretta” dalla fame di rock dei presenti esplode in una clamorosa “Gipsy” tra l’apoteosi dei presenti.

Stasera i Dirty Honey hanno dimostrato di essere, ancora una volta, una band dal potenziale enorme, capaci di trasmettere la passione e l’energia puramente rock in modo autentico e coinvolgente.

La loro presenza sul palco, le loro abilità musicali e la dedizione alla loro musica hanno creato un’atmosfera travolgente e hanno lasciato il pubblico con l’adrenalina che ancora pulsava nelle vene.

In attesa dell’uscita del loro secondo full length, con la sicurezza di continuare la loro corsa inarrestabile nella scena rock odierna, i Dirty Honey si consacrano come una delle band più promettenti nel panorama hard rock.

 

Setlist

Can’t Find the Breaks
California Dreamin’
Scars
Heartbreaker
Dirty Mind
The Wire
Tied Up
Don’t Put Out the Fire
Another Last Time
Last Child (Aerosmith Cover)
Let’s Go Crazy (Prince Cover)
Won’t Take Me Alive
When I’m Gone
Rolling 7s
Gipsy

gallery completa di Emanuel Giordani qui

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