Nuclear Blast – Febbraio 2008

Raggiunto l’accordo con la Nuclear Blast in seguito all’ottimo successo conseguito con il loro primo lavoro e ad un tour praticamente senza fine, ecco che gli svizzeri Eluveitie ci propongono il nuovo disco “Slania” pieni di energia e di ottime intenzioni. La band si compone di numerosi elementi (sfiorano la decina), tutti giovanissimi ma con le idee molto chiare e con le menti rivolte alla ricerca della perfetta espressione celtica (“espressione” intesa come connubio di musica, parole e spettacolo) unita all’esplosione del metallo piùpesante. Il risultato è un album di incredibile impatto e potenza all’interno di un genere musicale che da un po’ di tempo sembrava limitare le possibilità  di tutte le nuove band che vi si dedicavano, riducendole alle similitudini tra le varie musiche popolari e i differenti generi di metal, principalmente black.

Invece gli Eluveitie rielaborano il folk metal dissolvendo la nebbia che poteva oscurare le infinite possibilità  che invece la musica offre sempre, rivelandosi come una delle band emergenti piùinteressanti del panorama folk/pagan ma anche melodic/death. Slania risulta essere l’evoluzione ed il potenziamento, lo sbocco naturale ma elaborato del disco precedente”… c’è piùattenzione ed efficacia alla sessione ritmica (rallentare non significa essere meno potenti se l’intensità  è quella giusta), le linee melodiche riescono ad emergere in un contesto in cui dovrebbe risultare difficilissimo e l’impressione che ne deriva è di una notevole maturità  dimostrata sia nelle scelte che nei gusti rimasti intatti. E la band (escludendo i 2 demo editi prima dell’uscita di “Spirit”) è solo al secondo album! Mi sento di andare oltre sottolineando come Slania potrebbe diventare nel tempo l’album precursore di ogni sviluppo futuro del folk metal, anche viste le massicce influenze death e melodic e la quantità  notevole di porte aperte dagli Eluveitie su orizzonti tutti nuovi e da esplorare. Con questo non voglio dare l’impressione che si tratti di un album sperimentale”…o meglio, non lo è nel vero senso della parola”…i suoni rimangono potenti e di impatto frontale, gli elementi pagani e celtici intatti e incontaminati, le linee melodiche sempre coinvolgenti ed intriganti ed il genere in sé non rappresenta certo una novità . Ma l’amalgama di tutti questi elementi fa di Slania un album che concettualmente si avvicina molto a “Roots” dei Sepultura”… compresi alcuni brani strumentali di musica tradizionale. Tra gli 11 pezzi porto alla vostra attenzione 3 brani che mi hanno coinvolto e convinto: “Slanias Song”, “Calling The Rain” ed il singolo “Inis Mona”.

L’impressione è quella di un opera importante, granitica ed interessante e che riesce ad essere contemporaneamente tradizionale e innovativa, fresca e molto molto heavy!

www.eluveitie.ch

Tracklist:
1. Samon
2. Primordial Breath
3. Inis Mona
4. Grey Sublime Archon
5. Anagantios
6. Bloodstained Ground
7. The Somber Lay
8. Slanias Song
9. Giamonios
10. Tarvos
11. Calling The Rain
12. Elembivos

Band:
Sevan Kirder – cornamusa, flauto, fischio
Merlin Sutter – batteria
Simèon Koch – chitarra
Chrigel Glanzmann – voce, mandolino, fischio, cornamusa, gaita, chitarra, bodhrà n
Meri Tadic – violino, voce
Rafi Kirder – basso
Ivo Henzi – chitarra
Anna Murphy – hurdy gurdy, voce

Redazione
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