Roc Nation – 2025 

A distanza di tre anni dal fortunato predecessore, Gifts from the Holy Ghost, tornano con The Way, gli americani DOROTHY. Band capitanata dalla cantante di origini ungheresi Dorothy Martin, la band ci regala dieci pezzi di granitico hard rock con riff granitici creati dal chitarrista Sam Bam Koltun e con la sezione ritmica formata dal bassista Eliot Lorango (anche corista della band) e dal batterista Jake Hayden (anch’esso corista e comunque percussionista).

Aggiungiamo al tutto anche la presenza dell’onnipotente, pardon, onnipresente Slash nella canzone Tombstone Town, che ha anticipato come singolo questo quarto album della band. Ricordiamo che DOROTHY è stata ospite del recente CD blues di Slash, Orgy of the Damned, e che la coppia suonerà insieme ancora in un CD tributo ai TRIUMPH intitolato Magic Power, in uscita il prossimo 6 giugno su etichetta Round Hill Records.

I pezzi presenti in The Way si lasciano tutti ben gradire, ma onestamente la varietà delle varie canzoni è qualcosa che manca davvero e che forse non saprà conquistare chi voglia ascoltare un lavoro che si differenzi per tutta la durata dei vari pezzi.
L’opener I Come Alive si apre con un’intro strumentale di pregevole fattura e poi diventa un mid-tempo con un incedere davvero potente.
Sulla falsariga sono anche le successive The Devil I Know e Mud, pezzi gradevoli ma non certo memorabili.

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Il ritmo e la qualità del lavoro si alzano decisamente col singolo Tombstone Town (feat. Slash), molto ritmato e catchy nel suo incedere.
Un pezzo che sembra nato apposta per essere cantato a squarciagola durante i concerti della band – e spero vivamente che prima o poi passino a farci visita in Italia – o ballato allo sfinimento nei migliori club rock del pianeta. Sempre che il DJ di turno abbia voglia di uscire dalla solita playlist.

Pezzo, tra l’altro, accompagnato da un video oscuro, con la bellissima Dorothy vestita da strega e con uno Slash che pianta dentro ad un certo punto un suo assolo, forse atipico vista la velocità con cui l’esegue. Il ritmo cala con la successiva Bones, che ha qualche reminiscenza di qualche grunge band, rivista e corretta ad uso e consumo dei DOROTHY. Ritmo che rimane lo stesso in Unholy Water. Forse, appunto, è la mancanza di voglia di uscire dalla propria comfort zone la pecca di questo lavoro. Fatto tutto di potenziali singoli da passare in radio, ma sicuramente privo di voglia di mettersi totalmente in discussione.

Tra l’altro, questo lavoro viene pubblicato dall’etichetta discografica di un autentico big name dell’industria discografica, Mr. Jay Z (che ricordiamo soprattutto con i LINKIN PARK ma soprattutto con la splendida Beyoncé), proprietario della Roc Nation.

Il lavoro mi ha ricordato diverse composizioni di Myles Kennedy e sicuramente la voce di Dorothy è un assoluto valore aggiunto per The Way. Se non ci fosse lei a cantare, questo album probabilmente pochi avrebbero la voglia perlomeno di ascoltarlo. Perché il sound è qualcosa di già sentito e risentito altrove. Di certo, la band dal vivo spacca e manca soltanto un piccolo ma importante step per l’esplosione verso il mainstream.

La semiballad Putting Out the Fire è sicuramente uno dei picchi più alti del lavoro, con la voce di Dorothy semplicemente evocativa e potente allo stesso tempo e con la band che viaggia come un pendolino in perfetto orario per tutta la durata del brano.

La penultima canzone di The Way, Superhuman, ha qualche retrogusto della storica Kashmir dei LED ZEPPELIN qua e là, ma con un ritmo decisamente rallentato ed ovviamente facendo le debite proporzioni e tenendo le distanze necessarie. La splendida The Way è il pezzo che sicuramente spicca su tutti, pezzo soltanto voce e piano e dall’atmosfera eterea, con la voce di Dorothy che ti culla come il guanciale più soffice o come l’abbraccio più caldo.

RECENSIONE: MAURO BREBBIA


Tracklist – The Way
01. I Come Alive
02. The Devil I Know
03. MUD
04. Tombstone Town (feat. Slash)
05. Bones
06. Unholy Water
07. Haunted House
08. Putting Out the Fire
09. Superhuman
10. The Way


Formazione – DOROTHY
Dorothy Martin – voce
Sam Bam Koltun – chitarra
Eliot Lorango – basso, cori
Jake Hayden – batteria, percussioni, cori


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Mauro Brebbia
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