Per l’ultima tappa del tour Europeo, gli svedesi Eclipse giocano in casa e si esibiscono di sabato sera in uno dei locali piùpopolari di Göteborg, il Trà¤dgår’n, che ospita da sempre alcune delle migliori rock band in visita in città .

Come per le precedenti date, ad aprire le danze abbiamo i danesi Junkyard Drive, che con il loro sound conquistano e scaldano il pubblico ancora non molto numeroso in sala. Difficile non muoversi a ritmo di danza con i brani presentati soprattutto dall’album di recente uscita “Black Coffee”. Un’ottima performance che conquista ma non rischia di oscurare quella degli headliner.

 

Setlist:

Wasted Nights ”“ Pauline – Backseat Baby – Sweet Little Dreamer ”“ Geordie – Sucker For Your Love – Make Up Your Mind – Natural High – Home

 

We are Eclipse from Mölnlycke, Sweden”, ruffiana Erik Mårtensson, per accaparrarsi il consenso del pubblico (Mölnlycke e’ infatti uno dei sobborghi di Göteborg), come se ce ne fosse bisogno. Si parte con il nuovo anthem “Viva La Victoria” e la sala ormai gremita si riempie subito dell’energia emanata dal quartetto, con la new entry Victor Crusner (fratello del batterista Philip) al basso dopo la dipartita improvvisa di Magnus Ulfstedt qualche mese fa.

La maggior parte dei brani in scaletta sono estratti dall’album di ultima uscita “Paradigm”, di cui la band va molto fiera e che costituisce una delle migliori uscite discografiche di questo 2019. Gli altri singoli “Mary Leigh”, “United” insieme a brani di effetto come “Blood Wants Blood” si accompagnano ai grandi classici “The Storm”, “Vertigo”, “Jaded”, in un crescendo emozionante che non lascia spazio a esitazioni. La voce di Erik è come sempre perfetta, come si evince dai momenti strumentali da pelle d’oca, “Shelter Me”, “Take Me Home”, “When The Winter Ends”, sempre accompagnata dai virtuosismi di chitarra di un impeccabile Magnus Henriksson che ci delizia con i suoi assoli.

Così come è immancabile il solo di batteria del bel Philip Crusner, che si diverte in modo palese dietro le pelli. La caratteristica del sound degli Eclipse è la presenza di note folkloristiche dalla tradizione scandinava, presenti ad esempio nei cavalli di battaglia “The Downfall Of Eden”, “Battlegrounds” e “Blood Of The Enemy”.

Qualcuno lamenta che la maggior parte dei brani suonano pressoché allo stesso modo, come un’unica melodia che si sviluppa per tracce diverse. Un fondo di verità  probabilmente c’è ma è quello che a parer mio rende unica questa band, senza contare la mai banalità  dei testi che hanno sempre un messaggio da trasmettere. Una band senza dubbio matura, che ha molto da dire e continuerà  a farlo ancora per molto tempo. Una delle migliori band del decennio, con cui è quasi impossibile non emozionarsi e per cui ogni concerto si trasforma in uno spettacolo, una scarica di adrenalina che ti lascia con la voglia di averne ancora e ancora.

 

Setlist:

Viva La Victoria – Mary Leigh – Blood Wants Blood – The Storm ”“ Vertigo ”“ Jaded – Shelter Me ”“ United – The Downfall Of Eden – When The Winter Ends ”“ (Philip Crusner Drum Solo) – Take Me Home ”“ Battlegrounds ”“ BlackRain ”“ (Magnus Henriksson Guitar Solo) – Blood Enemies – Stand On Your Feet ”“ Runaways – Encore: I Don’t Wanna Say I’m Sorry – Never Look Back

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