Ad un anno esatto dalla sua ultima calata in Italia insieme ai Mr. Big, torna a farci visita Eric Martin, questa volta in versione solista e completamente acustica. Dopo un paio di date in Sardegna, tocca all’accogliente Rock’n’Roll Arena di Romagnano Sesia chiamare a raccolta i (per la verità  non moltissimi) rockers del Nord Italia.

In apertura di concerto, sale sul palco la band degli Hobos///, anche loro per l’occasione in unplugged. Il giovane trio, originario di Domodossola e composto da Marco Cassone (chitarra e voce), Max Ferraro (batteria) e Pably Vega Caridi (basso), ci stupisce per il suo genere molto particolare e legato a sonorità  che pescano a piene mani sia dal Rock’n’Roll tradizionale che dal Folk, amalgamate da un feeling country bucolico, che rende il loro sound davvero singolare ed adattissimo ad una serata “back to the roots” come questa. Tra gli otto brani proposti, tutti estratti dal loro per ora unico album “Not A Safe Place” (Leopard Records, 2015), ci hanno colpito particolarmente i cori sixties di “Change Again” e di “New Me”, nonché la trascinate “Waiting For Somebody” posta in chiusura di set e per la quale è da poco stato girato un video di prossima pubblicazione. L’uscita della band dal palco è salutata dagli applausi di un pubblico che dimostra di aver gradito sia la maestria dei tre ragazzi che la peculiarità  della loro proposta musicale: bravi!

Pochi minuti ed arriva il momento di accogliere Eric Martin, che si presenta sullo spoglio stage accompagnato solamente dalla sua chitarra acustica, con la quale attacca subito con un pezzo poco conosciuto dei Mr. Big quale “Water Over The Bridge”, al quale fa seguire la molto piùcelebre “Voodoo Kiss”, specificando con un sorriso che questa sera non è il caso di aspettarsi da lui i pirotecnici guitar solos di Paul Gilbert: i brani sono infatti spogliati da ogni orpello e riportati alla loro struttura basilare chitarra e voce, in una situazione molto intima che può quasi ricordare una riunione tra amici, anche perché Eric s’ingegna ad introdurre ogni canzone raccontando aneddoti divertenti su come queste siano nate, senza mancare di tessere le lodi dei suoi compagni di avventura nei Mr. Big, in particolare dello sfortunato ma indomito Pat Torpey.

La sempre fresca voce di Eric non perde un colpo ed ecco che, dopo una bella versione di “Kansas”, tratta dal suo album solista “Destroy All Monsters” del 2004, arriva la toccante “Just Take My Heart” a conquistare tutto il pubblico, che viene trascinato a cantarne in coro il ritornello. Ovviamente i pezzi dei Mr. Big fanno la parte del leone nella scaletta di questa sera e così, dopo un breve accenno a “Nel Blu Dipinto Di Blu” (da sempre la canzone italiana piùfamosa negli States), si susseguono le belle “Superfantastic” e“Fragile”, tratti dalla produzione del supergruppo americano. “Dancing With My Devils” si presta a divertenti scambi di battute con la platea, che viene ripetutamente invitata a battere le mani in una sorta di gioco di Simone, mentre la delicata “Going Where The Wind Blows” chiude la prima parte dello show.

A questo punto Eric richiama a sorpresa sul palco gli Hobos/// a fargli da backing band per gli ultimi cinque pezzi del concerto: si attacca subito con il torrido blues di “Crossroads” che fa spazio poi al brano che tutti stanno aspettando e cioè quella “To Be With You” che fece strage di cuori quando uscì nel 1991 e che qui viene rivisitata con un veloce interludio country. Gli Hobos/// mettono in mostra di nuovo le loro ottime doti strumentistiche nella perfetta esecuzione di “Daddy, Brother, Lover, Little Boy” ed “Alive And Kicking” che anche in acustico non perdono un’oncia della loro carica originaria. Da sottolineare l’ottima prova dei tre ragazzi ossolani, in particolare del chitarrista Marco, assolutamente strepitoso nel ripetere in unplugged gli incredibili assoli di un mostro di tecnica come Paul Gilbert: se poi, come ci ha confessato lo stesso Marco dopo il concerto, la richiesta da parte di Eric di accompagnarlo su questi brani è arrivata solo poche ore prima del concerto, potete davvero capire quanto questi tre ragazzi siano davvero in gamba.

Il finale viene affidato ad un altro grande classico come “Wild World”, al termine del quale Eric si congeda ringraziando il pubblico per l’ottima accoglienza dimostratagli. Dopo autografi e foto di rito, arriva il momento di fare ritorno a casa, portando con noi il ricordo di una bella serata trascorsa in compagnia della magica voce del sempre giovane Eric Martin e di una band nostrana che ha saputo farsi apprezzare e della quale sentiremo sicuramente di nuovo parlare in futuro.

SETLIST HOBOS///:

  1. The Ground
  2. Not A Safe Place
  3. Change Again
  4. No Money
  5. New Me
  6. One Of These Days
  7. Sometimes I Fly
  8. Waiting For Somebody

 

SETLIST ERIC MARTIN:

  1. Water Over The Bridge
  2. Voodoo Kiss
  3. A Rose Alone
  4. Electrified
  5. Kansas
  6. Just Take My Heart
  7. Superfantastic
  8. Fragile
  9. No One Said Goodbye
  10. Dancing With My Devils
  11. Going Where The Wind Blows
  12. Crossroads
  13. To Be With You
  14. Daddy, Brother, Lover, Little Boy
  15. Alive And Kicking
  16. Wild World

 

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All you need to know about me is that I was born and raised on Rock 'n' Roll. We'd better let the music do the talking, as Joe Perry used to say...

1 Comment

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    Sconoscita Reply

    Scusate tanto ma dite la verità…
    Quel certo marco alla batteria era pessimo, Eric sul palco li faceva cenno di svegliarsi..
    Scusate se ho detto la verità.
    Gli altri mi sono piaciuti. Ciao

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