Gli dei non anno età e questo vale anche per gli dei dell’olimpo della musica. Di questo olimpo ne fa parte Eric Clapton e lui non ha età come la musica che lui propone!
Abbiamo atteso questo evento due anni e mezzo e nel frattempo il mondo è cambiato… e finalmente Eric Clapton è con noi, prima delle due date all’Unipol Arena di Bologna, 9 ottobre 2022. Degli dei del blues bisogna aver fede e la nostra, paziente, silenziosa, tollerante è stata ripagata da uno spettacolo che di certo tutti ricorderemo.
Ore 21 in punto. Si spengono le luci e un palco minimal deep blues accoglie Eric Clapton e la sua band, Nathan East al basso, Paul Carrack e Chris Stainton alle tastiere, Doyle Bramhall II chitarra e armonica, Sonny Emory alla batteria e Sharon White e Katie Kissoon ai cori.
Un concerto magnifico diviso in tre momenti il primo e l’ultimo per un blues elettrico di impatto e potenza, quello centrale in acustico, più intimo e profondo… uno show esaltante e commovente, elegante e superbo.
Avere un personaggio come Eric Clapton sul palco è davvero incredibile. Abbastanza in forma, con la sua stratocaster e la sua assoluta superbia in musica. E’ Clapton, è il dio del blues, come recitava l’iscrizione sui muri delle strade di Londra già a metà anni sessanta. E’ Clapton l’uomo e il musicista che ha percorso lunghe strade magnifiche, seppur tortuose, nella vita e nella musica. E’ Clapton l’uomo e il musicista che è stato capace di far rimanere il pubblico di uno stracolmo Unipol Arena in ammirazione ed impressionante venerazione! Noi, composti, , increduli, rapiti, commossi (almeno il sottoscritto) da quelle note che hanno attraversato epoche e stili, da quei suoni che da tempo colpiscono la parte più profonda della nostra anima, da quelle melodie che hanno fatto riaffiorare tante emozioni e tanti magnifici ricordi. Quella passione e quelle piacevoli emozioni da condividere con chi è al tuo fianco e mai dimenticando chi non è più con te! L’anima, il cuore, il desiderio…
Far vibrare l’anima non è cosa in cui in tanti riescono, il pregio di essere musicista è quello di essere in grado di far emozionare, pensare e lasciare che lo spirito carico di sentimento possa elevarsi diventando un tutt’uno con l’essenza più importante della vita…
Una scaletta molto toccante e molto varia infarcita di classici fra i classici e di tutti quei brani che ci aspettavamo di ascoltare: I’m Your Hoochie Coochie Man, I Shot the Sheriff, Cocaine, Cross Road Blues, Wonderful Tonight che assieme a Tears in Heaven hanno fatto tremare le corde emozionali di tutti i presenti, anche quando Paul Carrack alle tastiere ha eseguiti le note di ‘A Whiter Shade of Pale‘ come tributo a Gary Brooker, leader dei Procol Harum scoparso lo scorso febbraio 2022, e poi Layla, Key to the Highway e The Sky Is Crying, Badge con il bis High Time We Went cantato interamente da Paul Carrack.
Clapton è dio e gli perdoniamo il breve tempo che ci ha concesso, tempo che è volato via come un soffio di blues che ha attraversato la nostra vita…
Grazie agli amici!!!
Setlist:
Set 1:
Tearing Us Apart – Key to the Highway (Charles Segar cover) – I’m Your Hoochie Coochie Man (Willie Dixon cover) – River of Tears – I Shot the Sheriff – (The Wailers cover)Acoustic Set
Country Boy – (Muddy Waters cover) – After Midnight (J.J. Cale cover) – Nobody Knows You When You’re Down and Out (Jimmy Cox cover) – Layla (Derek and the Dominos song) – Tears in HeavenSet 2:
Badge (Cream song) – Wonderful Tonight – Cross Road Blues (Robert Johnson cover) – The Sky Is Crying (Elmore James cover) – Cocaine (J.J. Cale cover)Encore:
High Time We Went (Joe Cocker cover)
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